In arrivo attentato con il gas nervino sotto “Falsa bandiera” in Ucraina?

Matteo D’Amico

Stanno aumentando negli ultimi giorni le “notizie” allarmistiche sulla stampa di regime occidentale sul possibile uso di “armi chimiche” da parte dell’esercito russo. Si usano forme dubitative, si usa il condizionale, si lancia il sasso in piccionaia sapendo che la gente semplice, abituata a bere come verità certissime tutto ciò che la stampa main stream riversa quotidianamente nella loro testa.

Si sorvola naturalmente sul fatto che, mentre la Russia ha onorato i suoi impegni e ha completato nel 2017 la distruzione dei suoi arsenali di armi chimiche, gli U.S.A. hanno ancora cospicue scorte di queste armi letali.
Qualche governo occidentale già parla di stabilire una “linea rossa” legata all’uso di armi chimiche: se la Russia ricorresse a questo mezzo (che non ha) la risposta N.A.T.O. dovrebbe essere “adeguata”.

Il quadro che sta manifestandosi mostra che è probabilmente in corso la preparazione di un gigantesco attentato false-flag ad opera dei servizi segreti ucraini e N.A.T.O., attentato che sarà attribuito alla Russia per diffamarla e giustificare un eventuale intervento militare americano ed europeo.
E’ lo scherma applicato per dieci anni in Siria, con gli “Elmetti Bianchi” (istruiti dai servizi inglesi) che inscenavano attacchi col gas, poi attribuiti ad Assad.
La cosa è fallita già in Siria e fallirà anche in Ucraina, ma qui il gioco potrebbe assumere tratti meno prevedibili.

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