La “democrazia” Norimberga

Apro il libro scolastico e comincio a leggere:

“Allontanamento dagli impieghi pubblici; divieto di esercitare attività economiche e commerciali; esclusione dalle scuole pubbliche e dalle università; allontanamento dai mezzi di comunicazione…”.

Poi chiedo: “A quale periodo storico fanno riferimento questi provvedimenti restrittivi?”.

Una alunna alza la mano: “Al periodo del Covid”. Altri concordano.

No. Stiamo parlando delle leggi di Norimberga e delle azioni repressive contro gli ebrei.

Gli alunni sembrano un po’ disorientati.

Non faccio vittimismo, non confondo e non distorco gli eventi storici con banali semplificazioni.

Non sono mai stata nei campi di concentramento. Ma posso dire, e lo dico, di aver sperimentato l’esclusione dal lavoro, dagli impieghi pubblici, dalle attività economiche e commerciali, dai mezzi pubblici, dalle banche, dai ristoranti, dalle università e da qualsiasi forma di vita sociale. Posso dire che mi è stato tolto qualsiasi mezzo di sostentamento economico e di essere stata condannata alla fame. Posso dire di essere stata esclusa dai pranzi, dalle feste, di essere stata insultata, minacciata e accusata di mettere in pericolo la vita degli altri. Nonché di aver passato una serata ai piani alti della Digos (Divisione investigazioni generali e operazioni speciali), per aver organizzato un pranzo a casa di amici… E che di notte mi svegliavo di soprassalto per qualsiasi rumore, temendo che fosse entrata la polizia. La stessa polizia che avevo visto agire violentemente contro manifestanti pacifici, durante le legittime rivendicazioni dei diritti fondamentali.

Non vivevo nella Germania del 1935, ma nell’Italia del 2022.

Non sto paragonando la mia situazione personale a quella degli ebrei durante il nazismo. Sono una professoressa di storia. Ma in quanto tale, e per questo a maggior ragione, continuerò a raccontare ciò che è accaduto in Italia negli ultimi tre anni, fino al resto della mia vita.

Arianna Fioravanti

https://twitter.com/ChanceGardi/status/1661531421465276417

1. Dr. Daniel Kerlinsky: Queste scansioni della sostanza bianca sono ciò che ho chiesto a Peter Marks direttore dei VACClNl di FDA prima dell’approvazione finale dei VACClNl contro l’mRNA, di studiare su 20 pazienti. La proteina Spike provoca la fusione della mielina.

Thread

Dittatura di nuovo tipo

Troppi italiani ancora non si sono resi conto di quello che li circonda; osservano il dito e non vogliono vedere la luna.
Credono ingenuamente di vivere in una democrazia, anche se imperfetta che alle volte “commette degli errori”.
Potrei partire da quel 2002 quando abbiamo volutamente entrare in un’Unione Europea che avrebbe dovuto “farci guadagnare un giorno in più, lavorando un giorno in meno”; abbiamo festeggiato la moneta unica, spendibile ovunque nel continente, abbiamo gioito per la caduta delle frontiere.
Ma quello fu solo il punto di partenza, il primo focolaio acceso sotto la nostra “pentola della rana” della quale oggi stiamo misurandone la temperatura.
Fu il 7 marzo 2020 il giorno fatale, anzi per dirla tutta la notte fatale, quando una persona appoggiata da altri soggetti traditori incominciò a emanare editti notturni che hanno ristretto per sempre la nostra libertà, confinandoci in uno spazio sempre più piccolo e sempre più virtuale.
Poi per ogni giorno che passava, la catena veniva sempre più stretta.

Ieri, a Palermo, ci sono state due manifestazioni per commemorare la Strage di Capaci, la prima, quella ufficiale, dove si è consumata l’ennesima passerella di personaggi istituzionali inutili, in un profluvio di bandiere, striscioni e dichiarazioni di impegno antimafia.
Ma ce ne è stata un’altra, bloccata proprio da quelle istituzioni retaggio del Ventennio Fascista, le Prefetture, che hanno impedito di manifestare civilmente, dove i partecipanti sono stati malmenati dai Centurioni del Potere, definiti dallo stesso Potere “Forze dell’Ordine”.
Quelle stesse forze dell’ordine che non intervengono quando a manifestare sono i teppisti “black block”, o girano l’angolo quando quattro ragazzini figli di papà devastano fontane e monumenti, in nome del “Clima”, nuovo dio del momento.

Nel video allegato, si vede e si sentono le urla di protesta di una signora che paragona questo Stato alla Mafia, a buona ragione.
Uno Stato che assolve i colpevoli e condanna gli innocenti.
E ancora c’è chi crede che la dittatura sia in altri paesi, ma non si accorge di vivere in una nuova dittatura moderna, non più fatta da coercizioni violente, ma da un totale controllo spacciato per “progresso”

Buona Visione

Riccardo Quaglia
TELEGRAM

Giorgia ci regala il 5 G – glielo chiede l’Europa

Dalla media dei 6 V/m fino a 30 V/m, un salto nel buio. “Un innalzamento degli attuali limiti fissati a 6V/m, rimanendo sempre ben al di sotto del limite europeo di 60V/m, ad esempio 30V/m, garantirebbe il miglioramento della qualità del servizio (in termini di copertura) fin da subito, con effetti positivi sui cittadini in termini di voce e dati, riducendo l’impatto economico sugli operatori“. E ancora: “Aumentare gli attuali limiti rimanendo sotto i valori europei di emissione avrebbe il duplice vantaggio di rassicurare i cittadini più timorosi e venire incontro alle loro giuste preoccupazioni nella considerazione tecnica che più aumentano le potenze dei tralicci e meno emettono i dispositivi mobili che ogni cittadino porta con sé. Infine, un pieno e veloce dispiegamento del 5G“.

Sono alcuni dei passaggi nella bozza del Decreto Legge Telecomunicazioni (https://d110erj175o600.cloudfront.net/wp-content/uploads/2023/05/23091801/DL-TLC-Bozza-22.05.pdf)allo studio del Governo Meloni: 5 miliardi di euro a sostegno delle compagnie telefoniche, accelerazione del 5G ma soprattutto aumento dei limiti soglia d’innalzamento elettromagnetico fino a 30 V/m (se sempre nei rilevamenti nella media delle 24 ore potrebbe dire molto di più). E’ quanto si legge nel testo che intende rivalutare, aumentandoli, i limiti dell’irradiazione di agenti possibili cancerogeni nell’aria:

“Su proposta del Ministro delle imprese e del made in Italy, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica e con il Ministro della salute, si provvede nelle zone ove si renda necessario ad aumentare i valori di riferimento di cui al precedente comma, in linea con le politiche di sviluppo dei paesi dell’Unione Europea, le indicazioni della Commissione Europea e le linee guida Icnirp sui limiti di esposizione ai campi elettromagnetici”.

Governo Meloni: più elettrosmog per tutti, alzare i “limiti a 30 V/m, nonostante i cittadini preoccupati”