Tramonto di Putin

Blogger amici continuano a dire (sperare) che la rivolta di Prigozhin è una maskirovka, e che lo stesso Putin la sta controllando, e presto si vedrà la verità. Mentre mi unisco alle speranze, vedo che la figura di Putin, il suo prestigio, la sua fama di infallibilità strategica, riceve da questa vicenda un duro colpo.

Putin ha avuto l’inestimabile merito di ricostruire la Russia dopo il mostruoso crollo sovietico; ha vinto la pace ed ora rischia d perdere la guerra?

I suoi errori sono capitali: già aver lanciato l’ “operazione speciale” ha regalato agli Anglo il primario successo e insperato, la scusa per troncare i 500 milioni di europei dalle forniture energetiche di Mosca, attraverso le quali avveniva già quella integrazione – tanto temuta di MacKinder – in un unico, immane, prospero e autosufficiente “blocco di terra” (heartland) da Lisbona a Shanghai a cui il potere “atlantico” non aveva più niente da vendere, e nemmeno poteva più minacciare con le sue flotte.

Va infatti ripetuto che la guerra di Washington e della NATO è stata, prima che contro Mosca, contro la Germania e gli altri paesi europei che l’Alleanza ha obbligato a staccarsi dalle generose mammelle russe, distruggendone le economie con l’obbligo di servirsi del gas liquefatto Made in USA a prezzo quintuplo.

Altro errore aver lanciato l’operazione bellica ucraina con forze armate i cui alti gradi sono nella condizione di disunità competizione, corruzione che la rivolta di Prigozhin ha rivelato. Ma il peggio di tutto – ed è sua la evidente responsabilità diretta – è di aver creato, legittimato e lasciato crescere il gruppo Wagner e il suo co-fondatore Prigozhin. Aver lasciato prendere alla compagnia mercenaria la prima linea strategica non solo bellica ma anche mediatica, senza mai richiamarlo quando attaccava Shoigu. Pensavamo che ne avesse il controllo: oggi appare che non lo aveva.

Ora la prospettiva è dare al nemico la possibilità di una vittoria dalla sconfitta: in Ucraina la NATO stava perdendo, e persino regalare all’Occidente Arcobaleno un “cambio di regime” a Mosca che nemmeno sperava e che non ha architettato – gratis. Con il ritorno alla “democrazia” in Russia segnato da primo Gay Pride sotto il Cremlino salutato da un oligarca fino-occidentale (ce ne sono a mazzi) divenuto “presidente”? Per noi credenti nell’Ordine Vero è la perdita in una speranza e l’inizio di una oppressione più dura e totale dell’Impero della Menzogna divenuto davvero globale, senza una voce di Verità che si levi.

Era il Katechon. Ci è stato scritto che il Katechon “sarà tolto di mezzo”. Ma preghiamo comunque: Deus Avertat. Preghiamo più intensamente l’Immacolata che abbrevi questa prova.

Per quel che può valere, il padre di Prigozhin era di origine ebraica

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Ecco le dichiarazioni di Kostantin Maloofev considerato uno dei “falchi” della politica russa con una visione conservatrice e imperiale.
“Gli eventi di oggi non sono solo allarmanti. Siamo di fronte alla più grande minaccia. Ahimè, non per la prima volta nella storia della Russia. Ora, come all’inizio del XX secolo, stanno cercando di fermare il nostro esercito alla vigilia di vittorie decisive.

Dovevamo anche vincere la prima guerra mondiale. Ma alla vigilia dell’offensiva di primavera del 1917, in Russia ebbe luogo un colpo di stato militare, in seguito chiamato Rivoluzione di febbraio. Gli organizzatori del colpo di stato credevano che sarebbero stati migliori delle autorità legittime nella gestione dell’esercito, dell’economia e dell’amministrazione dello stato in generale.
Tutti sanno cosa è successo dopo: la Russia è precipitata nel caos della rivoluzione e della guerra civile. Nel corso degli eventi che hanno seguito il colpo di stato di febbraio, tra l’altro, per la sfortuna del popolo russo, è stata creata anche l’Ucraina “indipendente”. Sentiamo le tristi conseguenze di questi eventi fino ad oggi.

Questa notte abbiamo visto che la nuova guerra patriottica di oggi è simile alla prima guerra mondiale, non solo per il fatto che in prima linea sono in corso lunghe battaglie posizionali, e non solo per il ruolo decisivo dell’artiglieria. Lo stesso Stato russo è ancora una volta in pericolo di nuove turbolenze.
Faccio appello a quanti oggi hanno preso le armi contro i loro fratelli. Per lo stato e il popolo non c’è niente di più terribile del tumulto e della guerra civile. Nessun nemico esterno causerà tanto danno alla Patria quanto i cittadini che hanno alzato le armi l’uno contro l’altro e le autorità legittime.
Fermatevi prima che sia troppo tardi”.

Sul fatto che la Russia di Putin è piena di filo-occidentali, che ne costituiscono il Deep State, il “diverso parere” di Joe Fallisi, che con l’intemperanza verbale che gli è propria tocca il punto:

“Ovviamente non so come andrà a finire, ma d’istinto sono dalla parte dei grandi combattenti della Wagner (nome BELLISSIMO, tra l’altro). Parliamo spesso di “Stato profondo” per quanto riguarda Hamburgerlandia, ma mai in relazione al mastodonte post-staliniano. E invece c’è, eccome!, anche lì.

Sono tutti gli approfittatori e usurai statali e parastatali, a doppio filo legati al koshermondialismo, che hanno fatto impestare anche la loro stessa popolazione coi luridi kippah-”vaccini” e che pure in quell’immenso Paese stanno imponendo la digitalizzazione carceraria e il politically correct… alla cinese, all’americana, alla canadese, all’euVopea!… becchini spettrali “antinazifaSSSisti” del mondialismo, appunto!…