“Papa Leone” subordina la Messa Antica al suo permesso…. come fosse un vizio pericoloso

Pope Leo non Intende ribaltare i limiti di Papa Francesco sulla celebrazione della tradizionale Messa latina, ma concederà dispense di due anni ai vescovi che lo chiedono, ha detto un nunzio.

L’arcivescovo Miguel Maury Buendía, il nunzio apostolico della Gran Bretagna, ha detto ai vescovi il 13 novembre che Papa Leone gli ha detto che non avrebbe abrogato “Traditionis Custodes”, la lettera di Papa Francesco del 2021 che limitava notevolmente la celebrazione delle messe secondo il Messale romano del 1962, la liturgia latina in uso prima delle riforme del Concilio Vaticano II.

L’ufficio stampa del Vaticano non ha risposto a una richiesta di commento.

Ma l’arcivescovo ha fatto notizia dicendo ai membri della Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles che il papa avrebbe concesso ai vescovi che ne facevano richiesta un’esenzione rinnovabile di due anni.

Le esenzioni non sono una novità, ha detto un funzionario del Vaticano al Catholic News Service il 14 novembre.

“Questa non è altro che una riaffermazione della pratica del Dicasto per il Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti da quando il motu proprio (‘Traditionis Custodes’) è entrato in vigore”, ha detto Mons. Enda Murphy, un funzionario del dicasteria.

Il cardinale Arthur Roche, prefetto del Dicasto per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, è visto in una foto d’archivio del 21 gennaio 2022. (Foto del SNC/Paul Haring)

“Ciò a cui il nunzio si riferisce chiaramente è la necessità per un vescovo diocesano di richiedere una deroga all’art. 3 § 2 della ‘Traditionis Custodes’ in modo che la Messa secondo il Messale Romanum del 1962 possa essere celebrata in una chiesa parrocchiale”, ha detto.

La sottosezione a cui si fa riferimento Mons. Murphy dice che un vescovo può designare uno o più luoghi in cui i fedeli che avevano celebrato la messa più antica potevano continuare a farlo, “non tuttavia nelle chiese parrocchiali e senza l’erezione di nuove parrocchie personali”.

Alla fine di ottobre, vari notiziari cattolici hanno riferito che la diocesi di Cleveland, guidata dal vescovo Edward C. Malesic, aveva ricevuto il permesso per la vecchia messa latina di continuare in due chiese parrocchiali della sua diocesi. A luglio, il vescovo Michael Sis di San Angelo, Texas, ha confermato di aver fatto una richiesta simile, che è stata accolta.

Papa Leone ha anche concesso personalmente il permesso per gli Stati Uniti Cardinale Raymond L. Burke, un ex funzionario vaticano, per celebrare la forma più antica della Messa a St. Basilica di San Pietro a fine ottobre.

Quando Papa Francesco ha emesso le restrizioni, ha dichiarato i libri liturgici promulgati dopo il Concilio Vaticano II come “l’espressione unica della ‘lex orandi’ (legge di culto) del rito romano”, ha ripristinato l’obbligo dei sacerdoti di avere il permesso dei loro vescovi di celebrare secondo la “messa straordinaria” o pre-vaticano II e ha ordinato ai vescovi di non stabilire nuovi gruppi o parrocchie nelle loro diocesi dedicate alla vecchia liturgia.

All’epoca, Papa Francesco disse che la sua decisione aveva lo scopo di “promuovere la concordità e l’unità della chiesa”.