Separare figli e genitori è una delle più crudeli forme di tortura: soltanto persone consumate dal livore e dall’invidia – o dall’iideologia woke –
possono immaginare tali forme di violenza. Non c’è molto da stupirsi per il comportamento della magistratura nel nostro paese, quello con la costituzione più bella del mondo.
Ci hanno dimostrato ancora una volta che chi osa distaccarsi dalla rete deve essere schiacciato.
Nella società dell’inclusione e della tolleranza non si può essere tolleranti con chi la pensa diversamente.
Siamo liberi di fare quello che vogliamo a patto che tutti pensino nello stesso modo, come ebeti programmati per crescere cloni che saranno a loro volta programmati per essere uguali agli altri, inseguire il sogno della carriera e del lavoro di successo, della casa comoda e ben arredata, della sicurezza e dell’istruzione di alto livello.
Tutto ciò che era sacro è stato profanato: i templi, le chiese, la Nazione, il corpo umano, il nostro sangue e le nostre cellule, i boschi, l’unione tra uomo e donna, ora la famiglia – che è il solo e vero nucleo da cui tutto può ricominciare in modo sano e naturale. La famiglia è stata profanata e spero che gli Dei non abbiano alcuna pietà per chi ha operato contro questa famiglia. Ma forse la peggiore condanna è proprio la loro miserabile esistenza – e loro lo sanno.
Cecilia Angrisano, la giudice cha ha tolto i bambini alla famiglia del bosco, è una femminista militante
Da Luigi il 2025-11-22 18:01
https://www.facebook.com/photo/?fbid=1379202233570140&set=a.786692169487819
Allora, mettiamo assieme i pezzi.
Una famiglia vive nei boschi. Una scelta che molti di noi non farebbero, d’accordo, ma va preso atto che gli esiti sono sorprendenti: sono felici, i figli sono circondati da amore, nutriti, sani e regolarmente istruiti. Non c’è traccia di violenza o abusi. Si tratta di una scelta libera che, piaccia o no, trasforma quel nucleo in simbolo radicale della “famiglia tradizionale”. Si dice che tutto è partito perché tempo fa sono finiti in ospedale per intossicazione da funghi velenosi. Fosse vero sarebbe in effetti segno d’incuria, ma è una bugia: in realtà avevano fatto indigestione di funghi perfettamente commestibili, come può capitare a qualunque famiglia. Fatto sta che dall’ospedale parte la segnalazione.
La cosa finisce in mano a una giudice (donna), Cecilia Angrisano, Presidente del Tribunale dei Minori de L’Aquila, che dispone casa famiglia per bambini e madre e allontanamento del padre. Durante il sequestro (perché di questo si tratta), ordina che i Carabinieri dispongano posti di blocco affinché il tutto avvenga senza problemi. Manco si trattasse di pericolosi terroristi.
In tutto questo a molti qualcosa non torna. Vi spieghiamo noi per punti perché qualcosa non vi torna: