L’ONU si lamenta: “Siamo in ritardo su Covid e Agenda 2030!”

Accelerare la ripresa dalla malattia da coronavirus (COVID-19) e la piena attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile a tutti i livelli “.

Letteralmente questo – da non credere – il tema della riunione che l’ONU chiama nella sua neolongia  High Level Political Forum (HLPF) insieme all’ECOSOC – che è il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite è l’organo delle Nazioni Unite che si occupa delle questioni internazionali economiche, sociali, culturali, educative e sanitarie, e di coordinamento dell’attività economica e sociale delle Nazioni Unite e delle varie organizzazioni ad esse collegate (Wikipedia).

Non ci inventiamo niente. E’ il comunicato ufficiale che si lamenta del ritardo con queste parole:

“La situazione internazionale è notevolmente cambiata dal 2015, quando è stata adottata l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dal 2020, quando è stato deciso il tema dell’HLPF. I progressi verso la maggior parte degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG, Sustainable Development Goals, che sono 17 e si concretizzano nei metodi per ridurre la popolazione umana, inquinante, con i razionamenti di energia, acqua, cibo [insetti], de-industrializzazione, città 15 minuti ecc.) sono in ritardo . Il mondo è alle prese con gravi crisi finanziarie, energetiche, alimentari e umanitarie innescate dalle tensioni geopolitiche. A questi si aggiungono i continui impatti della pandemia di COVID-19 e l’emergenza climatica di lunga data, sullo sfondo di un peggioramento della situazione macroeconomica in molti paesi.

“L’HLPF 2023 valuterà in modo totale le conseguenze di queste crisi interconnesse sull’attuazione dell’Agenda 2030 e su tutti gli SDG. I partecipanti discuteranno delle politiche e delle trasformazioni necessarie per superare le crisi, recuperare il terreno perduto sugli SDG e spostare il mondo su un percorso per raggiungere l’Agenda 2030. Le discussioni saranno guidate dal costante e forte impegno a realizzare l’Agenda 2030 e rafforzare la solidarietà internazionale.

Allo stesso tempo, il forum porrà particolare enfasi sulle tendenze e le politiche relative all’SDG 6: acqua pulita e servizi igienico-sanitari; SDG 7: Energia accessibile e pulita; SDG 9: Industria, innovazione e infrastrutture; SDG 11: Città e comunità sostenibili e SDG 17: Partenariati per gli Obiettivi e loro collegamenti con altri Obiettivi.

Con il 2023 che segna il punto intermedio dell’attuazione dell’Agenda 2030 e degli SDG, l’HLPF di luglio 2023 daranno un contributo fondamentale per preparare il vertice sugli SDG che si terrà a settembre 2023 durante la settimana ad alto livello del Assemblea generale. Il vertice (che è l’HLPF convocato sotto gli auspici dell’Assemblea generale) vedrà i capi di Stato e di governo rivedere l’attuazione complessiva dell’Agenda 2030 dal 2015 e fornire orientamenti politici e raccomandazioni.

“L’HLPF di luglio sarà quindi un evento pre-vertice che mira a convocare i ministri di tutti i settori relativi agli SDG, inclusi pianificazione, finanza, commercio ed economia, per cercare lo slancio e prepararsi sotto tutti gli aspetti per il vertice SDG. Anche i principali gruppi e le altre parti interessate (MGoS) dovrebbero partecipare a questo sforzo a tutto campo.

L’HLPF 2023 attingerà dall’esperienza dei 39 paesi che conducono le revisioni nazionali volontarie e la revisione volontaria dell’Unione europea. Ascolterà anche da altri paesi e partecipanti le lezioni che hanno imparato nel perseguire l’Agenda 2030 in questi tempi difficili.

Ordine del giorno e documentazione provvisori (E/HLPF/2023/1)

L’HLPF sarà informato dal Rapporto del Segretario generale (edizione speciale) su “Progressi verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile: verso un piano di salvataggio per le persone e il pianeta. Discuterà anche delle raccomandazioni politiche trasformative del Rapporto globale sullo sviluppo sostenibile (GSDR) del 2023. Il forum beneficerà anche di altri importanti rapporti, nonché dei contributi delle commissioni funzionali dell’ECOSOC e di altri organismi e forum intergovernativi”.

Che dire?

Nell’attesa di ricevere spiegazioni sulla “necessità” sentita da parte ONU di “accelerare la ripresa della malattia COVID-19” – e ipotizzando che voglia “accelerare” le inoculazioni, come annunciato dai media mainstream, e da Giuliano Amato (Quelle della pandemia sono state solo le prove generali”) …

Il fatto che l’ONU si lamenti di ritardi e deviazioni dal Piano 2030 [non possiederai nulla e sarai felice] , naturalmente , ci consola un po’. Ma prelude di certo a una intensificazione delle misure coercitive di limitazione che saranno imposte alle popolazioni europee –, naturalmente allo scopo di “salvare il pianeta”.

A questo scopo è bello vedere come già i politici europei progressisti, obbedienti, fingono di adeguarsi alla narrativa -Impostura – che sarà imposta a tutti noi per farci “produrre meno CO2):

https://twitter.com/DVATW/status/1678693093703385090

Teresa Ribera, terza vicepresidente e ministro spagnolo per la Transizione ecologica e la sfida demografica e socialista impegnata, arriva con jet privato e poi limousine alla conferenza sul clima, ma 100 prima dell’ingresso sale su una bici per farsi filmare da ecologista pensosa del CO2 è arrivata in bicicletta alla prima riunione informale dei ministri dell’Energia dell’Unione europea. Le grosse auto della sicurezza la seguono:

Interessante e istruttivo anche il lamento di JohnKerry, nominato da Biden “Zar del Clima”, ossia dotato di poteri dittatoriali per ridurre la produzione alimentare americana “perché l’agricoltura produce troppo CO2” – adesso ha scoperto che anche la guerra che gli USA fanno alla Russia in Ucraina “produce troppo gas serra”.

Leggere per credere:

John Kerry afferma che la guerra in Ucraina sta “aggravando il problema” del cambiamento climatico

L’ inviato presidenziale speciale per il clima  John Kerry ha dichiarato lunedì che la guerra in Ucraina sta “aggravando il problema” del cambiamento climatico, citando le “bombe esplose” nella guerra tra Ucraina e Russia .”Quando esplodono bombe e si hanno danni alle fosse settiche o ai centri energetici, eccetera, si ha un enorme rilascio di gas serra di metano, tutta la famiglia dei gas serra”, ha detto Kerry a MSNBC. “E il risultato è che si aggiunge al problema.”

Lo Zar Climatico è stato scernito online. Per esempio:

“Il problema con la guerra in Ucraina, dice il decrepito John Kerry, è che le bombe stanno danneggiando le fosse settiche e aggravando la crisi climatica (inventata)”, ha twittato il conduttore radiofonico Gerry Callahan. “Aspetta che venga a sapere di tutte le donne e i bambini morti.”