“Specialisti americani sono arrivati in Turchia per studiare gli S-400 russi”

L’esercito americano deve  decifrare i dati prima di poterli utilizzare. Non appena gli Stati Uniti infrangono il codice utilizzato dagli S-400 russi, possono interferire con il funzionamento dei sistemi, intasare i radar con elettricità statica o persino far vedere al nemico gli aerei che non sono lì. Non è inoltre chiaro se tutti gli S-400 utilizzino le stesse frequenze. La ricerca sulla C 400 russa continuerà per tutto l’anno.

La fonte primaria di questa notizia è un sito che si chiama “ebreo russo”: rusjew

http://rusjev.net/2020/01/03/turtsiya-vnezapno-otdala-ssha-s-400-dlya-issledovaniy/

E’  invece un sito super-israeliano francese, “dreuz. info”,  che si dichiara nato per  contrastare le menzogne dei  media,  che lancia

 “I missili  ipersonici russi non sono poi così  ipersonici”

Giusto per segnalare che, ovviamente, l’ambiente – in Europa  come in USA – è ovviamente la settimo cielo per l’assassinio del  generale.

Detto  in breve:  questo è il momento  ideale per  un “false flag”   da attribuire a Tehran e scatenare  la massimo potenza americana comtro l’Amalek  del momento,  come il governo di Sion e la loro lobby  in USa stanno  provando  a fare con tutte le loro forze e capacità di  persuasione e propaganda.

Fra gli indizi sinistri e pittoreschi va segnalata  l’accusa del vice-presidente Mike Pence, oltre alle  altre  solite contro il  generale Suleiman

“Ha aiutato nel viaggio clandestino in Afghanistan di 10 dei 12 terroristi che hanno effettuato gli attacchi terroristici dell’11 settembre negli Stati Uniti”.
Questa enormità  – che intende collegare  l’Iran  agli attentati dell’11  Settembre di Osama in Laden, l’inizio dei 18  anni di  guerre e devastazioni per Sion nei paesi islamici  –  ci  fa particolarmente temere:  nell’enormità della menzogna, ricorda la boccettina che Colin Powell agitò all’ONU  come “prova” che Saddam aveva “le armi di distruzione di massa”

Mi limito a  riportare la  valutazione dell’analista strategico Andrew Korybo:

“Iran ha il diritto legale internazionale di difendersi e il suo leader supremo ha già promesso una ” dura vendetta”“a tal fine, ma è estremamente improbabile che prenda la forma di attacchi diretti contro gli Stati Uniti o i suoi alleati. L’esercito americano è in grado di distruggere l’Iran in pochi minuti, quindi purché sia ​​disposto a sostenere i costi regionali delle sue azioni, sia a breve termine nel senso di vittime sia a lungo termine in relazione al futuro geopolitico del Medio Oriente. Dopo aver dimostrato il suo impegno a rispondere in modo schiacciante a qualsiasi attacco anti-americano che il suo governo sostiene (sinceramente o no) di essere condotto con qualsiasi grado di coordinamento iraniano, Trump certamente non esiterebbe a bombardare l’Iran stesso se i missili fossero lanciati da lì contro le sue forze alleate. La Repubblica islamica sa che sarebbe letteralmente un suicidio fare una cosa del genere,e nonostante ciò che i neoconservatori, i sionisti e i wahhabiti sostengono delle autorità iraniane, non sono un “culto della morte apocalittico” e quindi non inizieranno la terza guerra mondiale”.

http://oneworld.press/?module=articles&action=view&id=1238#.Xg8AiPS2dXU.twitter

(Immagine da Veteran’s Today)

Il “culto apocalittico della morte”,  in questo passo della storia umana, è un  modo di essere che i nostri lettori avertiti  sanno   quale popolo ne è invasato.

Un piccolo esempio  del culto lo ha riportato  Il Corriere:

https://www.corriere.it/cronache/20_gennaio_05/storia-dell-eruv-filo-che-circonda-manhattan-b0a9954c-2f0d-11ea-838c-ac55de770e3c.shtml

Oggi,  segnalo che Hezbollah in   Libano ha perso probabilmente il collegamento logistico con l’Iran e  la fonte  dei  rifornimenti militari.  Risulta che le centrali di Israele hanno calcolato il numero di perdite sopportabili  per provare a regolare  quel vecchio conto.