di Mitt Dolcino
(MB – Misterioso Mitt Dolcino)
Una settimanella fa abbiamo espresso per primi un concetto semplicissimo: Gualtieri va sostituito, soprattutto a causa del fatto che era presente nella lista di Soros, ossia dei Dem, ovvero degli “amici” dell’EU più che dell’Italia al Parlamento EU. Chiaramente Gualtieri è un habituè di Strasburgo, affiatato con francesi e tedeschi. Che oggi tra MES e COVID19 sono nostri avversari se non direttamente nemici. Oggi anche la Lega inizia ad accorgersi di questo, bene, ne siamo felici. Ma c’è di più: poche ore fa Claudio Borghi, il fidatissimo di Salvini, afferma che la Lega è pronta a supportare la sostituzione di Gualtieri. Cogliamo la palla al balzo ed anzi rilanciamo: che Gualtieri venga sostituito con Giulio Tremonti, un uomo di destra, al ministero dell’economia. Per sfidare l’EU austera, nell’interesse dell’Italia.
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Tale proposta arriva dopo le critiche del Colle al conte Gentiloni Silveri, da sempre legato famigliarmente alla Francia, per essere troppo filo-francese ossia filo-EU ovvero contro gli interessi dell’Italia, oggi. In molti hanno visto in tale esternazione Quirinalizia un attacco anche a Gualtieri, di fatto uomo di continuità al governo italiano tra EU, Gentiloni e Roma.
Ora dunque, leggiamo oggi l’uscita di Borghi, peccato ci abbia impiegato una settimana ad assimilare la nostra proposta. Ora perà rilanciamo davvero, all in: via Gualtieri e dentro Tremonti. La Lega approverà, riteniamo.
In tale modo il MES verrebbe scongiurato, da un duo legatissimo agli USA, come Conte+Tremonti. Un dream team. Meglio, il primo abbozzo di un vero governo della nazione destra/centro/sinistra ad interesse nazionale, lontano quindi dalla “difesa” di interessi – sigh – stranieri, come succede da troppo tempo a questa parte.
Chiaro, questo è l’ultimo treno per l’Italia, non possiamo sbagliare. Dunque ci vuole uno “tosto” come Tremonti, temutissimo in EU.
Faccio presente che tale opzione aprirebbe anche – innegabilmente – l’opzione di una futura sostituzione di Salvini con un soggetto meno divisivo che rappresenti pienamente lo Stato unitario, oltre che molto capace, ma questa è davvero altra storia (…). Ricordiamo infatti l’impostazione di Tremonti su come bisognerebbe gestire la crisi del coronavirus, in modo accentrato, della serie “solo lo Stato è in grado di gestire crisi così grandi”, provvisto che ci siano persone gamba come Lui a farlo. Anche in questo noi siamo d’accordo con Tremonti.
Ma questa – encore – è un’altra storia.
Ci spettiamo supporto dalla Lega e da Borghi. Altrimenti significa che Borghi davvero non conta nulla (non ci vogliamo credere, ndr).
Attendiamo sviluppi.
Mitt Dolcino