Votare Prestigiakomo è come votare la Cirinnà

*Prestigiacomo votò Ddl Zan pro-gender, non tutela famiglie*

Comunicato Pro Vita Famiglia:

«La candidatura di Stefania Prestigiacomo alla Regione Sicilia non potrebbe trovare il consenso e il voto delle famiglie siciliane che vogliono difendere i loro figli dall’indottrinamento gender promosso dalle associazioni Lgbt e appoggiato dalla Prestigiacomo. La stessa, infatti, ha votato a favore del Ddl Zan, che imponeva l’ingresso nelle scuole di ogni ordine e grado di progetti e attività fondati sull’identità di genere, per insegnare ai bambini che si può essere uomini, donne o altro a prescindere dal sesso biologico. Il centrodestra non dovrebbe sostenere la candidatura di chi ha sostenuto istanze di estrema sinistra contrarie alla libertà educativa dei genitori. Chiediamo alla coalizione di trovare un accordo comune su un candidato che rappresenti pienamente i valori che stanno a cuore alle famiglie siciliane, come la promozione della famiglia e della natalità e il contrasto all’indottrinamento ideologico promosso dal movimento Lgbt», così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia.

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La leader di FdI stoppa l’intesa tra Lega e Forza Italia sul nome dell’ex ministra forzista.

Torna quindi in auge la polemica che già era scoppiata nel gennaio del 2019, quando Prestigiacomo, insieme e Nicola Fratoianni e Riccardo Magi, era salita a bordo della nave “umanitaria” della Ong con a bordo dei migranti. In quell’occasione, erano stati gli stessi vertici forzisti a spiegare che si era trattata di una iniziativa personale, di cui nemmeno Berlusconi era stato informato.

Le donne che Berlusca ha portato un politica sono di saldi principi

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