Il Governo ha prorogato lo stato di emergenza con la scusa della guerra in Ucraina – e comincia la 5a dose

Lo stato di emergenza per la guerra in Ucraina è stato prorogato. Il Consiglio dei ministri, che si è tenuto dopo il rientro di Draghi dagli Stati Uniti e si è concluso poco fa, ha deliberato la proroga dello stato di emergenza per intervento all’estero già deliberato in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina – fanno sapere da Palazzo Chigi – su proposta dello stesso presidente del Consiglio. “La proroga è volta a continuare a garantire le attività di soccorso e assistenza alla popolazione – spiega il governo – nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’Unione europea, sul territorio dell’Ucraina e dei Paesi limitrofi interessati dall’emergenza”.

Ma di quale stato di emergenza stiamo parlando? Non di quello – sempre relativo alla guerra in Ucraina – dichiarato lo scorso 28 febbraio, che sarà comunque in vigore fino al 31 dicembre del 2022 ed è relativo “all’esigenza di assicurare soccorso e assistenza, sul territorio nazionale, alla popolazione ucraina in conseguenza della grave crisi internazionale in atto”, come si legge nella delibera di qualche mese fa. Questo riguarda il territorio nazionale, così come lo stato di emergenza Covid che ormai è solo un ricordo.

Lo stato di emergenza prorogato oggi in Consiglio dei ministri risale invece al 25 febbraio: “È dichiarato, per tre mesi dalla data di deliberazione, lo stato di emergenza per intervento all’estero in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina”. Per questo motivo il governo oggi ha deciso di deliberare una proroga, vista la scadenza imminente fissata il 25 maggio. Non è chiaro, però, a quando sia stata spostata la scadenza dello stato di emergenza per intervento all’estero. In ogni caso, finché sarà necessario portare i soccorsi in Ucraina o ai confini del Paese sotto attacco, arriveranno nuove proroghe.

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Notizia da leggere insieme alla seguente:

Ucraini in fuga dall’Italia: vostra accoglienza fa schifo, andiamo in Germania

Dopo più di due mesi di guerra, il 90% dei profughi ucraini arrivati in Campania non ha ricevuto ancora nulla dalle istituzioni e sono a carico esclusivo di chi li ospita. Una situazione che pesa su chi come Margherita ha deciso di ospitare due gemelli in fuga dal Donbass o chi come Ruslana ha messo a dissezione la sua attività alberghiera per intere famiglie che scappavano dalle bombe.

«Sono tanti – racconta Sidorova – i profughi arrivati a Napoli e che ora stanno andando in Germania o in altri Stati europei perché qui non possono vivere. Per loro non c’è stato nessun aiuto, nessun sostegno. L’Italia forse non è pronta e la Campania ancora meno. Fino al 30 aprile – sottolinea – funzionava almeno il centro di prima accoglienza dei profughi della Mostra d’Oltremare. Almeno l’assistenza sanitaria, lo sportello della Questura per i documenti e quello del Consolato Ucraino per la mediazione culturale erano tutti nello stesso posto. Ora tutto è stato smontato e la situazione è ancora più complicata».

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Ne parlano anche all’estero…

Lo Smart Citizen Wallet o comunemente chiamato Credito Sociale, verrà testato a settembre per la prima volta fuori dalla Cina e guarda caso qui in italia a Bologna ma anche a Roma.