In Parasceve (per il Venerdì Santo)
Alcune strofe prese in prestito dalla Chiesa greca sulla Passione del Salvatore:
Il tuo costato aperto, o Cristo, come la fontana scaturita dall’Eden, irriga la tua Chiesa come un giardino spirituale; la sorgente che da essa emana si divide in quattro fiumi che sono i quattro Vangeli; il mondo è irrigato, la creazione è ravvivata, le nazioni sono istruite a venerare il tuo regno nella fede.
O Cristo, autore della vita, tu sei stato crocifisso per me, affinché riversassi sulla mia anima, come da una fonte, la remissione dei peccati. Il tuo costato fu trafitto dalla lancia, per aprire su di me le sorgenti della vita; Tu sei stato trafitto dai chiodi, affinché, scoprendo nella profondità delle tue sofferenze l’immensità del tuo potere sovrano, io esclami: Gloria alla tua Croce e alla tua Passione, o Salvatore!
Tu hai stracciato, o Cristo, il certificato della nostra condanna sulla tua Croce; hai posto tra i morti, hai incatenato il tiranno e liberato tutti i prigionieri con la tua risurrezione. È lei che ci ha illuminati, o Signore, amante degli uomini! A te gridiamo: Ricordati anche di noi, o Salvatore, nel tuo Regno!
Tua Madre, o Cristo, che ti ha generato senza l’aiuto di uomo e che è rimasta vergine dopo il parto, ti presentiamo, Signore misericordioso, perché interceda per noi e tu conceda il perdono eterno a coloro che gridano: Ricordati di noi anche tu, Signore, nel tuo regno!