Stranezza terapeutica : a causa del Covid, mancano i farmaci

Un’allarmante penuria di medicinali: in Francia, per ora.

L’associazione francese dei consumatori UFC-Que Choisir denuncia “la moltiplicazione e l’allungamento della carenza di medicinali” disponibili nelle farmacie, riferisce Le Parisien. La responsabilità, ha detto, ricade sia sui laboratori che sulle autorità di governo.

Guarda la coincidenza, il 75% delle carenze riguarda farmaci commercializzati da più di vent’anni [non più coperti da brevetto] e prodotti a basso margine di profitto, venduti a meno di venti euro: corticosteroidi, anestetici, antitumorali, analgesici.Dei 7.500 farmaci di maggiore interesse terapeutico (MITM), ci sono 2.400 segnalazioni di “esaurimento degli stock o tensioni sulla disponibilità dei prodotti” da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza dei Medicinali (ANSM) nel 2020, ovvero venti volte di più rispetto al 2010.

Il problema è “allarmante” in quanto riguarda farmaci essenziali e si allungano i periodi di indisponibilità.

L’associazione dei consumatori sospetta “una deliberata strategia dei fabbricanti”. Dallo studio emerge infatti che il 75% delle carenze riguarda vecchi farmaci, commercializzati da più di vent’anni, venduti a meno di venti euro. Due terzi delle carenze riguardano farmaci efficaci (beneficio effettivo “significativo”).

“In questi tempi di Covid, i laboratori si presentano come i salvatori dell’umanità, ma sono lì soprattutto per fare affari. “Alain Bazot denuncia anche le scelte strategiche dei laboratori che scelgono “delocalizzare per produrre al minor costo, anche se significa imporre rischi al consumatore con conseguenze a volte gravi”.

Le autorità pubbliche sono anche messe sotto accusa per non avere “fatto nulla di efficace per prevenire queste carenze con conseguenze a volte gravi per i pazienti”, segnala ancora Alain Bazot. A riprova ricorda la virtuale assenza di sanzioni contro i laboratori: “La Francia non punisce la penuria, la gestisce. ”

Fin qui il caso francese. Sta avvenendo anche in Italia? Ci sono medicinali poco costosi che cominciano a mancare? In attesa che qualcuno ci informi, notiamo questo paradosso:

In Francia (come in Italia), il governo non risparmia nessuno sforzo (nostro) per salvarci dal tremendo virus che ci sta falciando, ci chiude in casa e ci vieta di andare in altro comune perché sennò ci ammaliamo; in Francia il direttore del massonico Express, accasciato per la salute di tutti, caldeggia lo spostamento al 25 marzo del Natale,  perché provoca assembramenti e quindi “un picco di contagi tre settimane dopo”; la UE ci ha comprato già 300 milioni di dosi del vaccino Pfizer , spendendo decine di miliardi – ma non conta, tutto per farci star sani in Europa – insomma tutto la dittatura terapeutica non ha altro scopo che restituirci la salute nostra, messa in pericolo dalla pandemia – e nello stesso tempo fa mancare i medicinali? Quelli sotto i 20 euro e a basso margine di profitto?

No signori, non è possibile. L’Europa è la nostra mamma, Speranza è il nostro infermiere-capo e Conte il benefattore, Macron il dottorino benefico che si china sulle nostre sofferenze. Rimane il fatto che in Italia, nella foga di trasformare tutti gli ospedali in ospedali- Covid, non si fanno più le operazioni chirurgiche, né si mettono gli stent agli infartuati, e si sono interrotte le visite di controllo ai cancerosi, praticamente il servizio sanitario nazionale non dà più servizi ai malati. Non è strano per una dittatura mondiale terapeutica? Ma no, abbiate fede, obbedite, chiudetevi in casa a sentire quanti morti di Covid oggi e domai, e dopo…, perdete il lavoro, uscite con le mascherine: è per il vostro bene. Il Vero Bene. Il gran reset.

Come non commuoversi ed obbedire al commosso appello del filantropo qui sotto?

 il principe Carlo  sollecita un "cambiamento mondiale" 
(cioè un reset globale) poiché siamo "letteralmente all'ultima ora"
 prima che l'apocalisse climatica colpisca l'umanità.

https://twitter.com/disclosetv/status/1326228363355283458

Sventare l’apocalisse climatica vale ogni sacrificio. E’ quindi con soddisfazione che possiamo mostrare come la “cura della pandemia” via lockdown sta riducendo, come auspicato, il Global Footprint del genere umano. Qualche assaggio:

“I lockdown riducono la qualità media della vita nell’ordine del 20-40%. Quel livello di riduzione del benessere è parallelo a una malattia acuta (vedi Figura 1). Almeno un quarto delle persone in quarantena ha subito un orribile crollo della propria salute mentale e della qualità della vita. Secondo uno studio del CDC, l’11% delle persone ha preso seriamente in considerazione il suicidio durante il blocco, di cui 1 su 4 giovani adulti. Il distanziamento sociale ha reso la vita così intollerabile che le persone preferirebbero morire di COVID.
Deprimendo gravemente l’economia, i lockdown hanno trascinato molte persone verso il basso nella scala del reddito, per la quale c’è una corrispondente aspettativa di vita inferiore su ciascun gradino. I paesi ricchi con assistenza sanitaria pubblica gratuita non fanno eccezione (vedi Figura 2). L’ILO (Istituto Internazioanle del Lavoro) ha stimato che i blocchi fanno diminuire i guadagni di 1,6 miliardi di lavoratori del settore informale in media del 60%. La solitudine cronicizzata, retaggio dell’allontanamento sociale, è un potente fattore di rischio per la salute. Oltre a indebolire il benessere emotivo, gli studi hanno dimostrato che la solitudine aumenta l’incidenza di molte condizioni mediche e toglie in media 10 anni alla vita di una persona.
“La depressione è prevalente anche tra le vittime del lockdown. Secondo un ampio studio canadese, l’aver avuto uno o più episodi depressivi riduce l’aspettativa di vita in media di 12 anni. Più in generale, anche la scarsa soddisfazione per la vita è mortale. Secondo i ricercatori dell’University College di Londra, uomini e donne sulla cinquantina che sono felici possono aspettarsi di vivere 6 anni in più rispetto a coloro che sono generalmente infelici”.

La differenza politicamente più notevole tra i decessi per COVID-19 e le decine di milioni dei morti da lockdowns è che la maggior parte dei decessi per quest’ultima causa si verificherà durante molti anni in futuro, quando le vittime si avvicineranno alla loro aspettativa di vita ridotta dal lock”.

covid19 Genèse et conséquences d’une hystérie mondiale

La terapia accorcia la vita. Contenti?

(Anche in Gran Bretagna c’è qualcuno che, dubbioso, chiede: il costo di 2,4 miliardi di sterline al giorno del lockdown del Regno Unito non potrebbe salvare più vite se usato per il servizio sanitario nazionale e per tutte le malattie? Questo dubbioso ha fatto piangere il principe Charles)-