Kirk rifiutò i milioni di Netanyahu e le avances dei sionisti. E stava diventando cattolico

da | Set 16, 2025 | dal MondoEvidenceUncategorized | 0 commenti

di Gloria Callarelli

Insopportabili tutti quei commentatori e giornalisti da salotto che la sanno lunga, sempre più lunga di tutti su tutto. Che straparlano di odio politico, tirano in ballo il solito fantasma fascista che temono come bambini, condannano violenze politiche inesistenti da una parte, volutamente tacendo i soprusi di Stato e Deep State dall’altra. Che fanno finta di non sapere e col ghigno in faccia nascondono le malefatte di governi, servizi segreti, complotti veri e veri colpevoli. Che pena certo giornalismo, oggi. Ridicolo. Che pena la televisione, vero strumento del demonio con i volti più o meno noti della menzogna. Dopo aver fatto il processo ai soliti noti, senza elementare contradditorio, straparlano di Charlie Kirk, inarrivabile per questi lacchè, non perdendo occasione di sorvolare sui veri fatti emersi dopo l’omicidio di questo ragazzo, tanto sconvolgente quanto epocale.

Prima questione: Charlie Kirk è un martire. Charlie Kirk, padre, marito devoto e attivista pro life, è morto per le sue idee. E che vi piaccia o no le sue idee erano quelle: Dio, patria e famiglia. Vomitevole chi se ne lava le mani come Ponzio Pilato, chi esulta per la sua condanna a morte come la folla inneggiante Barabba, chi scrive sui social dal suo scranno del sinedrio. La storia si ripete. Kirk lo hanno ucciso perchè diceva la verità, perchè credeva in Cristo e nella Madonna e perchè si stava convertendo al cattolicesimo. Un martire dei giorni nostri dal viso pulito che sottolinea una volta di più, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che questa è una guerra spirituale. Kirk è un martire le cui idee, oggi, sono molto più potenti e diffuse di pochi giorni fa. Denigrarlo non servirà a nulla, voi avete perso e lui ha vinto. Mettetevela via.

Seconda questione: chi voleva morto Charlie Kirk? La risposta più semplice sembra essere: chi dissentiva dalle sue idee. Ed ecco che esce dal cilindro il giovane antifa, legato a un gruppo transgender, disadattato odiatore seriale con una mira da urlo. Posto che ultimamente i cecchini transgender pare siano molto legati ai servizi segreti, la risposta meno superficiale sembra essere: forse lo voleva morto chi lo riteneva pericoloso. Pericoloso per le sue idee ovviamente e l’influenza che poteva avere sui giovani. E allora andiamo indietro nel tempo: appena un mese prima Kirk cominciava a dissentire pubblicamente della narrativa su Israele. Quella sionista era una strada che lui non trovava più giusta. L’episodio forse più importante fu lo scontro, questa estate, con il miliardario sionista Bill Ackman agli Hamptons. Fu in quella occasione che, attorniato da attivisti e influencer pro Israele, Kirk fu affrontato in modo piuttosto ostile dal magnate. In quell’occasione, messo alle strette, Kirk raccontò di essersi sentito quasi “sotto ricatto” tanto che sentiva una forte “pressione”. Non solo gli israeliani provarono a convincerlo a suon di telefonate, non solo provarono a convincerlo a suon di denari ma lo stesso Netanyahu due settimane prima della sua morte provò a invitarlo a Gerusalemme. Lui rifiutò e il resto è storia.

Terza questione: viviamo certamente in un clima di odio politico. L’odiatore ribolle, schiuma rabbia, racconta menzogne, mette le manette e spara a sangue freddo. “Uccidere un fascista non è un reato”: in Italia lo sappiamo bene e tutto l’odio vomitato da parte di vuoti politicanti, scribi invecchiati e farisei de noantri, che non perdono mai occasione di tacere, lo dimostra. Ma la verità è un’onda inarrestabile. I vostri primi piani smascherano la vostra falsità, frasi tipo “era un fascista. E vedere i seminatori d’odio tramutarlo in santo mi fa vomitare il glande, il prepuzio e parti significative del duodeno” così come espresso da tal Scanzi di Arezzo, garzone dell’antifa, sono lo specchio della vostra paura. Nutrite un odio ribollente che fa saltare il coperchio, che non può più nascondersi perchè state perdendo tutto non solo il duodeno, anche la faccia che vi fa chiedere di smorzare i toni contemporaneamente sbavando di rabbia verso chi non la pensa come voi. Cadono le maschere. Muiono gli uomini, non le idee.

Nota finale: il conduttore Tucker Carlson svelò i rapporti tra Bill Ackman e Jeffrey Epstein. Cosa che infastidì non poco il miliardario sionista. Ma i fatti parlano di una reale frequentazione della moglie di Ackman, la celebre designer israeliana Neri Oxman, con il finanziere accusato di traffico sessuale di minori. Sesso e soldi. Potere e satana. Davide e Golia, un Golia che sembra avere mille risorse, che sembra essere sempre invincibile. Ma alla fine Davide sconfigge Golia, il Bene vince sul male e i martiri vanno in paradiso. Non all’inferno. Alla fine a vincere saremo sempre noi.