Risposta russa a Kaja Kallas

A proposito della dichiarazione (https://t.me/pirladisaggezza/26596) (che non sta né in cielo e né in terra ‍♀️) di Kaja Kallas (https://t.me/pirladisaggezza/26596)…

Ho fatto zapping sui vari social per leggere le reazioni.

Tra quelle esaminate penso che la più centrata sia stata il commento del Presidente della Commissione Affari Esteri del Consiglio della Federazione Konstantin Iosifovich Kosachev (https://t.me/Kosachev62/2006) sul suo canale Telegram (che traduco, copio ed incollo)

“Qui la capo della diplomazia UE Kaja Kallas ha versato l’ennesime lacrime di coccodrillo, affermando che il bilancio della difesa della Russia è così grande da costituire per definizione una minaccia per il mondo circostante:

«Se vogliamo davvero prevenire la continuazione di questa guerra, dobbiamo contenere l’esercito russo e il loro bilancio militare. Perché quando un paese spende il 38% del suo bilancio per la difesa — e solo il 16% per il sociale — questo parla da sé.

Se circa il 36-38%, quasi il 40%, va alle esigenze militari, prima o poi questa forza sarà di nuovo utilizzata.

E questa è una minaccia per tutti noi».

Ricordo alla signora Kallas, che scuote l’aria, che prima che si formasse l’attuale situazione di sicurezza in Europa (e il bilancio della difesa della Russia è una reazione diretta a ciò), è successo quanto segue:

  • al termine della “guerra fredda” si era raggiunto un accordo che la NATO non si sarebbe espansa e che anche la Germania avrebbe mantenuto la sua adesione entro i confini della Repubblica Federale Tedesca, senza il territorio della ex DDR;
  • tenendo conto di tale accordo, è stata sciolta l’Organizzazione del Patto di Varsavia, la Russia ha ritirato le sue truppe dai paesi dell’Europa centrale e orientale, nonché dai paesi baltici, ha chiuso le basi militari all’estero (Cuba, Vietnam) e ha ridotto significativamente la presenza militare nella parte europea del proprio paese;
  • in risposta, la NATO ha effettuato sette ondate di espansione verso est, aumentando da allora il territorio e il numero dei membri di oltre un terzo;
  • la linea di contatto diretta della NATO con la Russia lungo il confine terrestre è aumentata da 220 km (solo Norvegia) a 2600 km (dopo l’adesione della Finlandia); ricordo che il paese di origine della signora Kallas, l’Estonia, è entrato nella NATO già nel 2004;
  • il numero delle truppe schierate direttamente vicino ai confini russi è aumentato di 2,4 volte;
  • complessivamente, le spese militari dei 32 paesi membri della NATO superano quelle di tutti gli altri 163 stati del mondo (inclusa ovviamente la Russia);
  • aggiungiamo a ciò la palese militarizzazione dell’Unione Europea, di cui la signora Kallas tenta invano di parlare a nome.

Se nella mente della signora Kallas tutto fosse in ordine con le relazioni di causa-effetto, non ci sarebbe stato bisogno di lacrime di coccodrillo. Ma la rovina, come si sa, inizia dalla testa.

E quella rovina nel sistema di sicurezza globale, che avevamo concordato di stabilire dopo la fine della “guerra fredda” insieme ai vicini occidentali nella NATO e nell’Unione Europea nell’ambito dell’OSCE, è avvenuta proprio perché la NATO e l’Unione Europea si sono arrogate il diritto di guidare la costruzione della sua architettura in Europa e nel mondo, che ora è in crisi su tutti i fronti.”

https://t.me/Kosachev62/2006

Quando si dice “Parlare coi fatti!”

Mi chiedo spesso: ma la Signora Kallas (e le tante altre “vanvere (https://www.focusjunior.it/scuola/italiano/perche-si-dice-parlare-a-vanvera/)” sedute nel Parlamento Europeo) su quali libri hanno studiato la Storia?

Ma l’avranno almeno aperto 1 libro nella loro vita?

Chi glieli scrive i testi da leggere sul pulpito?

Michele Giancarli Giancarlo, [28/11/2025 12:41]

Michele Giancarli Giancarlo, [28/11/2025 12:41]

https://twitter.com/immeme0/status/1994048498728341709?s=46&t=1R5P-2qQn4UNPkPbAJj1dg

Michele Giancarli Giancarlo, [28/11/2025 12:42]

Il portavoce del Ministero della Difesa cinese:  Gli Stati Uniti sono drogati dalla guerra. La storia degli Stati Uniti ha 240 anni, ma gli Stati Uniti non sono in guerra da soli 16 anni! Gli Stati Uniti hanno inoltre costruito 800 basi militari in 80 paesi/regioni in tutto il mondo. Ovunque vada la macchina militare statunitense, la gente s