Firma se sei d’accordo!
https://internal.diem25.org/en/petitions/91?id=91
Petition for the resignation of Ursula von der Leyen, President of the European Commission
A: Consiglio europeo, Parlamento europeo e cittadini dell’Unione europea
Perché è importante Nel rispondere alla recente crisi in Israele e Palestina, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha violato il quadro giuridico dell’Unione europea e ignorato la decenza morale elementare.
Pur condannando gli attacchi contro i civili in Israele, ha sostenuto l’isolamento dei civili di Gaza dall’acqua, dal cibo e dall’elettricità e il bombardamento della popolazione di Gaza con il pretesto della “difesa”.
Questa azione unilaterale viola il diritto internazionale e il mandato democratico degli Stati membri dell’UE. La Presidente della Commissione europea viola pertanto il diritto internazionale, il mandato democratico degli Stati membri dell’UE, un comportamento etico appropriato, la necessaria prudenza diplomatica. Noi sottoscritti chiediamo le sue dimissioni immediate.
Azioni problematiche
- Posizione unilaterale senza mandato
Ursula von der Leyen ha sostenuto l’isolamento dei civili di Gaza dall’accesso ad acqua, cibo ed elettricità e il bombardamento di Gaza con il pretesto della “difesa” senza un mandato da parte degli Stati membri dell’UE. - Ignoranza del diritto internazionale (articolo 33 della Convenzione di Ginevra: divieto di punizioni collettive)
Mentre gli Stati membri dell’UE, le Nazioni Unite e altri organismi internazionali hanno riconosciuto la grave situazione umanitaria a Gaza a seguito delle punizioni collettive, la Presidente von der Leyen ha esplicitamente espresso solidarietà unilaterale con Israele. - Mina l’autorità morale dell’UE
L’atteggiamento della Presidente nei confronti di Israele è in netto contrasto con la sua condanna di azioni simili in passato, come quelle della Russia contro le infrastrutture civili in Ucraina, che ha descritto come crimini di guerra. Questa è un’applicazione del diritto internazionale a suo piacimento, che mina l’autorità morale dell’UE. - Elusione dei processi istituzionali
Le azioni di Ursula von der Leyen non solo hanno aggirato il Consiglio europeo, ma hanno anche ignorato la separazione dei poteri all’interno dell’UE, secondo la quale la politica estera non è determinata dalla Commissione.
Appello all’azione In risposta all’abuso di autorità e al disprezzo per i principi fondamentali dei diritti umani e della democrazia da parte della Presidente della Commissione, chiediamo a Ursula von der Leyen di dimettersi immediatamente dalla sua carica di Presidente della Commissione europea. Se si rifiutasse di farlo, chiediamo al governo tedesco di ritrattarla come commissario. Invitiamo i cittadini e le istituzioni dell’UE a difendere i valori che ci uniscono come comunità e a cercare di ripristinare l’autorità morale dell’Unione europea sulla scena internazionale. Il diritto internazionale deve applicarsi a tutti. Se non viene applicato equamente ovunque, non ha valore. (Petizione di MERA25 Germania) —
Firma questa dichiarazione se ritieni che le azioni di Ursula von der Leyen siano incompatibili con i principi e le leggi dell’Unione Europea e giustifichino le sue dimissioni immediate. Firma se sei d’accordo!
Il ministro degli Esteri ungherese ha appena espresso un giudizio al vetriolo sul suo resoconto del vertice europeo appena tenutosi sul tema dell’Ucraina
Per favore, guardatelo e condividetelo! I francesi devono sapere cosa sta preparando l’UE: una guerra eterna e spese monumentali!
“Durante la riunione dei ministri degli esteri dell’UE tenutasi sabato a Copenaghen, è emerso chiaramente che Bruxelles e la maggior parte degli stati membri si stanno preparando per una lunga guerra, non per la pace!”
“Vogliono inviare decine di miliardi di euro all’Ucraina per gli stipendi dei soldati, i droni, le armi e il funzionamento dello Stato ucraino!” “C’era un’enorme pressione per una rapida adesione dell’Ucraina all’UE, nuove sanzioni sull’energia russa e ulteriori 6 miliardi di euro per armare l’Ucraina!”
“La Commissione europea si è comportata ancora una volta come una commissione ucraina, servendo gli interessi di Kiev a scapito di quelli degli Stati membri!” Usciamo dall’UE il più velocemente possibile per salvare miliardi e vite; per scegliere una Francia libera e la pace! #Frexit
Énorme lisez ça ! ⤵️
Le ministre hongrois des Affaires étrangères vient de faire sur son compte X un bilan au VITRIOL du Sommet européen qui vient de se tenir au sujet de l’Ukraine !
Voyez et relayez ça svp !
Les Français doivent savoir ce que l’UE prépare : la guerre éternelle… pic.twitter.com/tXLnbunnXi— Florian Philippot (@f_philippot) August 31, 2025
Si potessero chiedere anche per Merkel per falso in bilancio!
Lo stato tedesco ha accumulato debiti nascondendoli nel comparto privato per almeno 20 Trilioni, e questo significa un debito pubblico superiore a 5 volte il PIL.
L’Italia ha la situazione finanziaria migliore in Europa, anche se in epoca PD e 5 STELLE, ha regalato 500-600 miliardi di euro con la truffa dello spread.
Bisogna fuggire dall’UE e processare centinaia e centinaia di europeisti, pdioti, forzaitalioti e analfabeti a 5Stelle, che hanno fatto derubare gli italiani causando migliaia di suicidi per motivi economici che oggi gridano vendetta.
Startmag (https://www.startmag.it/primo-piano/germania-debito-statale/)
Tutti i segreti dei debiti statali nascosti in Germania – Startmag
Che cosa ha scritto Die Welt del debito statale tedesco.
Tutti i segreti dei debiti statali nascosti in Germania
Che cosa ha scritto Die Welt del debito statale tedesco. Estratto dalla rassegna stampa di Liturri.
Punti chiave:
- La Germania accumula debiti statali nascosti per 19,5 trilioni di euro, pari al 454% del PIL, secondo la “Generationenbilanz 2025” della Stiftung Marktwirtschaft.
- La coalizione deve affrontare una lacuna di sostenibilità esplosa da 15,4 a 19,5 trilioni di euro in un anno, aggravata da spese per pensioni e difesa.
- Senza riforme, le generazioni future affronteranno aumenti fiscali o tagli drastici ai servizi sociali, rischiando un collasso del sistema.
L’articolo mette in luce l’allarme lanciato dalla “Generationenbilanz 2025” della Stiftung Marktwirtschaft, che rivela una vera e propria iceberg di debiti statali in Germania. Mentre il debito esplicito, quello ufficialmente riportato, si attesta intorno al 63% del PIL – leggermente sopra i limiti del Patto di Stabilità europeo – la coalizione tra Unione e SPD sta spingendo verso l’80% entro fine legislatura grazie a un record di prestiti. Ma il vero problema sono i debiti impliciti, nascosti in sistemi come le assicurazioni sociali e le pensioni dei funzionari pubblici, che ammontano al 392% del PIL, in aumento di 80 punti rispetto all’anno scorso.
“La trasparenza sul debito in Germania non è mai stata così scarsa”, denuncia Bernd Raffelhüschen, esperto del Centro per i Contratti Generazionali dell’Università di Friburgo, che calcola un totale di 19,5 trilioni di euro – equivalente alla produzione economica di quattro anni e mezzo.
Questa cifra evidenzia come lo Stato viva al di sopra delle sue possibilità, con politiche passate che non hanno mai bilanciato i conti in modo solido.
La lacuna di sostenibilità, somma di debiti espliciti e impliciti, è balzata da 15,4 a 19,5 trilioni di euro in un anno, trainata da spese in pensioni, cure e sanità. La precedente coalizione Ampel ha aggravato il quadro aumentando sussidi per l’assistenza e impegnandosi a elevare le spese per la difesa.
“Dobbiamo formare riserve per finanziare a lungo termine tutti i servizi statali con le attuali tasse e contributi”, spiega Raffelhüschen, sottolineando che lo Stato, a differenza di un’impresa, vive alla giornata senza accantonamenti.
Per le generazioni più giovani, non conta se pagheranno debiti ufficiali o quelli nascosti in pensioni e sanità: l’onere totale in tasse e contributi sociali schizzerà alle stelle, specialmente con l’ingresso in pensione dei baby boomer. Senza cambiamenti, si profila un rifiuto: evasione, lavoro nero o emigrazione aumenteranno, come avverte Monika Schnitzer, presidente del Consiglio dei Saggi Economici, che prevede un collasso dei sistemi sociali.
Per evitare questo scenario catastrofico, l’articolo invoca riforme sociali che riducano le spese, simili a quelle della coalizione rosso-verde di Gerhard Schröder all’inizio degli anni 2000, che combinarono tagli ai costi del lavoro, riforme del mercato e sgravi fiscali per rilanciare l’occupazione e le entrate. Invece, la nuova coalizione nero-rossa continua una politica miope, come dimostrato dal pacchetto pensioni di Bärbel Bas (SPD), che aumenta la pensione per le madri pre-1992 e disattiva il fattore demografico nella formula pensionistica, generando costi extra di 200 miliardi di euro entro il 2040 – in realtà 760 miliardi secondo Raffelhüschen, gonfiando i debiti impliciti del 18%.
“Senza una stabilizzazione delle finanze statali, lo scontro con l’iceberg è inevitabile”, conclude l’articolo, auspicando che l’annunciato “autunno delle riforme” del cancelliere affronti il problema con urgenza, per una politica equa tra generazioni e sostenibile.
(Die Welt, Dorothea Siems, 28 agosto 2025)