Non sanno più cosa inventarsi per sabotare la trattativa Usa-Russia

Il flirt della NATO con attacchi informatici preventivi contro la Russia è incredibilmente pericoloso

https://open.substack.com/pub/korybko/p/natos-flirtation-with-pre-emptive

1 dicembre 2025

Gli inglesi potrebbero stare incitando a provocare una crisi per rovinare la rinata “Nuova distensione” tra Russia e Stati Uniti, ma anche se questo fallisse, l’Europa continentale rimarrebbe comunque indebolita se gli Stati Uniti si ritirassero in caso di ritorsione russa, e questo potrebbe favorire anche i loro interessi.

A ottobre è stato valutato che “La triplice risposta della NATO all’ultima minaccia russa aumenta il rischio di una guerra più ampia”. A quel punto il blocco stava valutando la possibilità di armare i droni di sorveglianza, semplificare le regole di ingaggio per i piloti di caccia e svolgere esercitazioni NATO proprio al confine con la Russia. Tutte e tre le opzioni sono ancora in gioco, ma recenti rapporti di Politico e del Financial Times suggeriscono che ora si sta discutendo una politica finora impensabile, che potrebbe essere molto più pericolosa delle altre.

Il primo ha riferito che “gli alleati dalla Danimarca alla Repubblica Ceca consentono già operazioni cyber offensive” contro la Russia da parte dei loro servizi di sicurezza nazionale, il che ha creato il contesto in cui il ministro degli Esteri lettone e, cosa interessante, il ministro della Difesa italiano stanno spingendo per una maggiore “proattività”. Il secondo ha poi citato il presidente del Comitato militare della NATO Giuseppe Cavo Dragone, secondo cui ipotetici “attacchi (cibernetici) preventivi” potrebbero essere considerati un’“azione difensiva” da parte del blocco.

Dragone ha tuttavia chiarito che “è molto lontano dal nostro modo normale di pensare e di agire”. Ciononostante, l’importanza di queste recenti notizie sta nel fatto che suggeriscono che alcuni membri della NATO potrebbero lanciare unilateralmente tali “attacchi preventivi” contro la Russia o farlo in una nuova “coalizione dei volenterosi”, entrambe le opzioni aumenterebbero il rischio di una ritorsione russa che potrebbe catalizzare un nuovo ciclo di escalation potenzialmente incontrollabile. È quindi meglio per loro non farlo affatto.

Non è chiaro quanto seriamente la questione sia stata discussa all’interno della NATO, ed è possibile che le notizie citate facciano parte di un’operazione psicologica a scopo deterrente, data la paura patologica del blocco che la Russia stia tramando operazioni informatiche su larga scala contro di loro, ma è preoccupante che la questione sia stata discussa. Ci sono tre ragioni per questo: la prima è che la NATO è ancora ufficialmente un’«alleanza difensiva», ma qualsiasi osservatore onesto sa già che di fatto è offensiva dalla fine della vecchia guerra fredda.

La seconda è che queste deliberazioni contraddicono direttamente la politica di coesistenza pacifica con la Russia che Trump spera di promulgare alla fine del conflitto ucraino, che ora sta finalmente cercando di porre fine con entusiasmo attraverso la sua lunga attesa coercizione di Zelensky in alcune concessioni a Putin. Se ciò avrà successo e gli Stati Uniti coesisteranno pacificamente con la Russia, gli “attacchi informatici preventivi” dei membri europei della NATO contro la Russia potrebbero portare gli Stati Uniti a lasciarli soli quando reagiranno.

Il suddetto scenario porta alla ragione finale per cui queste deliberazioni politiche sono così preoccupanti, ovvero perché qualcuno sembra tirare le fila dietro le quinte per provocare una crisi attraverso questi mezzi. Dato che gli inglesi erano probabilmente dietro alle fughe di notizie di Bloomberg sui rapporti tra Russia e Stati Uniti, che miravano a far deragliare i colloqui sul quadro di 28 punti dell’accordo di pace russo-ucraino, tutti i sospetti dovrebbero ricadere ancora una volta su di loro, poiché sono storicamente maestri nei complotti del divide et impera e nelle provocazioni sotto falsa bandiera.

Tenendo presente tutto ciò, si può quindi concludere che il flirt della NATO con i “cyberattacchi preventivi” contro la Russia sia probabilmente incoraggiato dagli inglesi, che vogliono completarne i preparativi in modo da poterli eseguire su loro ordine in futuro. Lo scopo sarebbe quello di provocare una crisi per rovinare la rinata “Nuova Distensione” tra RussiaStati Uniti, ma anche se questo fallisse, l’Europa continentale rimarrebbe comunque indebolita se gli Stati Uniti si ritirassero quando la Russia reagisse, e questo potrebbe favorire anche gli interessi britannici.