LA CEI: NON DITE “AMEN” (per obbedire al governo)

L’Avvenire, infausto – Di Marziale Stilita


Il quotidiano dei vescovoni del quattordici Maggio consiglia: “si valuti inoltre l’opportunità di istruire i fedeli che, al posto di rispondere ‘Amen’ a voce alta a ‘Il Corpo di Cristo’ lo esprimano interiormente e lo manifestino con inchino del capo.”

Certo, come le “benedizioni” intimistiche di Bergoglio.

Questi non credono più a nulla. Forse non hanno mai creduto a nulla. Per loro è solamente un lavoro, uno stipendio, forse un passatempo. Intimano e minacciano anche: “offrano la Comunione esclusivamente sulla mano dei fedeli”.

Credete forse di fare un dispetto a noi ? Poveri illusi !

Siete divenuti pietra d’inciampo, pietra di scandalo, lacciuolo e rovina. “Chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci”.

Ma ognuno avrà ciò che ha meritato. Loro hanno avuto molto, il massimo che Dio può concedere: il Sacerdozio regale, essere un Alter Christus. A loro sarà dunque richiesto il massimo.

Verranno pesati sulla stadera ed il loro peso sarà trovato, da Quello lassù, insufficiente: come Giuda di Keriot.

Brutta cosa, per loro. Solamente per loro. Questo hanno voluto e questo abbiano: una eternità dove sarà pianto e stridore di denti . Dove finalmente vedranno che quel pacioccone di Gesù Cristo non è solamente Misericordia, come credevano loro, ma anche Giustizia: eterna ed immutabile.