L’EROE SOLITARIO ANTI-ABORTO scrive

RACCONTO DI UNA GIORNATA SCANDALOSA A BARI
Un episodio gravissimo è accaduto questa mattina al Policlinico di Bari, durante il mio solito sit in contro l’aborto che tengo ormai mensilmente da due anni, con regolare avviso di comunicazione inviato tramite Pec all’Ufficio del Gabinetto della questura di bari, come si vede da allegato. Ecco la cronaca di questo increscioso avvenimento. Giunto intorno alle 9 al Policlinico, come di consueto ho iniziato a volantinare in modo pacifico alle persone. Mentre volantinavo, è giunto il direttore dell’ospedale, intimandomi piu’ volte di togliere il manifesto contro l’aborto, che ci tengo a sottolineare espongo da due anni, senza che nessuno mi abbia mai detto nulla. Io ho sempre risposto negativamente a questa assurda pretesa. Il direttore non soddisfatto di questa mia risposta negativa ha subito fatto intervenire un addetto della security, che mi conosce da anni, il quale mi ha nuovamente intimato di spostare il manifesto. A questo punto, per evitare uno scontro verbale, l’ho spostato di qualche metro. Nonostante questo gesto, la pressione dei due soggetti non si è fermata. Infatti, mentre pregavo il Rosario, senza mai dire NULLA, per non esacerbare gli animi, il direttore diceva all’addetto della security: Dobbiamo liberarci di questo soggetto ad ogni costo, è una questione personale. Pochi minuti dopo, giunge un poliziotto che, con toni minacciosi, mi invita a seguirlo nel gabbiotto della Polizia di Stato posto all’interno dell’ospedale. Il sottoscritto letteralmente tolto di peso dall’ingresso dell’ospedale ha avuto appena il tempo di prendere il borsello con i soldi, lasciando tutte le mie cose accanto all’ingresso. Una scena orribile. Io sono una persona PERBENE, INCENSURATA, ho sempre rispettato la legge e sono trattato da questo esponente delle Forze dell’Ordine come un CRIMINALE, un MAFIOSO, un CAMORRISTA. Dopo circa 45 minuti di controllo, questo poliziotto mi ha detto: LEI E’ AUTORIZZATO A VOLANTINARE DOMANI, NON OGGI ( Ci tengo a precisare che non ho bisogno di alcuna autorizzazione per volantinare, in base all’18 TULPS, che mi impone solo di dare AVVISO DI COMUNICAZIONE). La sua email per oggi non è giunta ( menzogna colossale perché io ho la copia dell’email, come volevasi dimostrare: [Nessun oggetto] Messaggio di posta da gianluca.martone@libero.it: [Nessun oggetto] gianluca.martone@libero.it 24/2/2020 11:58 A   urp.quest.ba@pecps.poliziadistato.it
COMUNICO CHE IL SIT IN AL POLICLINICO E ALLE SCUOLE DI VIA CELSO ULPIANI PREVISTI PER IL GIORNO 28 FEBBRAIO SONO SPOSTATI AL GIORNO 27 FEBBRAIO SEMPRE ALLA STESSA ORA PER MOTIVI PERSONALI. CORDIALI SALUTI. GIANLUCA MARTONE. E mi ha anche detto che, se avessi continuato a volantinare, sarei incorso in sanzioni penali. Una manovra massonica e un abuso potere di inaudita gravità per togliermi di mezzo e impedirmi di sensibilizzare le persone su questa drammatica problematica. Chiedo pertanto che si faccia giustizia in merito a questo gravissimo accadimento, che ha  coinvolto una persona perbene, che si sta impegnando in modo pacifico a servizio della salute pubblica dei cittadini e della corretta informazione sull’aborto.
GIANLUCA MARTONE GIORNALISTA E MILITANTE CONTRO L’ABORTO