Lettera aperta alla signora Meloni e al sig. Mattarella

Ricevo e giro

Il Nuovo Arengario

Cara signora Meloni, caro sig. Mattarella,voi oggi avete ricevuto in pompa magna il sig. Zelensky, presidente dell’Ucraina. Considerando le cariche pubbliche che pro-tempore ricoprite, avete agito in nome della Repubblica italiana e del popolo italiano.Io sono un quivis de populo e pertanto, in quanto tale, vostro datore di lavoro, mio malgrado. In tale mia veste, modestissima, ma che mi consente di essere comunque un uomo libero, ci tengo a precisare quanto segue:

  • Non avete agito in mio nome

perché le vostre esternazioni continuano ad essere null’altro che la ripetizione dei ritornelli dei guerrafondai che hanno voluto fortissimamente questa guerra e che fanno di tutto perché la stessa non finisca mai.

  • Non avete agito in mio nome

perché la sciagurata politica di riarmo continuo serve solo a rendere infinita la guerra, e sapete bene che questa è una guerra che l’Ucraina non potrà mai vincere e la Russia non potrà mai perdere. E sapete altrettanto bene che sono in molti gli psicopatici che spingono per una bella guerra totale, ovvero per la catastrofe nucleare. Pochi giorni fa abbiamo pubblicato, su questo argomento, un articolo molto interessante: https://www.ilnuovoarengario.it/guerra-ucraina-la-svolta-del-9-maggio/ .

No, cari Meloni e Mattarella, non so in nome di chi voi realmente operiate. Ma non in nome mio, non in nome di Paolo Deotto, sconosciuto qualsiasi, ma cittadino italiano che non ha gettato ancora il cervello all’ammasso.

Lei, gentile signora Meloni, quando è arrivata alla Presidenza del consiglio, non ha fatto altro che proseguire la sciagurata politica del suo serpentesco predecessore, il bancario Adolfo.

Poteva riportare l’Italia al ruolo molto più a lei consono di Paese neutrale, amante della pace, e proporsi come mediatore per far cessare la macelleria quotidiana della guerra.

Non lo ha fatto. Avrà avuto i suoi motivi, certamente. E intanto lei collabora a far continuare la guerra. Ogni giorno in più sono morti in più, da ambo le parti. Distruzioni, dolore, ferite nuove che si aprono e chissà quanti anni serviranno per rimarginarle.

Quanto a lei, signor Mattarella, è sempre rimasto con il suo eterno mezzo sorriso e ha avallato una politica che si direbbe che strida un po’ con quella famosa “costituzione” che tutti invocate e che, tra le altre cose, dice che “L’Italia ripudia la guerra”.

Sono uno dei vostri datori di lavoro, insieme ad altri milioni di contribuenti italiani. Avrei il diritto di essere ascoltato.

Già. Ma chi sono, in definitiva, i vostri veri datori di lavoro, cari Meloni e Mattarella?

E poi, sarebbe grazioso da parte vostra almeno risparmiarci i soliti ritornelli triti e ritriti sulla difesa della democrazia, dei “valori dell’Europa” (ma quali sarebbero?) e così via.

Lei, signor Mattarella, ha di recente dichiarato che siamo in lotta contro le “tenebre” che la Russia cerca di portare nel nostro continente (vedi https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2023/05/11/mattarella-la-russia-vuole-portare-le-tenebre-in-europa_627fc39a-92b5-4dd0-a7f6-cbd3a9e55dde.html ).

Si perde anche il senso del ridicolo.

Contro le tenebre, c’è la luce. La luce di Kiev, sotto la guida illuminata del comico Zelensky (https://www.ilnuovoarengario.it/zelensky-dancing-in-heels/ )?

La luce della capitale europea dell’utero in affitto?

O è la luce irradiata da una classe politica ucraina arrivata al potere come sappiamo – anche se non sta bene dirlo – con il colpo di Stato del cosiddetto Euromaidan, finanziato da Casa Bianca & Soros, come ammesso dagli stessi finanziatori.

È la luce che proviene dai protocolli di Minsk, mai rispettati dall’Ucraina? Del resto, i protocolli, come dichiarato dalla signora Merkel, già cancelliere della Germania, servivano solo “a prendere tempo”.

E intanto in quel tempo preso, il governo ucraino bombardava allegramente le sue regioni russofone.

Quindi, signor Mattarella, ci spiega dove sono le tenebre e dove la luce?

E soprattutto, signora Meloni e signor Mattarella, ci spiegate con quale coscienza collaborate alla prosecuzione di una guerra e con quale faccia tosta cercate di nascondere la coscienza sporca sotto un diluvio di parole, parole e parole, sempre le stesse, sempre bugiarde?

In ogni caso, io non c’entro. Voi non mi rappresentate. Non perché io sia bravo e buono, ma semplicemente perché sono un uomo libero.

E chiudo con una domanda, rivolta a entrambi, ma che per ovvie ragioni anagrafiche può risultare più interessante per il sig. Mattarella:

Quando verrà anche per voi il momento del redde rationem, con chi pensate di fare i conti? Con i signori Soros & Schwab o con il Padreterno? Pensateci…

(MB – Non ci credono]