Trump, il discorso messianico: «Questo è l’inizio dell’era della fede»

In oltre un ’ora di discorso entusiastico alla Knesset fra standing ovation, Donald Trump – che non riusciva a staccarsi dal podio non bastandogli mai le lodi per Sion genocida, ha rivelato di essere integralmente un “cristiano rinato” messianico e di condividere la mistica dei “protestanti per Sion”: Israele è il Bene Assoluto e Washington il suo mistico servo per volontà di Geova.

13.10.2025 13:32

“Questo e’ l’inizio dell’era della fede e della speranza questa è l’alba storica di un nuovo Medio Oriente“. Lo ha affermato il presidente Usa Donald Trump parlando alla Knesset. Donald Trump comincia così il suo discorso al Parlamento israeliano. La tregua a Gaza è una vittoria per Israele e per il mondo, prosegue. Elogia il premier Netanyahu, poi il suo inviato speciale in medio Oriente, Steve Witkoff e il genero Jared Kushner.

Per quanto riguarda Gaza, nessun riferimento ai palestinesi rimasti uccisi in due anni di bombardamenti, ma si concentra, invece, sul futuro della Striscia e sulle possibilità di sviluppo della zona. “È arrivato il momento di costruire e non di distruggere”. Annuncia grandi investimenti, da parte di paesi ricchi e influenti, “che incontrerò ora in Egitto”, anche se, scherza, “probabilmente se ne saranno già andati perché sarò in ritardo”. E annuncia che verrà formato un “consiglio di pace”, utilizzando la parola “board”, che di solito viene utilizzato per riferirsi al consiglio d’amministrazione di un’azienda. E, dice, “tutte le nazioni mi hanno chiesto di assumere la presidenza di quel consiglio di pace”.

La grazia per Netanyahu

Nell’ultima parte del discorso si ferma un momento, rivolgendosi a Isaac Herzog, chiede al presidente israeliano di concedere la grazia a Netanyahu, coinvolto in una serie di processi per corruzione, ricordando l’ottimo lavoro svolto dal premier, “uno dei più grandi in tempi di guerra”.