L’Austria offre alla Germania una cooperazione strategica – senza gli altri stati (Risposta al patto Macron-Draghi)

DWN:

L’Austria vuole offrire in futuro alla Germania una cooperazione strategica all’interno dell’Unione Europea. “Penso, ad esempio, alla politica economica e finanziaria. I governi di Berlino e Vienna dovrebbero chiarire a Bruxelles che non vogliamo un’unione permanente del debito”, ha affermato il cancelliere Karl Nehammer (ÖVP) del quotidiano “Die Welt”, secondo un rapporto preliminare. Entrambi gli stati dovrebbero lavorare insieme per garantire che l’assunzione di debiti da parte della Commissione europea in risposta a una crisi straordinaria causata dalla pandemia di corona debba rimanere unica e non diventare un gateway per ancora più debiti congiunti e ancora più responsabilità solidali. Sarebbe un pesante fardello per i contribuenti in Germania e Austria, ha affermato Nehammer.

Per finanziare gli aiuti per la corona dell’UE pari a circa 750 miliardi di euro, la Commissione europea ha preso in prestito denaro per la prima volta quest’anno sul mercato dei capitali. Se uno o più paesi non sono in grado di ripagare i propri debiti, i restanti membri dell’unione monetaria devono esserne responsabili. I paesi dell’UE fortemente indebitati si trovano principalmente nel sud del continente: Grecia, Italia, Francia e Spagna.

Il DWN ha sottolineato più volte che il costrutto dell’UE è su gambe traballanti. Leggi anche l’articolo del caporedattore Hauke ​​Rudolph:

deutsche-wirtschafts-nachrichten.de/503368/Die-Welt-nach-Corona-Deutschlands-Zukunft-endet-im-Westen

Inoltre, la risposta di Moritz Enders a Hauke ​​Rudolph:

deutsche-wirtschafts-nachrichten.de/503405/Die-Welt-nach-Corona-Deutschlands-Zukunft-iziert-im-Osten

E l’analisi di Cüneyt Yilmaz:

deutsche-wirtschafts-nachrichten.de/503381/Deutschlands-Zukunft-gende-in-der-Hanseatischen-Liga-und-nicht-in-der-EU

E’ l’evidente risposta al Patto Macron-Draghi

Non c’è dubbio che dobbiamo abbassare i nostri livelli di indebitamento. Ma non possiamo aspettarci di farlo attraverso tasse più alte o tagli insostenibili alla spesa sociale, né possiamo soffocare la crescita attraverso aggiustamenti fiscali non praticabili…

L’intero blocco tedesco – che comprende Olanda e Baltici – si schiera contro la riforma del Patto di Stabilità in senso permissivo. Fare un euro-Sud e un euro-Nord sarebbe una soluzione a nostro vantggio (moneta svalutata) e la rinuncia a una UE “unita” – ma Draghi è al potere per non farci uscire. AI tedeschi non conveniamo competitivi con moneta debole…

il parere di Giuseppe Liturri:

Il vecchio paradigma del Patto di Stabilità è vivo e vegeto più che mai e Dombrovskis si premura di ricordarcelo. Nemmeno gli investimenti “verdi” vuole negare. Altro che riforma-