SCONFITTO IL “GOLPE DELL’ONESTA'”

Ma anzitutto, Salvini dovrebbe ringraziare pubblicamente la Sea Watch: è probabilmente quella, nella operazione del 19 maggio  in coordinamento col procuratore Patronaggio, ad avergli regalato quei 4  punti che  hanno trasformato la sua vittoria in trionfo. Questa organizzazione tedesca, intervenendo negli ultimi giorni prima del voto con la nota finezza politica germanica e la tradizionale mano pesante, violando le acque territoriali italiane  nonostante la diffida dell’Interno, con il suo disprezzo per l’Italia  ha fatto capire a tutti questo semplice fatto:  antipatico o no,  approssimativo, brocco che sia, Matteo Salvini è il solo fragile argine all’invasione senza freni dei clandestini.  Con i Nicola Fratoianni, i Gino Strada e Manconi pronti a gettarsi sulla breccia con carrettate di “immigrati”  prelevati direttamente dagli scafisti a pagamento sottocosta. Salvini unica salvezza: ecco quel che hanno ottenuto.

 

Risultato:

Lega primo partito in Emilia-Romagna, Toscana e Umbria (dove ha 17 punti di vantaggio sul Pd). Una mappa politica ridisegnata.

#Salvini a Tor Bella Monaca ha preso il 36%. Se le periferie abbandonano il m5s non vanno al pd ma alla Lega”

Il crollo del procuratore Marco Travaglio.

Il Golpe dell’Onestà, lungamente preparato nei 5Stelle in coordinamento  con le accuse ad orologeria delle procure varie,  è  fallito. Le sconce eiaculazioni di Travaglio per gli arresti immotivati,  le grida di Di Maio che quel che ostacola l’Italia non  sono le infrastrutture mancanti e vent’anni di avanzi primari, né  l’euro deflattivo voluto da Berlino –  bensì la “corruzione” , da  cui l’urgenza di purificare il governo degli Onesti da Siri prima di ogni condanna, non  ha funzionato.  Il pubblico non ci casca più, le sempre nuove repliche di Mani Pulite, sempre più arbitrarie. Ovviamente il Procuratore Totale non è debellato, è  sempre lì con i poteri assoluti e dispotici che s’è arrogato di spiare ogni politico 24 ore su 24:  ma  il pubblico ha visto che l’Ordine Giudiziario ha sì il potere, ma non l’autorità. Più precisamente,  ha barattato  l’autorità etica e morale, con il potere. Senza autorità,  ma piena di potere, una “giustizia” è solo un pericoloso potere di fatto, come chi ha potere uno che ti punta un mitra. Gli dai il portafoglio, ma non lo rispetti. La Procura Totale non capirà mai la differenza.

E’ stato sconfitto il bergoglio e il bergoglismo, per lo stesso motivo: El Papa ha trascinato la gerarchia italiana nella lotta di fazione e di parte, abbassandola al livello di marciapiede, metà  centro sociale da festa rave  e metà Arcigay.  Il suo partito di riferimento, quello degli aborti, eutanasia e droga libera – Più Europa della prediletta dal Papa Emma Bonino – non  entrerà in UE.

Cinque Stalle deve ringraziare solo se stesso per il collasso. Le sue doppiezze moltiplicate  negli ultimi giorni , le sue slealtà, il suo progetto di decrescita  occultato all’elettorato più vasto,  il suo cambiare il programma anzi le carte in tavola, il suo avvicinamento al Colle. Il suo “populismo” ma “europeista”, non “sovranista”.  Le  sue foto coi Gilet Gialli poi vilmente strappate. Il fatto che mentre la Lega si è sforzata di essere partito “nazionale”, i grillini  si sono voluti sempre più “Lega Meridionale”, secessionisti interni e fautori dei più caricaturali vizi del Sud, chiudere l’Ilva,  bloccare i gasdotto,  farsi mantenere dal denaro pubblico…

Questa doppiezza disonesta è dipinta da Messora nel suo tweet:

Quindi, ricapitolando, 5 anni fa Messora è stato allontanato dal #M5S perché sosteneva posizioni sull’Europa che oggi rappresentano il 33% degli elettori, da qualcuno che aveva posizioni che oggi rappresentano il 18% o 19% degli elettori. Questo qualcuno ci ha visto proprio lungo.

Il golpe dell’Onestà mirava a farsi votare dalle masse col seguente argomento: non vi diciamo che programma abbiamo (lo cambiamo quando vogliamo), dovete votare per noi perché siamo gli unici non corrotti, gli unici onesti.  Questa è la radicale disonestà in politica,  e i suoi elettori  non ci sono cascati.  Del resto anche al Sud hanno già misurato il fallimento sostanziale del Reddito di Cittadinanza, torbido pasticcio teso a scopi plurimi e incompatibili,  impraticabile per “onestà” (eccesso di controlli  personali)  – un fallimento che   Di Maio   ha cercato di  decretare un successo, con il biliardino che gli è avanzato da dare “alle famiglie che fanno figli”.  Ma non è solo cola di Di Maio. Il gruppo dirigente intero ha autorizzato queste slealtà e doppiezze e furbizie – perché non sa decidere cosa vuole, o (animato da velleità gnostico-oligarchiche) non lo vuol dire alle plebi,  Beppe ha una dottrina  segreta dei miei k.,  ma intanto passeranno alla fogna della storia come quelli che hanno consegnato la Sanità ai radicali   e  ai loro programmi di eliminazione delle bocche inutili.

Il Colle è ancora al potere,  così sono aggrappati ai loro stipendi d 80-230 mila annui le caste dei  Ricchi di Stato.   Ma l’elettorato  non si è  lasciato  infinocchiare dalla marea mediatica totalitariamente anti-Salvini, troppo, troppo faziosamente,  troppo palesemente  sleale:  con questi metodi, ha fatto capire che  hanno troppe cose da nascondere per accettare un dibattito aperto ad armi pari.

Senza parole.

In Francia la disfatta di Macron, in Gran Bretagna il trionfo di Farage, in Italia di Salvini  creano un fronte che il dispotismo chiamato UE neutralizzerà e sminuirà con ogni  mezzo. Salvini deve  sfruttare il successo, evitare errori  – farsi  uno staff con la Buongiorno per le questioni legali, e Bagnai e Borghi (e Rinaldi)   per dire le cose giuste sulle questioni economiche, è il minimo.