In Medio Oriente, solo Hezbollah difende i cristiani

Assad Nasrallah on QalamounTraduco qui un reportage di Richard Labévière, redattore capo di prochetmoyen-orient.ch, che è andato sul terreno. Ossia sulla linea del fronte dove cinquemila combattenti Hezbollah difendono quotidianamente, a prezzo di sangue, la frontiera libanese di Ersal, lungo la Bekaa orientale, sia da La Nusra (Al Qaeda in Siria) sia dalla Stato Islamico del Califfo amico di McCain: due   gruppi criminali sostenuti dalle armi e addestramento americano e francese, e dai soldi di Ryad. Se Hezbollah cedesse, per i cristiani in Libano sarebbe finita,e avrebbero le nostre lacrime di coccodrillo.

Richard Labévière:

“Mentre fino ad ora i combattimenti che Hezbollah ha condotto sulla frontiera siro-libanese si concentravano contro il fronte Al Nusra nella regione di Qalamun, ultimamente è Daesh che ha fatto crescere la tensione nella regione, sferrando numerosi assalti contro le posizioni avanzate di Hezbollah.   Per la prima volta, le due formazioni si sono affrontate sui massicci (jurds) di Qaa e Ras Baalbeck, due zone cristiane dalla Bekaa settentrionale, a Nord di Ersal.

I combattenti Hezbollah hanno contrastato l’assalto jihadista lanciato dalla regione del Kahf, ad est dello jurd di Ras Baalbeck, prendendo di mira le posizioni di Qornet el Samarmar e Qornet al-Mazbaha. I combattimenti sono stati di estrema violenza, estendendosi fino alla regione di Naamate nel jurd di Qaa. Hezbollah hanno proseguito l’offensiva facendo numerose vittime fra i ranghi di Daesh, distruggendo cinque veicoli blindati dei terroristia Zouetiné e Jeb al-Jarad ed una rampa lanciarazzi a Qornet aal-Kaf.

“Uno degli ‘emiri’ di Daesh e parecchi suoi capi sono stati uccisi nel respingere una puntata offensiva a Ras Baalbeck: 14 corpi in mano a Hezbollah. Simultaneamente, Hezbollah ha neutralizzato una concentrazione di Daesh nello jurd di Ersal. Uno dei capi dello Stato Islamico nel Qalamun, il saudita Walid Abdel Mohsen al-Omari, è stato parimenti ucciso nel corso d i questo attacco, confermando il coinvolgimento dell’Arabia Saudita nelleopearzioni libano-siriane. Un altro contrattacco di Hezbollah, che ha avuto successo, è stato condotto a Chabet el-Mahbas, nello jurd di Ersal; anche qui con numerose vittime tra le fila terroriste, in quanto è stata minata la linea di cresta di Ras Baalbeck.

Hezbollah piange la morte di sei dei suoi combattenti. Ma, come ha detto Ali Mokdad, il deputato di Baalbeck-Hermel, “gli abitanti della regione di Qaa e Ras Baalbeck sono ormai rassicurati sulle capacità difensive della Resistenza. Dopo questi contrattacchi, sono certi che Hezbollah è perfettamente in grado di respingere l’infiltrazione dei terroristi sul territorio libanese. La maggior parte degli abitanti di Ersal sa che queste vittorie sono vittorie della popolazione libanese nell suo insieme, non solo della regione della Bekaa”.

“In coordinamento con Hezbollah, l’Armata Libanese ha rafforzato il suo spiegamento attorno a Ersal. Elicotteri sono stati impegnati contro i jihadisti nello jurd di Ras Baalbeck e molte unità delle forze speciali libanesi hanno preso pisizione nel Qaa. Padre Elian Nasrallah ha confermato i risultati di questo coordinamento, sottolineando che i combattenti sciiti evitano di investire le colalità per non prestare il fianco alle critiche ricorrenti della destra libanese (il campo detto del14 Marzo) che accusano l’organizzazione di condurre una ‘guerra comunitaria’. In questo contesto, Samir Geagea, che presiede le Forze Libanesi (FL) alleate di Israele e dell’Arabia Saudita ha osato esprimere “il suo sostegno totale all’armata libanese” aggiungendo: “Se ciascuno desse  libero corso ai suoi propri piani il paese affonderebbe nel caos…Siamo uno stato o no?”. Recidivo, ha affermato a più riprese che Daesh e Nosra non rappresentano una minaccia reale per la sovranità del Libano!

 Il “cristiano”   Geagea

(Nota: Samir Geagea l’ho conosciuto,  è un “cristiano” maronita, un vero gangster, coltivatore di papavero,  assassino e mandante di assassini anche di bambini. La sua Falange è quella che per mandato di Sharon ha compito la strage di Sabra e Chatila, ed è la più brutale e spietata ddelle formazioni armate del Libano. Ovviamente,  non stupisce sapere che nell’attuale guerra è schierato contro Hezbollah, contro l’Iran e per gli americani e gli israeliani. Fa’ parte della formazione 14 Marzo con il leader dei sunnita Said Hariri e coi soldi sauditi)

Ridò la parola a Labévière:

“Conoscendo la condizione di strutturale di insufficiente equipaggiamento dell’Armata Libanese, di cui Washington e Tel Aviv non vogliono sufficientemente dotata   di mezzi operativi autonomi, tutti gli esperti militari seri riconoscono che è Hezbollah a reggere il maggior peso della difesa del territorio libanese contro i terroristi jihadisti.

“Va qui notata la strana incoerenza delle scelte strategiche americane e francesi. Da una parte un drone Usa ha ammazzato Nasser el-Wahichi – il capo di Al-Qaïda in Yémen – dall’altra i servizi americani continuano il loro appoggio logistico alle unità di Al Qaeda (al Nusra) impegnate contro al Siria e il Libano…i sognori Hollande e Fabius non sono da meno: continuano ad armare e fornire intelligence ai terroristid i Nusra che minacciano Damasco e Homs. Mengtre gli americanio gestiscono la cosa caso per caso, in funzione del loro negoziato sull’avvenire nucleare dell’uran, Parigi è più chiara: stare al sedere del nuovo re saudita Salman e per assicurarsi i grossi contratti commerciali in corso (35 miliardi di euro) anche  anche con gli altri petrilieri del Golfo, Qatar e Emirati, che hanno onorato la fattura della vendita dei caccia Rafale...all’Egitto)”.

(Nota: e noi italiani, per obbedire alla NATO e Washington,  di miliardi di contratti ne abbiamo perso. A decine).

Labévière:

“Questa brillante diplomazia economica detta ufficialmente “sunnita”, tanto vantata da Laurent Fabius, potrebbe alla lunga, costare molto cara alla France éternelle. Non solo le monarchie petroliere wahabite continuano a finanziare i ruppi terroristi che uccidono soldati francesi nel Sahel (sai che gliene importa, ndr.), non solo Riyad, Doha ed altri Emirati continuano a finanziarie i salafiti attivissimi nelle banlieues francesi, ma la campagna militare sferrata dai sauditi nello Yemen potrebbe rivelarsi catastrofica per la stabilità interna di quella stessa monarchia petroliera”.

(..) “Continuando a negare il ruolo difensivo insostituibile di Hezbollah per l’integrità de Libano, continuano a volerd istruggere Bashar Assad invece che Nusra e Daesh, Parigi ha decio si coinvolgersi come parte nei conflitti orientali. Così rompendo i quarant’anni di diplomazia gaullista equilibrata, mediatrice e di buoni offici,   si sono assunti una pesante responsabilità”.

Richard Labévière

 

Qui aggiungo una mia annotazione: i cristiani libanesi dei villaggi e Hezbollah stanno combattendo a fianco a fianco, per la stessa causa. E questa è una vera guerra durissima, dove le capacità dei combattenti dei due schieramenti si affinano e si fanno più dure. Anche l’armata siriana si batte senza risparmio contro le bestie mandate da Usraele e Saudia… Mentre noi ci facciamo ogni giorno più imbelli, piagnucolosi e tremebondi, falsi e bugiardi, là si combatte e si fa’ la storia. Si formano i caretteri e le discipline del futuro. Un futuro che subiremo, noi, tremando di fronte ai vincitori, quali che siano.

Io spero, prego che sia Hezbollah. Che sia l’esercito siriano. Che Dio li aiuti. E che i suoi morti, i suoi martiri, siano accolti nel paradiso dell vero Combattimento.

 

 

 

PS: – Illustro questo pezzo con foto dal sito Palaestina Felix. Sono i commandos della Forza Tigre siriana che si battono per riconquistare Palmira, sono i volontari iracheni che hanno Syrian Inf Rush appena eliminato 27 terroristi jihadisti a Fallujah…dove e chi, non importa; voi, noi, non ci siamo in questa guerra –se non come dei Giuda che aiutano di sottobanco i nemici di questi combattenti. Guardate le loro facce. Guardate come imbracciano le armi. Più la guerra dura, più si induriscono e si fanno bravi.   Magari un giorno verranno qui. Ma non come “immigrati” da sfamare.  E noi imbelli, cosa faremo?

 iraki volunteers on pickup