Vice Presidente USA Kamala Harris: “Investiamo nella riduzione della popolazione”

Per la serie: Ormai è impossibile fare i complottisti; spiattellano tutto loro

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Secondo una nuova preview della ricercatrice cardiovascolare Harriet Carroll e del medico Dr. Robin Kerr dell’Università di Lund, la coagulazione del sangue sotto forma di ‘micro-coagulazione’ è sostanzialmente la causa dello sviluppo del ‘long covid’.

Dato che i sintomi che contraddistinguono il long covid sono strettamente correlati agli effetti avversi da ‘vaccino, Kerr e Carroll hanno proposto che forse il termine ‘long covid’ si riferisca a persone che hanno ricevuto un vaccino covid e ora stanno sperimentando una micro-coagulazione.

Secondo Etheresia Pretorius, professoressa di ricerca presso l’Università di Stellenboschche si concentra sullo studio della micro-coagulazione, anche se potrebbe non essere l’unica patologia tra i pazienti con long covid , è senza dubbio una delle più importanti.

LEGGI LA NOTIZIA (https://theleadingreport.com/2023/07/12/researchers-find-micro-clotting-and-long-covid-are-both-caused-by-covid-vaccines/)

Sul vertice NATO di Vilnius,  raccomandiamo la lettura d  “Mastro Titta” sul sito di Tosatti

Ed Essi ridono. Vilnius, Mastro Titta.

Caro Tosatti, spero mi consentirà un’escursione dai miei argomenti consueti, vale a dire Bergoglio e trascurabili vicende turibolari.

Più che seguire il vertice NATO di Vilnius, ridente località di villeggiatura sul Baltico, l’ho visto. Un profluvio quasi imbarazzante di risate, abbracci, pacche sulle spalle e forse non solo, bacetti, brindisi e photo opportunities, come dicono quelli che sanno. Sembrava un matrimonio americano a Martha’s Vineyards.

Aguzzando l’orecchio si potevano quasi sentire il tintinnare dei flûte di cristallo, il vociare festoso, i “tezzzoro”, gli “amooore, stai d’incanto”, le conversazioni sul golf e i commenti sui titoli di borsa degli uomini.

Il povero Zelensky, in tenuta da giardiniere, si aggirava solo come un panda in una foresta di bambù, chiedendo armi e dando in escandescenze – “Non siamo Amazon”, è stata la risposta ufficiale inglese all’ennesima richiesta di consegnare missili del Beppe Grillo ucraino. Il decrepito Biden, alla domanda quando l’Ucraina entrerà finalmente nella NATO, risponde giulivo: “Fra un’ora e venti”.

A farla corta: un’atmosfera che l’ucraino Bulgakov avrebbe definito “da nozze dei cani”.

Ho pensato: ohibò, siamo in guerra contro la Russia – e presto la Cina – e questi ridono e fanno baldoria come quindicenni al festival del tetracannabitolo?

C’è qualcosa di macabro e insieme algidamente cinico in quest’ossessione per l’ottimismo e la fiducia in se stessi, senza un briciolo della statura tragica di un Petronio Arbitro che cena coi suoi amici mentre muore dissanguato.

L’Occidente ha perduto la fede, la ragione, il dominio di sé. Perderà anche questa ridicola guerra scatenata col sangue dei martoriati ucraini. Nel frattempo, come un bus carico di pensionati sbronzi di ritorno da una gita in Valdobbiadene, essi ridono.