“Scontro Musk-Trump: una divergenza strategica, non solo un bisticcio personale”

Patrizio Ricci per Vietato Parlare, 6 giugno 2025

Washington, 5 giugno 2025 – Lo scontro tra IL presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il magnate Elon Musk, lungi dall’essere un semplice battibecco tra personalità eccentriche, sembra riflettere una profonda divergenza su questioni strategiche e geopolitiche cruciali. Quella che un tempo era un’alleanza tra due figure di spicco, unita dalla volontà di “rendere l’America di nuovo grande”, si è trasformata in una disputa che potrebbe avere ripercussioni globali. Le critiche di Musk a Trump, infatti, non sembrano motivate solo da risentimenti personali, ma da una crescente preoccupazione per le scelte politiche del presidente, giudicate come altalenanti e sempre più orientate verso posizioni bipartisan che tradiscono la visione originaria della loro collaborazione.

Le critiche di Musk: Politica estera incoerente e le ombre su Gaza

Sebbene Musk non abbia esplicitamente commentato tutti gli aspetti della politica estera di Trump, è evidente che le sue critiche si inseriscono in un quadro più ampio di preoccupazione per decisioni che mettono a repentaglio la stabilità globale e i rapporti tra stati.

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In particolare, la settimana scorsa, Trump ha ripubblicato su X (precedentemente Twitter) un editoriale del Washington Post del 2024, in cui l’autore elencava una serie di misure per esercitare pressione sulla Russia e costringerla a negoziare la pace. Tuttavia, le richieste sostenute dall’Unione Europea e dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky – come la restituzione della Crimea e delle regioni del Donbass – equivalgono a una richiesta di capitolazione russa, una posizione irrealistica e rischiosa. Trump, a parte le promesse di poter porre fine alla guerra in 24 ore – promesse che si sono rivelate un teatrino alla Casa Bianca – non ha imposto a Zelensky una scelta chiara: o il pieno sostegno degli Stati Uniti, con una strategia coordinata, o l’allineamento con l’Europa. Questa mancanza di una linea definita, più che le promesse retoriche, avrebbe potuto valere la pace.

Proseguimento:

https://www.vietatoparlare.it/scontro-musk-trump-una-divergenza-strategica-non-solo-un-bisticcio-personale/

Commento

A titolo integrativo, allego file “BlackmailPlataOPlomo”

2. Del ricatto come mezzo molto usato negli alti livelli del potere occidentale ne ha parlato finalmente  Alberto Foa:

https://www.ilsussidiario.net/news/la-societa-del-ricatto-foa-famiglie-lavoro-bce-o-ucraina-ecco-i-patti-che-ci-rovinano-la-vita/2840702/

PS è del 3 giugno 2025

Breve commento

Meglio tardi che mai!

3. In riferimento al sapientone di Rampini:

https://www.maurizioblondet.it/sullo-scazzo-trump-musk/

vedasi anche mio post nella sezione commenti del seguente articolo:

https://byebyeunclesam.wordpress.com/2024/06/10/la-nostra-intellighenzia/#comment-13548