MB:
Questo articolo risponde a una perplessità sulla azioni dei giudei messianici. Mirano a impadronirsi della Roccia di Abramo sulla spianate delle moschee per “convocare” Dio Padre, la sua Presenza Reale, al centro di Sion, in modo che Egli gli dia il potere sul mondo. In base a quale ragionamento pensano che fare un genocidio tutto attorno alla Roccia sia gradito a Dio Padre?
© di Filippo Chinnici
Mi legavano a un palo. Recitavano versi religiosi mentre bevevo sangue. Lo chiamavano sacrificio spirituale
Con queste parole, pronunciate in una sala della Knesset, una delle 12 donne sopravvissute a una rete occulta di abusi rituali ha spezzato un silenzio durato decenni. I fatti descritti non sono singoli episodi di violenza, ma parte di un sistema organizzato di abusi sessuali e torture su minori avvenuti nel cuore delle comunità religiose israeliane e – secondo le testimoni – con il coinvolgimento diretto di membri della Knesset, medici, educatori, agenti e rabbini.
Le testimonianze sono emerse durante un’udienza congiunta delle Commissioni parlamentari israeliane sullo Status della Donna e sull’Infanzia. L’udienza è stata convocata a seguito delle rivelazioni dell’attivista e giornalista Noam Barkan, autore di un’inchiesta che ha raccolto decine di testimonianze coerenti, confluite in un rapporto informale oggi noto come Rapporto Barkan.
Fonti: JP (https://www.jpost.com/israel-news/article-856407) e Haaretz (https://www.haaretz.com/israel-news/2025-06-04/ty-article/.premium/survivors-testify-to-knesset-about-childhood-sexual-abuse-network-in-religious-ceremonies/00000197-3bca-da41-a9f7-3fceaa010000)
Simboli sacri trasformati in strumenti di tortura
Le sopravvissute, oggi tra i 20 e i 45 anni, descrivono pratiche rituali di estrema violenza. Gli abusi iniziavano in tenerissima età — 3 o 4 anni — e avvenivano in sinagoghe, scuole religiose, case private, ospedali e foreste.
Una di loro, Yael Shitrit, ha raccontato di essere stata drogata e condotta in stanze dove uomini in cerchio, nudi, recitavano formule religiose mentre avvenivano gli abusi. Erano riti registrati. Alcuni partecipanti erano personalità pubbliche.
Un’altra testimone ha dichiarato:
C’era sangue mestruale, animali sgozzati, mutilazioni genitali simulate. Venivano usati testi biblici come guida per i riti
Il riferimento ricorrente è alla legatura di Isacco (Genesi 22), imitata con bambini legati e abusati mentre si pronunciavano preghiere sacre. In alcuni casi, i genitori delle vittime erano presenti o complici. Tutto era giustificato come “purificazione”, “sacrificio” o “rituale di trascendenza spirituale”.
Fonte aggiuntiva [shafaq (https://shafaq.com/en/Middle-East/Israeli-Knesset-hears-harrowing-testimonies-of-ritual-sexual-abuse-of-minors)]
Il sistema di protezione: polizia, sanità e gerarchia rabbinica
Le denunce esistono da anni, ma — secondo l’ONG Lo Omdot MeNegged — la polizia israeliana ha archiviato sistematicamente i fascicoli, anche in presenza di prove video, testimonianze incrociate e referti medici. Le vittime sarebbero state etichettate come “instabili” per evitare lo scandalo.
Naama Goldberg, portavoce dell’organizzazione, ha dichiarato in aula:
“Parliamo di una struttura che ha operato in segreto con la complicità attiva o passiva delle autorità. Abbiamo nomi, luoghi, referti e registrazioni”
Il sospetto, ormai diffuso anche tra i parlamentari, è che esista una rete trasversale di protezione che include agenti di polizia, giudici, leader religiosi e politici. Una delle deputate presenti ha affermato: “Queste non sono accuse: sono prove. Ignorarle sarebbe crimine.”
Oltre la pedofilia: una teologia capovolta
Quello che emerge non è un semplice caso di pedofilia. Si tratta di una teologia deviata, una religione rovesciata in cui il corpo della vittima è “consacrato” attraverso lo stupro, la mutilazione, il sangue.
Il linguaggio sacro è stato piegato per giustificare l’orrore: i bambini trattati come korban (offerte), i rituali come “atti di espiazione”, la sofferenza come “passaggio di elevazione”. È un culto che scimmiotta la liturgia ebraica ma la svuota del suo significato divino, riducendola a meccanismo di controllo e terrore.
Questo impianto simbolico richiama strutture già emerse in altri contesti elitari: Epstein, Dutroux, Franklin, Bohemian Grove. Ma qui, al centro, c’è la religione.
E adesso?
Il governo ha annunciato la formazione di un’unità investigativa nazionale.
Nel frattempo, le 12 donne che hanno parlato hanno dato voce a centinaia di altre che ancora tacciono. La domanda è: quanti bambini sono stati sacrificati sull’altare dell’impunità?
✡️ Per comprendere l’ideologia dietro questi riti deviati, clicca e leggi:
I sabbatiani frankisti: tra storia e attualità (https://www.laveritarendeliberi.it/sabbatiani-frankisti-ieri-e-oggi/)
The Jerusalem Post | JPost.com (https://www.jpost.com/israel-news/article-856407)
Israeli lawmakers took part in sadistic sexual rituals, survivors reveal
‘Doctors, educators, police officers, and past and present members of the Knesset were involved in these abuses,’ survivor says.