Risvegli – purtroppo parziali

Sul Wall Street Journal questo notevole titolo:

“E’ tempo di smettere il pensiero magico sulla sconfitta della Russia”

“Putin ha resistito a tutti i tentativi occidentali di invertire la sua invasione dell’Ucraina. Il suo potere è ancora forte. Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno bisogno di una nuova strategia: il contenimento”.

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Eccezionale ammissione, perché il Pensero Magico (Magical Thinking) è esattamente ciò che hanno esercitato le potenze politiche occidentali, e specialmente le europee nelle loro imperiose decisioni di autorità. Tipicamente, le decisioni di non comprare più petrolio e gas, grano e fertilizzanti dalla Russia, con la convinzione di danneggiare Putin, mentre era evidente che le sanzioni danneggiavano noi. Uno di questi dirigenti, non ricordo quali, disse: “Avremo alla porta la fila di chi vuole venderci” petrolio, gas, grani : per scoprire solo dopo che era un errore “da pensiero magico” – non vogliamo pensare che le nostre autorità UE siano banalmente degli ignoranti , anche se qualcuno potrebbe puntualizzare è proprio l’ignoranza a produrre pensiero magico – – credere che ci fosse sovrabbondanza nel mondo di queste materie prime. Non parliamo della repressione e persecuzione di quella minoranza che non volle farsi inoculare mRNA di Pfizer, demonizzandoli di “non credere nella Scienza”: che è una rigorosa contraddizione in termini, implicando il “credere” un atto di fede, che propriamente la scienza esclude di principio, e legittimamente, dalle sue operazioni: le quali si basano su prove oggettive.

L’effetto è sconfortante:

Il diluvio di effetti collaterali travolge la farmacovigilanza americana: oltre 1.000 articoli scientifici con revisione paritaria descrivono i principali disastri post iniezione. indice degli studi: drtrozzi.org/2023/09/28/100

Segnaliamo quindi con gratitudine la notizia di un risveglio del parlamento belga:

Il Parlamento belga rifiuta di proiettare il video prodotto da Israele sulle “atrocità di Hamas”: E’ ‘Propaganda israeliana’

Il presidente del Parlamento belga ha respinto la richiesta dell’ambasciatore israeliano nel paese di proiettare il film prodotto da Israele sugli eventi del 7 ottobre e ha denunciato le atrocità israeliane a Gaza, descrivendole come “crimini di guerra”. Anche un altro tentativo dell’ambasciatore israeliano Edith Rozentzweig-Abu di proiettare una versione ridotta del film alla Commissione per le relazioni estere del Senato ha incontrato un netto rifiuto, sulla base del fatto che si tratta di “propaganda israeliana intesa a coprire crimini di guerra”.

Ohimé, un esempio isolato. La UE non ha rinunciato al pensiero magico contro la Russia, visto che

La Danimarca dovrebbe bloccare le petroliere che trasportano petrolio russo

Secondo i piani dell’UE, la Danimarca ispezionerebbe e fermerebbe le petroliere che trasportano petrolio russo nel Mar Baltico se non rispettano le sanzioni occidentali. Lo riporta il FT.

Il Financial Times ha riferito mercoledì, citando tre addetti ai lavori a Bruxelles, che la Danimarca avrà il compito di ispezionare e, se necessario, fermare le petroliere che trasportano petrolio russo.

Un simile approccio da parte dell’Unione Europea sarebbe estremamente pericoloso. La Russia probabilmente considererebbe un atto di guerra il tentativo dell’esercito danese di istituire un blocco contro le petroliere russe nello stretto danese nel Mar Baltico. La Commissione europea ha rifiutato di commentare le misure proposte, ma ha osservato che la presidente della Commissione Ursula von der Leyen aveva annunciato che avrebbe adottato ulteriori “misure per inasprire il tetto del prezzo del petrolio”.

Secondo quanto riporta il giornale, il piano è quello di identificare le navi non assicurate provenienti dall’Occidente. L’UE, il G7 e l’Australia vogliono sfruttare la leva della copertura assicurativa per imporre le sanzioni contro la Russia. Di conseguenza, gli assicuratori navali possono fornire protezione alle petroliere solo se il prezzo del petrolio trasportato non supera i 60 dollari al barile.

Il tetto massimo dei prezzi ha lo scopo di limitare le entrate russe derivanti dal commercio del petrolio e quindi limitare le opzioni finanziarie per la guerra in Ucraina. Circa un terzo del petrolio russo esportato via nave attraversa lo stretto danese del Mar Baltico per raggiungere gli oceani del mondo. Un tentativo di fermare queste esportazioni potrebbe far salire i prezzi del petrolio [che è proprio ciò di cuii abbiamo bisogno . ndr.) . Gli esperti hanno espresso dubbi sulla compatibilità dell’approccio con il diritto marittimo internazionale.

Molto meno incline al pensiero magico quando si tratta di affari, l’Egemone americano che fa? Ecco qui un titolo del Washington Post:

Il petrolio russo proibito confluisce nella catena di approvvigionamento del Pentagono

Dopo numerosi passaggi di proprietà, il carburante viene venduto a una raffineria greca che serve l’esercito americano,

Dopo che le nazioni occidentali hanno annunciato lo scorso anno il divieto del petrolio russo in risposta all’invasione dell’Ucraina, una raffineria greca che serve l’esercito americano si è mossa rapidamente per adattarsi. Nel giro di pochi mesi, ha detto agli investitori che aveva smesso di accettare il petrolio proibito e aveva invece trovato altre fonti. Ma c’era una ragione per cui il petrolio russo, almeno sulla carta, poteva essere rimosso così facilmente dalla catena di approvvigionamento.

I prodotti petroliferi originari della Russia continuavano a fluire verso la raffineria Motor Oil Hellas sul Mar Egeo in Grecia,

 Il Pentagono ha firmato nuovi contratti per un valore di quasi 1 miliardo di dollari con la raffineria greca

Vedrete che gli USA puniranno la povera raffineria greca . Non alzeranno invece nemmeno la più glebile protesta contro l’India, che fa lo stesso su scala colossale:

Le importazioni indiane dalla Russia sono aumentate del 64% a 36,27 miliardi di dollari nel periodo aprile-ottobre; greggio e fertilizzanti

Secondo i dati del Ministero del Commercio, le importazioni dell’India dalla Russia sono aumentate del 64% raggiungendo i 36,27 miliardi di dollari nel periodo aprile-ottobre, quest’anno fiscale dovuto all’aumento delle spedizioni di petrolio greggio e fertilizzanti. In questo modo, la Russia è diventata la seconda fonte di importazione dell’India durante i primi sette mesi di questo anno fiscale.

E che dire della più strategica delle materie prime?

Gli Stati Uniti raddoppiano le importazioni di uranio russo

il livello più alto dal 2005

Insomma in Europa continua a perdurare la più imperdonabile magica convinzione del Pensiero Magico: che gli USA siano i nostri alleati, che applichino le sanzioni come noi soffrendo, invece che nostri nemici che stanno aggirando le sanzioni che a noi impongono di osservare.