DIO CI STA PREPARANDO QUALCOSA
Andrea Cecchi intervista Maurizio Blondet
22 agosto 2025 – Un rapido saluto al grandissimo Maurizio Blondet.
Andrea Cecchi – Ciao Maurizio, finalmente ci rivediamo!
Maurizio Blondet – Ciao carissimo. Dove hai parcheggiato?
Andrea Cecchi – È quella macchina rossa, dall’altra parte della strada
Maurizio Blondet – Allora andiamo. Piano piano, perché ho questa sindrome degenerativa e mi muovo male.
Andrea Cecchi – Lo vedo. Mi dispiace. L’ultima volta che ci siamo visti era nell’estate del 2021. Ancora vivevo in Italia…Comunque grazie Maurizio per questo incontro di oggi, per tutti i tuoi insegnamenti e per condividere tutte le mie newsletter.
Maurizio Blondet – Grazie a te Andrea, comunque, non le condivido tutte, ma solo quelle che mi piacciono. A proposito, pensi che sia veramente ancora opportuno comprare oro, come suggerisci sempre?
Andrea Cecchi – Io penso di si. Mi sono licenziato dalla banca per poter dire le cose che dico con credibilità e penso che in questo momento le valute del mondo e specialmente l’euro, abbiano raggiunto la fase terminale. Tenere i propri risparmi in euro, depositati in banca, è doppiamente pericoloso, quindi prendere oro è una soluzione prudente.
Maurizio Blondet – Spero tu abbia ragione.
Entriamo in auto e ci avviamo verso il ristorante. La temperatura è buona, perché aveva piovuto molto il giorno prima e l’aria si è rinfrescata. Attraversiamo una Corsico abbastanza movimentata, nel senso del traffico automobilistico, nonostante che siamo in pieno agosto.
Andrea Cecchi – Venendo dal centro di Milano, c’è più traffico qui a Corsico.
Maurizio Blondet – È chiaro. A Milano ci sono più soldi e quindi più persone che possono permettersi di andare in ferie. Qui a Corsico, ci sono famiglie che vivono di piccole pensioni. Ormai non c’è rimasto più niente. Nessuno fa più i mestieri. Qui c’era la Richard Ginori, con oltre 1400 dipendenti tra operai e tecnici. Tantissime altre fabbriche con 400/500 operai ciascuna. Questo era il “miracolo italiano” che ha dato tanto lavoro a tantissime famiglie. Non c’è più nulla. Tutto finito. Anche i mestieri….. Nessuno sa più lavorare….. Ad esempio, quelli che lavorano il ferro e i metalli, il settore cosiddetto della carpenteria metallica…c’è rimasto qualche anziano, che ancora sa lavorare, ma quando non ci saranno più questi bravi artigiani, non ci sarà più nessuno in grado di fare certi lavori e dovremo importare anche questa categoria di figure professionali. È un disastro ed è molto triste osservare quello che sta accadendo in Italia.
Andrea Cecchi – È veramente triste tutto questo. Anche vicino Firenze, la Richard Ginori ha fatto una brutta fine. La storica fabbrica Richard Ginori di Sesto Fiorentino ha cessato la produzione e l’attività principale nel 2013 a causa di debiti. Tutti debiti di un mondo industriale fallito, quello italiano, che ancora però non sono stati cancellati dai libri contabili delle banche. Sono debiti che continuano ad accumularsi e sui quali le banche addebitano gli interessi passivi che poi considerano come propri profitti.
Maurizio Blondet – Ma davvero? Spiegami questa cosa.
Andrea Cecchi – L’ho scritto nella mia newsletter UTILI RECORD
!! UTILI RECORD !!
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Ma probabilmente ho scritto un pappone troppo lungo…è un mio difetto. Praticamente, da un lato c’è il FILM HORROR del disastro industriale italiano descritto dal rapporto CERVED e dall’altro, gli utili record delle banche che derivano dall’addebito degli interessi passivi. Io lo so perché ho lavorato in banca. In banca, tutte le mattine, arriva il tabulato dei «conti correnti scoperti». Si tratta di conti correnti ancora in essere anche di aziende che non esistono più, sui quali le banche continuano ad addebitare interessi passivi. E visto che si tratta di affidamenti non più rinnovabili, il tasso di interesse praticato è quello del limite definito «soglia di usura». E questi sono i famosi UTILI RECORD DELLE BANCHE. Io lo so perché ho lavorato in banca, l’ho visto con i miei occhi.
NESSUNA CORRELAZIONE:
Maurizio Blondet – Nessuna correlazione..ha ha ha…come con l’emergenza sanitaria farlocca….Non la sapevo questa cosa sul funzionamento della contabilità delle banche. Bisogna scrivere un articolo al più presto. È un argomento interessante. La gente deve sapere in che mani siamo. Se vuoi lo scriviamo insieme!
Andrea Cecchi – provo a riscriverlo in modo più semplificato. Te lo mando e poi aggiustalo pure te, come meglio credi. È sempre un grande onore per me quando condividi quello che scrivo.
Arrivati al ristorante scendiamo dall’auto e mostro a Maurizio il libro che sto leggendo:
Andrea Cecchi – Maurizio, sto leggendo questo libro ed è incredibile come l’intreccio e la “provenienza etnica” dei protagonisti siano identici a quello che hai scritto nel tuo libro fondamentale CHI COMANDA IN AMERICA che ho portato con me per farmi fare il tuo autografo.
Maurizio Blondet – Eh, in effetti quel libro è molto importante. Si capiasce bene chi veramente comanda in America e nel mondo… e cosa dice il libro su Epstein che stai leggendo?
Andrea Cecchi – C’è tutto l’intreccio tra questi protagonisti, tutti della stessa etnia, che gestiscono il potere controllando le banche e la finanza, il narcotraffico, i servizi segreti, la sovversione politica, i media e il traffico di armi quindi tutti i principali avvenimenti da dietro le quinte, e lo fanno utilizzando fiumi di denaro per ottenere il potere e per corrompere, e, dove il denaro non basta, utilizzano il ricatto (blackmail) con lo strumento del sesso con minorenni. Un mondo dove è possibile finire ad arrivare anche spesso all’eliminazione fisica dei personaggi scomodi con l’utilizzo killer professionisti. Comunque, l’aver letto prima il tuo libro e tutti i tuoi articoli aiuta molto per capire come funzionano veramente queste cose. Hai avuto molto coraggio a scrivere certe cose. Sei l’unico giornalista in Italia che ha parlato direttamente della natura di questo sistema di controllo.
Maurizio Blondet – Quando si tratta di dire la verità non si può non farlo. Per un giornalista questo può portare alla fine della carriera professionale, perché i giornalisti adesso devono scrivere notizie false che facciano comodo al regime. Ricordo che in TV, ad una trasmissione con Mentana sull’ 11 Settembre, anche Giulietto Chiesa di fronte ad alcune mie affermazioni, fece un salto indietro per distaccarsi da me.
Andrea Cecchi – Come se Mentana gli avesse detto «occhio Giulietto che Blondet ha la peste bubbonica»?
Maurizio Blondet – Ha ha ha … si come se avesse avuto paura che gli potessi attaccare qualche sorta di eczema.. ha ha ha
Andrea Cecchi – Lo abbiamo visto durante la pandemenza. La falsità ha raggiunto i massimi livelli.
Maurizio Blondet – Solo pochissimi articoli sul Fatto Quotidiano e sulla Verità, hanno cercato di far passere qualcosa, ma per il resto, è stato un trionfo della menzogna.
Andrea Cecchi – Il tuo lavoro ha ispirato moltissimi giornalisti d’inchiesta, ma quasi nessuno ha mai avuto il coraggio di arrivare a denunciare i veri mandanti delle operazioni sovversive. Anche Webster Tarpley, che cita sempre « il mio amico Maurizio Blondet » nel suo libro LA FABBRICA DEL TERRORE, ha fatto un bellissimo lavoro, ma alla fine ci tiene a sottolineare che il terrorismo è “Made in USA”, mentre, grazie al tuo lavoro Maurizio, noi sappiamo che non è così. A proposito, lo sai che conservo stampati tutti i tuoi articoli scritti su EFFEDIEFFE? Ero abbonato. Gli ho stampati tutti e li conservo gelosamente.
Maurizio Blondet – Benissimo. Che bello. Io non ho più niente. Li scrivevo a macchina, con la macchina da scrivere. Adesso non riesco più a scrivere. È la cosa più brutta che possa succedere ad un giornalista….quando le mani si bloccano a causa di questo male che mi affligge….è un qualcosa di tremendo non riuscire a scrivere. Un problema che ha spinto addirittura alcuni miei colleghi al suicidio. Per fortuna ho dei collaboratori che scrivono per me sotto dettatura e ancora riesco a fare decentemente il mio lavoro.
Andrea Cecchi – Maurizio, noi ti siamo tutti grati. Io ti considero come un babbo, perché mi hai insegnato a pensare. Questa è il dono più bello che hai fatto a tutti noi. Personalmente ti sono grato in maniera immensa.
Maurizio Blondet – Mi fa piacere sentirmi dire questo perché è esattamente quello che speravo di riuscire a fare con la mia carriera e il mio lavoro. Che poi è il metodo tramandato da Giovanni Gentile attraverso il liceo fondato sui suoi principi educativi. A scuola, ho studiato il greco e il latino. Anche senza prendere il massimo dei voti, si sviluppa la capacità cognitiva. Ma il potere non vuole più un popolo intellettivamente sviluppato ed è per questo che Giovanni Gentile è stato ammazzato in maniera brutale dai comunisti, i cui mandanti sono sempre gli stessi.
Andrea Cecchi – Tra l’altro Gentile venne assassinato a Firenze, la mia città, un posto molto comunista che sta attraversando un periodo di orribile degrado. Che tristezza…………….E la scia dei morti non si ferma. Che ne sarà di GAZA Maurizio. Non si fermeranno fino a che non saranno sterminati tutti?
Maurizio Blondet – Parlano di trasferire tutti i Palestinesi in una regione desertica del Sudan…non lo so…Ma bisogna capire quanto sia importante quel posto geografico per Israele. I Cristiani, ma anche i Mussulmani credono nell’aldilà. Nell’Ebraismo invece, non esiste questo tipo di speranza. La realizzazione delle profezie deve avvenire in qusto mondo non nell’aldilà. E il luogo dove questo deve realizzarsi coincide con il luogo dove adesso si trova la Moschea al-Aqsa, a Gerusalemme. La Pietra di Fondazione (o Nobile Roccia) su cui fu costruito il tempio ha un grande significato nelle religioni abramitiche come il luogo in cui Dio creò il mondo e il primo essere umano, Adamo. Si ritiene inoltre che sia il luogo in cui Abramo tentò di sacrificare suo figlio, e il luogo in cui la presenza divina di Dio si manifesta più che in qualsiasi altro luogo verso il quale gli ebrei si rivolgono durante la preghiera. Per questo motivo, questo è un luogo importantissimo per gli ebrei e non si fermeranno fino a che sarà totalmente sotto il loro controllo.
Finito di pranzare, mentre torniamo verso la casa di Maurizio, continuiamo a conversare cordialmente del più e del meno e Maurizio mi fa notare una cosa: quanto sia rigogliosa la vegetazione. Nonostante sia stata un’estate molto calda e asciutta, gli alberi e l’erba incolta, sono tutti di un verde stupendo.
Maurizio Blondet – Andrea, ci raccontano tutte queste cose sull’ambiente, ma lo vedi invece quanto sono verdi gli alberi e la natura? ….
DIO CI STA PREPARANDO QUALCOSA!
E così ci siamo salutati. È stato un incontro molto emozionante. Ho promesso a Maurizio che tornerò a fargli visita al più presto. Mi ha detto che gli fa molto piacere quando le persone vanno a trovarlo, anche se non c’è quasi nessuno che lo fa. Io penso che sia bello dirgli grazie di persona e poter continuare a imparare speriamo il più a lungo possibile dal numero uno della cosiddetta informazione alternativa, ovvero il nostro babbo: Maurizio Blondet.