SION TRADISCE PUTIN. UN’ALTRA VOLTA.

Secondo Strategika, “Agenti israeliani, di lingua-madre russa si sono infiltrati con successo nelle forze armate russe schierate in Siria, per rubare componenti essenziali del missile tattico terra-superficie Iskander 9M723 e dirottarli verso Israele attraverso un fittizio mercato nero di armi gestito dal Mossad israeliano. La variante M (avanzata) dell’Iskander equipaggia esclusivamente le forze russe e non è mai stata fornita a un paese terzo. Agenti israeliani di lingua russa si infiltrati nella base militare russa di Hmeimim e si ritiene che siano soldati professionisti dell’esercito russo. I segreti di Iskander M sarebbero quindi nelle mani del Pentagono e della NATO.

La notizia è confermata dal sito militare russo Avia.pro in un lancio datato 3 giugno, in questi termini:

“Israele ha rubato e copiato il missile russo Iskander?”

…. “Poche ore fa, le forze armate israeliane hanno dimostrato le prove del loro missile tattico “LORA”, che assomiglia molto ai missili tattici usati dall’OTRK russo “Iskander” e “Tochka-M”. Dato che la Russia ha usato questi sistemi contro i militanti nel sud della Siria, i servizi di intelligence israeliani potrebbero benissimo aver catturato il relitto o persino un missile inesploso, copiarlo e ottenere la propria versione di armi tattiche.

Il missile ‘israeliano LORA OTRK è molto simile al missile tattico Iskander OTRK; le caratteristiche tattiche e tecniche del missile sono anche molto vicine alle capacità di Iskander – la gittata effettiva del sistema d’arma israeliano è di 400 chilometri, l’ Iskander russo è in grado di colpire a distanze fino a 500 chilometri.

Al momento, non ci sono prove del fatto che l’esercito israeliano abbia effettivamente scoperto e catturato il missile tattico russo usato per colpire le posizioni dei terroristi o dei suoi frammenti, tuttavia Israele sta attivamente utilizzando gli sviluppi militari russi per creare le proprie armi.
Maggiori informazioni su: https://avia.pro/news/izrail-zahvatil-i-skopiroval-rossiyskuyu-raketu-iskander-video

La cosa indebolisce Putin, accusato non da oggi dai suoi militari e dall’Iran di essere troppo buono con i sionisti. Specie con quelli che parlano russo.

“E’ tempo che la Russia riveda il suo accordo on Israele in Siria”,

dice infatti il sito iraniano PRESS TV.

E ricorda la distruzione dell’Ilushin 20 abbattuto nel settembre 2018 sì dai missili S-200 siriani ma perché i caccia-bombardieri israeliani se n’erano fatti scudo nelle loro puntate pere bombardare il territorio siriano. Paradossalmente ciò ha portato a “un accordo aereo non scritto” fra Tel Aviv e Mosca – motivata dal desiderio russo di non moltiplicare gli attori in conflitto in Siria – di “tollerare raid israeliani sul territorio siriano.

“In tutto questo tempo – ricorda il sito – il regime israeliano non ha mai rinunciato ad attentare agli interessi russi: dagli attacchi elettromagnetici contro le batterie DCA russe (Pantsir-S) ai raid mirati contro le posizioni di S-300, dei MiG-29 per non parlare degli S-400, passando per gli sforzi dietro le quinte di sabotare l’avvicinamento Ankara-Mosca.

Adesso appare questo LORA, che “non è il prodotto del genio militare sionista ma di un furto che Israele ha commesso con lo stretto obiettivo di nuocere alla presenza militare russa, di renderlo impossibile come del resto ha detto James Jeffrey [il plenipotenziario USA] di rendere la Siria una palude per la Russia. I segreti dell’Iskander sarebbero dunque nelle mani del Pentagono e della NATO: una NATo che continua, tramite la Turchia, a cercare di nuocere agli interessi russi nel Mediterraneo, prendendosi gioco degli accordi con Mosca non solo a Idlib ma in Libia.

Press tv cita “l’ultimo attacco israeliano, il 4 giugno, a Masyaf, ha colto di sorpresa delle forze russe nella misura in cui l’antiaerea siriana s’è mostrata meno efficace del solito, a causa visibilmente di un attacco elettromagnetico. Lo status quo fra Russia Israele non può essere mantenuto”, dice un analista intervistato da Press Tv.

Analisi del tutto oggettiva da parte iraniana. Che riflette di sicuro anche l’opinione della Stavka, come si chiamava la dirigenza militare in età sovietica.