ITALIANI CONTRO LA MORTE

Tutti i media ne parlano 24 su 24. E’ la prima notizia del primo  giornale-radio alle 6, e la notizia  d’apertura  nell’ultimo,alle 23.30.  Le radio private non sono da meno: i giornalisti non trovano altro argomento che quello, assillati e angosciati dalla terribile entità del fenomeno. I giornali ne fanno i titoloni di prima pagina.  I talk show televisivi ne parlano continuamente, con ospiti in studio e torme di inviati in case, ospedali, obitori.

No, non è per quello che credete. E’ che hanno scoperto, in base ai dati incontrovertibili  dell’ISTAT, che in Italia muoiono 600 mila persone l’anno.  Che fanno 50 mila al mese. Ma soprattutto, i media sono impressionati dalla cifra quotidiana: 1666 trapassati al giorno.

Milleseicentosessantasei. Tutti i giorni. Una  strage silenziosa. Una tragedia inenarrabile di cui solo adesso i media ci hanno fatto prendere coscienza. Con i titoloni. Con i talk show. Con le radio che non parlano d’altro, e scovano notizie sempre più spaventose.

Spostate le telecamere  fisse dall’entrata dell’ospedale Sacco, la Rai le ha piazzate davanti all’Obitorio Civico.

Fin dal primo notiziario, all’alba, collegamento audio e video  col perito settore : “Quanti morti dottore, stanotte?”.  Lui risponde: dieci, diciotto, quel che è. Le telecamere scorrono avide sui cadaveri chiusi nel loro lugubre bozzolo di plastica.”E  quelli nei frigo?”, domanda insaziabile la conduttrice. Il perito apre due o tre sportelli per la tv, prova a dire qualcosa.

Viene interrotto. “Da studio al collega  che sta raccogliendo i dati per tutta Italia. Michele, a che punto è la morte?”. Michele ha il compito di telefonare a tutti gli obitori della penisola,   “Napoli non pervenuta, apre alle 10. Palermo nemmeno, e mi mancano Foggia, Padova e Sauce d’Oluz. Ma siamo già a parecchie decine….”.

“Terribile!”, esclama la conduttrice da studio, con il groppo in gola.  “Interrompici pure quando ti  arrivano notizie. Abbiamo decine di inviati sulle strade e sui posti dove si muore, stanno mandando informazioni spaventose”.

Perché fra un tg e l’altro, il tempo è occupato dal talk show mattutino “Voci dalla Morgue”: tutto un incalzare di informazioni che arrivano a fiumi,  incalzanti,  una più luttuosa dell’altra. “Abbiamo al telefono il professor Tanatos Dombrovski, docente di medicina legale dell’università di Riga: come mai professore in Italia  si muore più che nel suo paese?”.  E’ perché voi meridionali siete indisciplinati e non avete fatto le riforme. In studio un leghista sparso. Che obietta: “La Lettonia intera  ha due milioni di abitanti…”.  Urlo dei 5 ospiti piddini: “Ecco lo  xenofobo! Il negazionista!! “ . La conduttrice gli ha tolto la  parola, ma ha un buon motivo: “L’inviato alla Casa di Riposo “Bela Rosin” di Torino ci ha chiesto la linea! Subito! Giorgio, che hai da comunicare?”

“Dall’obitorio in diretta”

Giorgio appare in video. Ha fianco il direttore della Bela Rosin, in camice  bianco. Si vede che ha il morale a terra. “Mi sono morti due ospiti. Uno di 82  anni  e una di 96”, confessa compunto. “Non capisco, per tutta la settimana passata non mi è morto nessuno, ed ora due”, farfuglia lo sciagurato. “Quindi – incalza  la conduttrice da studio – un aumento del..Quanto? Duemila per cento?  Inaccettabile, come dice il nostro presidente del consiglio”.

In studio infuria la discussione scientifica. Vabbé, muoiono soprattutto i vecchi, dice uno, consoliamoci. Ma no! E i ragazzi che si spiaccicano dopo la discoteca alle 5 del mattino?

Un Reazionario isolato e inviato per dare pepe, dice: “Queste sono le morti non necessarie  ed evitabili”,  e propone la chiusura delle discoteche alle 23.  Il Prete Progressista, parimenti invitato, gli dà sulla voce: “E perché, come dovrebbero divertirsi i poveri  giovani?”.  Azzittisce definitivamente il Reazionario il giornalista Vincenzo Borgomeo di Repubblica, lieto di smentire:

“Il  trend non è in crescita”,fa la lezione, “Eppure nel Paese si sta diffondendo una specie di “panico da incidente stradale”. E la percezione che morti e feriti su strada siano in clamoroso aumento. Però secondo i dati di Polizia Stradale e Carabinieri il numero complessivo degli incidenti (70.801) è in lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2018 (-1,3%), mentre i sinistri con esito mortale (1.430) sono pressoché invariati (8 meno dello scorso anno, — 0,6%). Ma, quello che conta, è che si riduce del 2,9% il numero delle vittime (ossia 1.566, meno 46). Allo stesso tempo sono in diminuzione le cosiddette “stragi del sabato sera”. Le forze dell’ordine hanno rilevato 148 incidenti mortali che discoteca è un diritto costituzionale”, sancisce lui.  hanno lasciato sull’asfalto 178 vittime, ossia 11 in meno dello scorso anno”… Sta citando l’articolo che ha effettivamente scritto per sfatare l’allarme sparso dai sovranisti   che vogliono i confini chiusi e le discoteche chiuse.  “Ponti, non muri!”,  come dice  il Santo Padre”.

https://www.repubblica.it/cronaca/2019/12/29/news/incidenti_ecco_i_veri_dati_le_stragi_del_sabato_sera_sono_in_diminuzione-244616650/

“Abbiamo in linea Mattia Santori:  dica il suo parere, come giovane! lei cosa pensa della proposta di Salvini di chiudere le discoteche alle 23?” Veramente Salvini non ha proposto  niente del genere, prova a interloquire il leghista sparso;   ma non si sente perché il suo microfono è escluso. Tutta l’acustica  in studio è dedicata  a raccogliere ogni singolo suono che esca dalla bocca del giovane  Santori,che come si sa è il capo delle sardine. “La discoteca è un diritto costituzionale”, sancisce. Definitivo. Il discorso è chiuso.

Sullo studio campeggia il cartello elettronico luminoso che mostra incessantemente il numero di defunti nel giorno: un numero che aumenta inesorabilmente.. “Ha superato 1500!”; grida la conduttrice. “A  mezzanotte saranno duemila!”, dice lo statistico che estrapola i dati.

Si intervistano incessantemente esperti tanatologi.  “Lavarsi le mani puo’ servire?”.  Aiuta sempre, risponde  il professore, ma…”E la vitamina C?”.  Male non fa, però… “E la dieta mediterranea”, incoraggia il prete progressista. Infatti sono tutti d’accordo, per una volta: la dieta mediterranea allunga la vita. Certo non le orrende pizze con salame e Nutella che divora Salvini. “Ho un servizio su  Salvini che mangia in odio ai meridionali!”,  annuncia  un inviato dalla strada.

Va in onda il servizio, dove il capo leghista, disgustoso si pasce di Nutella al  salame. Come si  può evitare che muoiano ogni giorno 1660 persone  in Italia?  La Scienza ha diverse risposte, dice il conduttore., non è disarmata. “In Israele c’è una start-up che sta studiando il vaccino!”, annuncia esultante l’inviato da  Herzlya. Appare il team dei giovani ebrei che salutano con la mano. “In due anni”, promettono. “Dobbiamo fare i test clinici”.

E’ il riscaldamento globale, assicura l’ecologo Maritozzi: con auto elettriche e l’abolizione degli allevamenti, non si morirà più come oggi, ma molto meno. Video di Greta che dice: “Morirete tutti!   Vecchi coglioni, che non mi avete dato ascolto”.

Questo per giorni  e  per notti.  Finisce che il popolo italiano reclama provvedimenti dal governo. Basta morte! Basta!

Il presidente del Consiglio fa una conferenza notturna in cui sostanzialmente dice: “I miei consulenti scientifici sono  unanimi con Casalino: lavorare  fa male.  E’ quella  la causa. Bisogna che smettiate.  La  morte è inaccettabile. Dalle ore 5 di domani, ai lombardi è vietato salire sulle impalcature, guidare camion,  far funzionare le macchine utensili, dar da mangiare alle mucche, guidare i treni ad alta velocità.  Solo discoteche”…

E  così che è accaduto che  le carceri sono esplose per la scoperta  della Morte,,  la gente ha svuotato i supermercati per fare scorte contro la Morte,  dalla  Lombardia milioni hanno assaltato gli ultimi treni per il Sud: “Farla finita con la morte!  Andiamo via!Lì non si muore! Basta faticà!

Intanto  il governo ha accettato il MES e il capo della Consob ha lasciato la Borsa aperta, così è più facile derubarci comprando le aziende nostre con lo sconto.

Addio, immortale crociato che sfidasti la Morte.