I “Diritti Umani” si esercitano… calpestando i diritti altrui

Lo ha mostrato nel modo più plastico la cosca Kulandra, ZTL e fucsia radunatasi a Budapest a celebrare il suo Gay Pride: per violare la legge vigente nello stato ungherese, più in generale, il diritto delle persone normali di non essere disgustate dall’esibizione pubblica e i oscena del vizio contro natura, o anche secondo natura; il diritto al riserbo e al pudore per cui “di certe cose nemmeno si parli”…

Coi “diritti umani” l’Agenda intende rimpiazzare i 10 Comandamenti con una sua precettistica e divieto,come parodia satanica; il risultato è la perdita, non l’aumento, di diritti .

Finalmente la sinistra è unita. Per il Gay Pride di Budapest
La “sinistra” unita

Una recente intervista di Monsignor Viganò è illuminante, definitiva al proposito:

SATANISMO E GLOBALIZZAZIONE

Intervista concessa a Ottobre 2024 e pubblicata a Marzo 2025 sul numero 3 della rivista Caritas « […]

Lei è stato Osservatore Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa. Questa istituzione sostiene di essere la principale organizzazione per la difesa dei diritti umani in Europa. Ha riscontrato che i diritti umani al rispetto delle proprie opinioni politiche o del proprio credo religioso sono garantiti in modo soddisfacente?

La grande contraddizione dell’epoca post-rivoluzionaria e post-conciliare consiste nel condurre anche i Cattolici tradizionalisti ad accettare le premesse ideologiche dell’avversario, cercando di volgerle a proprio vantaggio. La questione dei diritti umani – ossia dei principi derivanti dalla cosiddettaDichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789 – ci porta a chiederne l’applicazione anche nella difesa dei nostri diritti, dei diritti dei Cattolici, non fosse che per una questione di uniformità rispetto ad altri credenti, talvolta privilegiatiex officio rispetto ad altri.

Ma la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino è stata scritta dalle Logge e imposta agli Stati rivoluzionari da governanti massoni all’unico scopo di negare i diritti di Dio e di quanti credono in Lui; e di farlo nello stesso momento in cui si riconosce cittadinanza agli idoli, ai demoni e ai loro adoratori.

Noi continuiamo a pensare – influenzati dalla propaganda delmainstream e delpolitically correct – che il nostro avversario sia leale e sincero, anche se non ha le nostre idee; e che non vi è motivo di dubitare di quel che dichiara di voler fare e di come farlo, anche se ogni volta è evidente che mente e che ci inganna.

Chi parla di “diritti umani” fa riferimento, anche solo lessicale, a un mondo che è opposto al nostro in quanto Cattolici, perché in quei “diritti umani” è contenuta la negazione dei diritti divini. Come possiamo noi Cattolici chiedere di essere non dico tutelati, ma almeno tollerati, quando è il nostro stesso essere Cattolici a costituire una negazione delle idee e dei principi fondanti delle società odierne?

Come potrebbe un governante globalista riconoscere dei diritti a chi – a differenza degli adepti della religionewoke – avrà dei figli che educherà cristianamente, i quali cristianamente cresceranno, lavoreranno, si sposeranno e moltiplicheranno, diffondendo la loro Fede come un pericolosissimo virus?

Dobbiamo comprendere che se vogliamo uscire da questo infernale labirinto dobbiamo “ragionare oltre gli schemi”, per così dire. Non possiamo sperare di vincere, stando alle regole decise dal nostro avversario, che peraltro valgono solo per noi e non per lui.

L’Unione Europea, seguita a ruota dal Consiglio d’Europa, difende i falsi “diritti” imposti dall’élite satanica e globalista che governa l’Occidente: il diritto della madre ad uccidere il figlio che porta nel ventre; il diritto del figlio (o dello Stato) di uccidere l’anziano, il malato e addirittura il povero; il diritto del pervertito di corrompere gli altri e in particolare i giovani promuovendo i propri vizi; il diritto degli immigrati di delinquere nella totale impunità; il diritto dello Stato di indottrinare i figli; il diritto dell’individuo di modificare la propria natura con le mutilazioni della transizione di genere; il diritto del singolo di contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso, con altre specie animali o con oggetti (non sto scherzando); il diritto della multinazionale di usare i cittadini come cavie o schiavi. […] » Testo integrale: exsurgedomine.it/250324-caritas