Putin: una Borsa granaria fra i BRICS

Appena assunta la presidenza pro-tempore dei BRICS, Vladimir Putin la lanciato la proposta descritta nel titolo. Una idea che può cambiare radialmente i rapporti di forza con l’Occidente collettivo.

Recentemente, la Russia ha intensificato i suoi sforzi di dedollarizzazione impegnandosi con il nuovo membro dei BRICS, l’Arabia Saudita, a utilizzare le loro valute nazionali negli scambi commerciali, una strategia volta a ridurre la loro dipendenza dal dollaro statunitense.

Questo approccio, particolarmente rilevante nel contesto delle sanzioni internazionali e delle fluttuazioni del mercato petrolifero, dimostra il desiderio russo di diversificare e rafforzare le proprie alleanze economiche.

In questo contesto, la Russia ha compiuto passi coraggiosi nel settore agricolo. Quest’anno il Paese ha esportato 62,5 milioni di tonnellate di cereali, registrando un aumento sostanziale rispetto all’anno precedente. Allo stesso tempo, la Russia ha mostrato solidarietà con i paesi africani che soffrono di insicurezza alimentare fornendo grano gratuitamente a sei nazioni bisognose.

L’obiettivo della Borsa è creare un’infrastruttura commerciale e di compensazione unificata per il commercio di cereali tra i paesi membri. Questa iniziativa è tanto più rilevante in quanto i paesi BRICS producono più di un miliardo di tonnellate di cereali all’anno, che rappresentano una quota significativa della produzione e del consumo globale.

L’iniziativa di creare una borsa dei cereali BRICS è una risposta diretta all’attuale dominio delle infrastrutture del mercato globale dei cereali, largamente influenzato dagli Stati Uniti a partire dalla Seconda Guerra Mondiale. I prezzi globali dei cereali, essenziali per la sicurezza alimentare e l’economia dei paesi BRICS, sono spesso formati e manipolati in paesi terzi, con una marcata dipendenza dal dollaro USA. La creazione di questo scambio potrebbe quindi riequilibrare il potere in questo settore vitale.

L’iniziativa della Russia di creare uno scambio di cereali BRICS, unita agli sforzi di dedollarizzazione, mostra quanto sia creativa e multiforme la strategia di Mosca per rafforzare la propria influenza economica e geopolitica in mezzo a dure sanzioni.

Svolgendo un ruolo di primo piano in settori diversi come l’agricoltura, l’energia e la finanza, la Russia si sta posizionando su tutti i fronti, cercando di plasmare un nuovo ordine mondiale in cui i BRICS giocherebbero un ruolo centrale. Questi sviluppi potrebbero non solo trasformare il mercato globale dei cereali, ma anche modificare significativamente gli equilibri geopolitici ed economici su scala globale.

Questa creatività contrasta platealmente con la rozza aggressività americana e  la suicida, vacua idiozia da zombi della Unione Europea con cui queste due componenti dell’Occidente reagiscono al cambiamento epocale.

I paesi della NATO e gli Stati Uniti hanno riversato in Ucraina assolutamente tutto l’arsenale di cui potevano disporre (fondi per centinaia di miliardi, attrezzature, armi, personale, soldati, mercenari, sanzioni, ecc.). Nonostante ciò, tutti vedono chiaramente che la Russia è diventata la prima potenza militare al mondo, che ha utilizzato solo il 10% delle sue capacità militari e la cui economia sta andando molto bene secondo le stesse organizzazioni occidentali. Obiettivo di Putin è ovviamente, è il drastico indebolimento dell’Occidente. Questo è in corso.

Bisogna prendere atto dall’esperienza degli ultimi anni ha messo in luce leader occidentali sempre più arretrati, barbari e obsoleti. Chiusi in una bolla maligna, si credono tutto permesso, a cominciare dal genocidio, la pulizia etnica e lo sterminio di donne e bambini, attuati senza vergogna – il luogo in cui si accumulano tutte le alienazioni velenose. Basate sull’ autoinganno secondo cui i popoli civilizzati più avanzati sarebbe necessariamente i più ricchi. Solo che le maggioranze silenziose (compreso il “più grande partito occidentale: gli astenuti!”) si stanno allontanando sempre più da questi disadattati. Bisogna dichiararlo: “Questi non appartengono più al mondo civile” Per assurdo ad esercitare i “valori occidentali” sono i Palestinesi sterminati e massacrati dal cielo con migliaia di tonnellate di bombe: la Palestina è sempre stata multi-etnica e multi religiosa, cristiani e musulmani hanno convissuto senza che i secondi perseguitassero i primi. Poi è arrivato il Razzista sterminatore in nome della sua “religione”….

Un anziano palestinese chiede aiuto per il recupero dei corpi di 39 martiri. Quasi tutta la sua famiglia morì.

https://twitter.com/bpartisans/status/1743588091674136719

Un turista israeliano afferma che la terra egiziana è per Israele. Un turista israeliano in Egitto viene filmato mentre molesta due donne con parole offensive e di spregio, sostenendo che la terra appartiene a Israele e che gli arabi sono “animali”.