Attenzione: Sahra Wagenknecht si crea un partito

Tutto può cambiare in Germania:

Sahra Wagenknecht zu Rot-Rot-Grün - Neues Bündnis für den Bundestag ...

La moglie di Oskar Lafontaine storico fondatore della Sinistra, l’affascinante esponente della “estrema sinistra” tedesca anti-guerra ed anti ecolo-fanatismo, quella che l’elettorato della AfD (Alternative fuer Deutschland) dunque “estrema destra” guarda con simpatia, si forma un suo partito. Nei fatti è stata cacciata da Die Linke, come ha ricordato la sua braccio destro Amira Mohamed Ali (sic) abbandonando la co-presidenza perché la direzione “ dice che Sahra Wagenknecht non ha futuro nel sinistra e dovrebbe dimettersi insieme ad altri membri del parlamento. Ciò mostra in una chiarezza finora sconosciuta il desiderio e l’obiettivo di costringere una parte degli iscritti fuori dal partito “.

Il punto è che la Sinistra tedesca, abbandonando i temi sociali si è messa ad atteggiarsi a Verde, quando già esiste un forte e fanatico parti Verde che ha dato al governo semaforo la nota ministra degli Esteri ultra-NATO; non solo, ma il sondaggista Hermann Binkert, il cui istituto INSA è uno dei principali in Germania, ha rilevato i Verdi sono il partito meno popolare nei nuovi stati federali (ex Germania Est, dove AfD è fortissimo) . Ad esempio, i Verdi prendono regolarmente il primo posto nella cosiddetta “domanda negativa della domenica” (“Per quale partito non voteresti assolutamente domenica prossima?”).

Come accusa Sahra, Grunen sono diventati “”sinistra dello stile di vita” (ricorda qualcosa?) e coprono di disprezzo moralistico chi non è come loro pro-migranti totale.

Risultato, la Sinistra è scesa nei sondaggi – in caso di elezioni federali – al 3,4 per cento mentre, secondo i calcoli dell’INSA Institute, un partito Sahra-Wagenknecht balzerebbe al 14,6 per cento.

E siccome la Wagenknecht è assai benvoluta nei circoli dirigenti della “estrema destra” e simpatica all’elettorato AfD – ormai secondo partito dopo i cristiano-sociali col 23% – e le è una stratega intelligente e, come si vede, non suddita del politicamente corretto – può creare quella “alleanza destra-sinistra anti-guerra” in cui abbiamo riposto le speranze mesi fa e che postiamo in calce.

Attenzione perché l’attuale governo, la coalizione Semaforo” del miserando socialista Scholz, i fanatici Verdi e gli iper-liberisti FDP, trova sempre più profondamente scontenti gli elettori tedeschi.

Circa l’80% dei tedeschi è insoddisfatto del lavoro del governo federale, scrive DWN. Se non stupisce che tra i sostenitori dell’AfD i malcontenti del governo sono il 97%, meraviglia che anche l’83% degli elettori del FDP – i liberali e liberisti – è insoddisfatto del lavoro del governo federale, benché il FDP faccia parte del governo. E gli elettori del SPD di Scholz? Una maggioranza del 52% è insoddisfatta e il 48% di tutti gli elettori dei Verdi.

E che cosa rimproverano i tedeschi al governo Semaforo? Udite udite:

“Secondo i risultati del sondaggio, i due gruppi sociali che ricevono il maggior sostegno dal governo sono i ricchi e i migranti:

Il 62% di tutti gli intervistati ritiene che gli interessi dei ricchi siano presi in troppa considerazione. Il 48 per cento lo dice dei rifugiati.

Per contro, dal 60 al 73 percento dei tedeschi afferma che il governo federale presta poca attenzione alle persone nelle zone rurali, ai concittadini più poveri, ai pensionati e alle famiglie”.

Qui sotto il nostro articolo speranzoso:

Germania: una alleanza destra-sinistra anti-sanzioni?