Polonia già in guerra. Mira ad annettersi Leopoli.

“La Polonia ha consegnato 200 carri armati T-72 all’ Ucraina, per l’ equipaggiamento di due brigate corazzate”. Lo riporta Polskie Radio.

Il governo polacco  ha appena emanato una legge “per la Difesa della Patria”, entrata in vigore il 23 aprile scorso, dove ripristina il servizio militare obbligatorio  totale, donne comprese. Infatti vi si legge:

Art. 5. 1. I cittadini polacchi sono soggetti all’obbligo di prestare servizio militare nell’ ambito specificato nella presente legge a partire dal giorno in cui compiono 18 anni fino alla fine dell’anno solare in cui compiono 55 anni, mentre quelli che hanno il grado di sottufficiale o ufficiale – 63 anni di età.

  1. L’obbligo di prestare servizio militare non si applica alle persone di cui al paragrafo 1, che sono state giudicate permanentemente inadatte a tale servizio a causa del loro stato di salute.
  2. L’obbligo di prestare servizio militare non si applica alle donne incinte e alle donne nel periodo 6 mesi dopo il parto”.

Il premier, il banchiere ebreo Mateusz Morawiecki, ex presidente di banca del gruppo Santander,  che è stato messo al potere (come Draghi) senza nemmeno far parte del partito di governo il PiS, ha costituito una censura paramilitare contro tutte le voci dissidenti, con irruzioni del controspionaggio e  intimidazioni mai viste. I polacchi, agghiacciati,  sono ridotti al silenzio.  Il governo ha tenuto all’oscuro al cittadinanza anche del trattato di alleanza che ha stipulato con la Gran Bretagna e il regime di Kiev. Ancor meno si sa dei termini e dei motivi di questa alleanza tripartita, stretta probabilmente già dal 2014, dopo il colpo di stato a Kiev.

Pare intanto confermata la programmazione di una vasta “esercitazione” polacca a maggio.

Tutti  questi elementi  confermano la recente dichiarazione del capo del servizio di intelligence estero (SVR), Naryshkin:

“Washington e Varsavia stanno lavorando a piani per stabilire uno stretto controllo militare e politico della Polonia sui suoi possedimenti storici in Ucraina”. Per possedimenti storici polacchi si intende essenzialmente la città di Leopoli (Lviv) e la sua regione attorno, e che la Polonia ha governato più volte in passato, l’ultima tra le due guerre mondiali.

L’SVR ha dato alcuni particolari della trama che gli americani avrebbero concepito con Varsavia: “ gli Stati Uniti hanno con la Polonia un piano in base al quale le forze polacche di “mantenimento della pace”, inizialmente senza un mandato della NATO, sarebbero entrate in parti dell’Ucraina occidentale dove le possibilità di uno scontro con le forze russe erano basse.

La Russia segnala da giorni che il conflitto potrebbe concludersi con una spartizione forzata dell’Ucraina.

Il regime polacco ha smentito: “Disinformazione diffusa da Mosca. Le bugie sui presunti piani della Polonia di attaccare l’Ucraina occidentale si ripetono da diversi anni”, ha affermato Stanislaw Zaryn, portavoce del coordinatore dei servizi speciali della Polonia.

Le mire nostalgiche della Polonia ultra-nazionalista su Leopoli sono peraltro note. La smentita  della trama è tanto più necessaria, perché se davvero Varsavia ha ottenuto da Washington il permesso di annetterla,  ciò dà paradossalmente ragione alla Russia:  l’Ucraina è una espressione geografica in cui confini non sono intangibili e sacri, ma soggetti a  cambiamenti e spartizioni.  Dunque la liberazione russa di Donbass e Lugansk, dove abitano milioni di russofoni, è perfetta,ente giustificata

In un coinvolgimento sempre più direttoe  vistoso di Londra nell’escalation bellica, ecco la notizia che

8.000 soldati britannici saranno inviati nell’Europa orientale per prendere parte a esercitazioni militari progettate per combattere l’aggressione russa.

Il dispiegamento – che è uno dei più grandi dopo la Guerra Fredda – vedrà le truppe piazzate in paesi dalla Finlandia alla Macedonia del Nord, e ovviamente, Polonia.

Decine di carri armati e più di 100 veicoli corazzati da combattimento saranno inviati nelle località quest’estate sulla base di piani che sono stati rafforzati dall’inizio della guerra in Ucraina.”

Per completezza e lucidità,  leggere l’articolo di Buffagni:

COME SI SVOLGERA’ LA FASE TRE DELLE OSTILITA’ IN UCRAINA?_DI ROBERTO BUFFAGNI

In vista del probabile successo della prossima offensiva russa e della conseguente neutralizzazione delle FFAA ucraine, i britannici, che hanno un ruolo di primissimo piano nella gestione delle ostilità, preparano la fase tre della guerra: finiti gli ucraini, facciamo entrare in campo i polacchi e i baltici.

La fase tre della guerra in Ucraina tra Russia, USA e NATO, si svolgerebbe così.

  1. La prossima offensiva, in cui la Russia impiega la sua superiore potenza di fuoco, neutralizza il grosso delle FFAA ucraine oggi fortificate nel Donbass. L’Ucraina non è più in grado di resistere efficacemente. Termina la fase due delle ostilità.
  2. Inizio della fase tre. Su richiesta di aiuto militare del governo ucraino (eventualmente rifugiato in esilio) al governo polacco e ai governi baltici, entrano in Ucraina truppe regolari polacche e baltiche, e un contingente di mercenari finti e veri. I mercenari veri sono forniti dalle aziende che forniscono contractors. I mercenari finti sono militari di paesi NATO che si dimettono dalle loro FFAA per non coinvolgere giuridicamente come belligeranti i propri paesi, e vanno a combattere senza mostrine. In Polonia si sta già raccogliendo un contingente che da quanto mi risulta conta già circa 120.000 uomini. Ingenti aiuti finanziari e materiali stanno affluendo in Polonia da USA e NATO.
  3. Il contingente polacco-baltico combatte i russi in Ucraina. I russi possono rispondere sul territorio ucraino, ma non possono colpire i centri di comando e logistici del contingente, situati in Polonia e nei paesi baltici, per non entrare in un conflitto diretto con la NATO.
  4. Le ostilità in Ucraina tra USA, NATO e Russia, combattute tra FFAA polacche e baltiche e FFAA russe, diverrebbero così interminabili, perché l’afflusso di truppe in Ucraina potrebbe continuare per anni, e la Russia non potrebbe colpirne la sorgente senza entrare in conflitto diretto con l’intera NATO.
  5. Lo scopo della fase tre delle ostilità sarebbe: aprire una ferita immedicabile nel fianco della Russia + isolarla politicamente + sfinirla economicamente con il costo delle ostilità che si aggiunge alle sanzioni. In sintesi: dissanguamento della Russia in vista della sua disgregazione politica.

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