In Draghistan reintrodotta la schiavitù. Con la firma del Colle.

Modificato il decreto

Green Pass obbligatorio per i lavoratori, salta la sospensione per chi non è in regola. Ma resta lo stop allo stipendio.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge che estende il Green Pass obbligatorio al mondo del lavoro. Ma nel testo c’è una novità rilevante rispetto alla versione del decreto approvata in Consiglio dei Ministri. Dal testo del decreto scompare la parte legata alla sospensione dei lavoratori considerati assenti ingiustificati in quanto sprovvisti di certificazione verde.

Nella versione definitiva sparisce la parte “a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso fino alla presentazione della certificazione“. Dal punto di vista pratico la sospensione dello stipendio scatta dal primo giorno ma non si applicano sanzioni disciplinari.

Se è uno scherzo va bene. Se è vero, qui siamo contro non solo la Costituzione ma anche contro il CCNL e lo stesso contratto individuale. Contro il codice civile. Non può esserci una prestazione lavorativa senza controprestazione retributiva. Questo in base ai principi fondamentali del diritto privato. Solo in un caso è possibile la prestazione lavorativa senza retribuzione e si chiama schiavitù. La Repubblica fondata sul lavoro ha reintrodotto la schiavitù? E Mattarella – smentito anche sulla ripartenza in presenza nelle scuole, dato che moltissime chiudono per contagi tra vaccinati (non tra non vaccinati!) – assevera il ritorno della schiavitù?  D’altro canto con un banchiere capo del governo ed un parlamento “unanime” nel sostenerlo che ti vuoi aspettare. La democrazia è bella che morta. Ma non l’ha uccisa il covid bensì la sottomissione degli italiani, popolo di pecore.

Luigi Copertino