LA FESTA DELLA LIBERAZIONE È RINVIATA A DATA DA DESTINARSI – Danilo Quinto

Che cosa si festeggia il 25 aprile?

  • La liberazione da una cosiddetta dittatura per ritrovare uno Stato che nel nome dell’emergenza permanente, scientificamente e intenzionalmente decreta la morte delle norme fondamentali della sua stessa Costituzione?
  • Il Parlamento, che da undici anni esprime maggioranze organizzate nei palazzi del potere, che non corrispondono al voto degli elettori, formato nella sua stragrande maggioranza da professionisti della politica, attenti ai loro cospicui introiti e ai loro diritti pensionistici più che ai bisogni dei cittadini?
  • Il diritto dei cittadini di poter scegliere liberamente i rappresentanti del potere legislativo, che viene negato da una legge elettorale che lo impedisce da vent’anni e di essere rappresentati da un Presidente del Consiglio, massimo rappresentante del potere esecutivo, la cui autorevolezza non derivi dal suo cursus honorum nell’ambito del ghota della finanza internazionale?
  • Il potere giudiziario, diviso in correnti ideologiche, che non garantisce l’applicazione dello Stato di Diritto?
  • Il sistema bancario e finanziario, gestito da pochi intimi, che sono sottoposti ad un controllo di legalità solo formale?
  • La Scuola e l’Università, cuore principale della società, ideologicamente strutturate per non insegnare più nulla?
  • L’informazione, che grazie ai contributi di derivazione pubblica di centinaia di milioni di euro all’euro, distorce sistematicamente la realtà, per rendere il suo servizio alla menzogna?
  • La società italiana – intellettualmente e moralmente corrotta e corruttrice nella sua quasi totalità, per larga parte condizionata dalla presenza in larga parte del suo territorio delle organizzazioni criminali – che è complice da moltissimi anni di scelte politiche ed economiche scellerate del suo ceto dirigente?

Oggi, gli italiani che sono rimasti liberi:

  • rivolgono un pensiero pieno di gratitudine a tutti coloro che hanno resistito e stanno resistendo in questi anni alla mediocrità ed alla crudeltà del Male, che è dilagante;
  • s’inchinano di fronte ai loro concittadini che non ci sono più a causa di un virus influenzale, che può essere vinto con banali farmaci anti-infiammatori e anti-virali da somministrare a casa e non con un protocollo imposto da oltre due anni che porta all’ospedalizzazione, alla terapia intensiva e alla morte;
  • sono vicini a coloro che sono sospesi dal lavoro o lo hanno perso, perché non hanno voluto sottoporsi alla somministrazione di un veleno, che sta producendo numerosissime morti e effetti avversi gravi, oltre all’aumento esponenziale di malattie tumorali e cardiovascolari e a riempire – con le terze e le quarte dosi di questa sperimentazione – gli ospedali;
  • sono indignati dal fatto che la politica espressa da questo Stato abbia prodotto in un solo anno un milione di poveri assoluti, che nel totale hanno oltrepassato i cinque milioni;
  • restano attoniti nel constatare il fatto, senza precedenti, che la politica e la diplomazia italiana, europea e americana, non prendano una sola iniziativa di pace per por fine al conflitto tra Russia e Ucraina;
  • sono contrari all’invio di armi ad un paese in guerra, perché rispettano l’art. 11 della Costituzione;
  • sanno che le sanzioni alla Russia si ritorceranno contro chi le propone, come testimoniano gli aumenti sconsiderati dei beni di prima necessità, della benzina, del gasolio, delle bollette elettriche e del gas e i razionamenti preannunciati;
  • hanno compreso che le informazioni sulla guerra tra Ucraina e Russia sono pilotate e non rendono conto dei seguenti fatti:
    • nel Donbass ci sono state persecuzioni e massacri dei cittadini filo-russi dal 2014, a causa dei quali hanno perso la vita almeno 8.000 persone;
    • una parte consistente dell’esercito ucraino usa simboli nazisti;
    • nel territorio ucraino sono presenti siti biochimici militari e sono dimostrati gli interessi economici del figlio del presidente degli Stati Uniti in quel paese;
    • le presunte violazioni dei diritti umani compiute dall’esercito russo, non sono supportate da alcuna prova;
    • il presidente dell’Ucraina, invece di cercare la pace, fomenta in ogni modo e in ogni occasione la guerra dell’Occidente contro la Russia;
    • l’elite mondialista sta lavorando per eliminare Putin dalla scena politica (e forse non solo) ed è a favore di un conflitto che potrebbe diventare da un momento all’altro nucleare e potrebbe coinvolgere innanzitutto l’Italia, che è sede di basi militari degli USA  e della NATO;
    • l’abrogazione della cultura, dell’arte, della storia e persino dello sport russo, sono decisioni, oltre che ridicole, anti-umane e anti-storiche;
    • NATO e Stati Uniti hanno condotto per decenni decine e decine di guerre in tutto il mondo senza mai rispondere dei loro atti;

Gli italiani rimasti liberi sono consapevoli del fatto che esiste un filo di continuità che lega insieme la cosiddetta pandemia e la guerra. È un filo tessuto da uomini che usano il potere con totale disprezzo del loro prossimo e – in fondo – anche di loro stessi. Perché questi uomini vivono senza alcun principio morale.

Per queste ragioni, la Festa della Liberazione degli italiani rimasti liberi è rinviata a data da destinarsi: quando Nostro Signore Gesù Cristo deciderà – se lo deciderà – che la misura è colma e sceglierà d’intervenire per ridare all’Italia, Suo paese eletto (lasciato solo e in balia della sua dissoluzione, dalla gerarchia ecclesiastica della Chiesa Cattolica che ha siglato il suo patto scellerato con il potere civile) – Verità e Libertà.

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