L’AMBASCIATORE RUSSO IN VATICANO: QUEL GAS NERVINO E GLI USA.

Di Andrea Tornielli 

Alexsandr Avdeev,ambasciatore presso il Vaticano. La Santa Sede in controtendenza rispetto a USA ed Europa.

 

 

Che cosa può dirci della crisi con il governo britannico dopo il tentato omicidio dell’ex spia russa Serghej Skripal e di sua figlia Yulia nel centro di Salisbury?

«La storia è davvero molto strana. Secondo la stampa inglese il gas era di fabbricazione sovietica. Beh, anche se supponiamo l’impossibile – se l’attentatore fosse russo sarebbe stato proprio stupido a usare un gas sovietico rendendo immediatamente palese da dove proviene l’autore. Questo gas speciale era prodotto da una fabbrica chimica militare in Uzbekistan. Questa fabbrica è stata controllata dagli americani che l’hanno chiusa e hanno verificato che tutta produzione venisse distrutta. Un altro particolare: l’autore della formula di questo gas è un grande chimico russo  [Vil Mirzanyanov] , immigrato negli Stati Uniti 26 anni fa, che per tutto questo tempo ha lavorato nei laboratori americani. In Inghilterra questa ex spia russa scambiata nove anni fa, era stata dimenticata. Ma una settimana prima dell’attentato, la televisione britannica ha trasmesso un film sulla sua storia. Poi c’è stato il tentato omicidio. Ancora, è molto strano che proprio nell’ospedale vicino dove Skripal e sua figlia sono stati ricoverati avessero un antidoto per il gas adoperato».

 

Che cosa intende fare la Russia?

«Innanzitutto abbiamo risposto ufficialmente che il governo russo non era implicato in alcun modo nell’attentato. Ci siamo dichiarati pronti a partecipare a una commissione mista per investigare insieme su quanto è accaduto. La risposta è stata: questo è gas russo e l’attentato è stato compiuto dalla Russia… E tutto questo una settimana prima delle nostre elezioni. Tra l’altro la figlia di Skripal è cittadina russa e il nostro console in Inghilterra ha chiesto di incontrarla: lei ha visto l’autore del attentato. Ma i britannici hanno impedito la visita. Una storia tutta molto strana e provocatoria, siamo indignati!».

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