Inside the Fog of War

La Russia “non farà lo stesso errore due volte nel compiacere l’Occidente”: lo ha affermato Vladimir Putin. “Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire” in Ucraina “sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato”.

Il presidente Putin ha dichiarato di voler intraprendere un’operazione militare in Donbass sulla rete nazionale russa (ore 3:45 circa):

“La risposta a qualsiasi interferenza esterna sarà terribile. Chiunque minaccerà la nostra gente sappia che la nostra risposta sarà immediata e rapida, le conseguenze saranno tali che non ne conoscete la scala. La responsabilità di un bagno di sangue è tutta sulla coscienza del Governo Ucraino. Conto sulla decisione unita del Parlamento per intraprendere le operazioni. Ogni decisione è stata presa”.

Parte del discorso: lotta contro il Potere globale che minaccia “gli stessi alleati degli Stati Uniti”

“…..La persuasione e le richieste non hanno aiutato. Tutto ciò che non soddisfa l’egemone, i poteri che sono, viene dichiarato arcaico, obsoleto e non necessario. E viceversa: tutto ciò che sembra vantaggioso per loro viene presentato come la verità ultima, fatta passare a tutti i costi, sgarbatamente, con tutti i mezzi. I dissidenti vengono spezzati in ginocchio.

Quello di cui sto parlando ora non riguarda solo la Russia e non solo noi. Riguarda l’intero sistema di relazioni internazionali, e talvolta anche gli stessi alleati degli Stati Uniti. Dopo il crollo dell’URSS, iniziò effettivamente una ridistribuzione del mondo, e le norme stabilite del diritto internazionale – e quelle chiave, fondamentali, furono adottate alla fine della seconda guerra mondiale e ne consolidarono in gran parte i risultati – iniziarono a ostacolare coloro che si dichiaravano vittoriosi nella guerra fredda.

[]…]  uno stato di euforia da superiorità assoluta, una sorta di assolutismo di tipo moderno, per di più sullo sfondo del basso livello di cultura generale e dell’arroganza di coloro che hanno preparato, adottato e fatto passare le decisioni che erano vantaggiose solo per loro stessi”.

  • Tutta la marina militare ucraina è stata distrutta o resa inutilizzabile.
  • Truppe stanno sbarcando ad Odessa.
  • Caccia dell’aeronautica russa avvistati sopra Belgorod e Kramatorsk.
  • I centri di comando e controllo sono sotto attacco a Kiev.

Non ci sono più altri droni Bayraktar.

– “La Russia sta conducendo un’operazione militare speciale in Donbass, non una guerra. Non ci sarà alcuna occupazione, la Russia sta proteggendo delle persone che sono state soggette a genocidio per 8 anni.”
Inviato russo alle Nazioni Unite.

L’agenzia di stampa ucraina Ukrinform riporta:

Le forze armate ucraine hanno abbattuto cinque aerei e un elicottero delle forze armate della Federazione russa nella regione del Donbass. Hanno violato il confine di stato dell’Ucraina.

LE FORZE ARMATE UCRAINE STANNO SCAPPANDO…

Secondo fonti dalla Repubblica Popolare di Lugansk le truppe delle forze armate ucraine stanno lasciando in massa posizioni avanzate lungo la linea di contatto.

Le forze russe NON colpiscono le città ucraine, nessuna minaccia per i civili – Ministero della Difesa

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che nulla sta minacciando la popolazione civile ucraina, poiché le armi ad alta precisione disattivano solo le infrastrutture militari dell’AFU, le strutture di difesa aerea, i campi di aviazione militare e gli aerei.

Scappano da Kiev. Lunghe file di auto in fuga…

scappano-da-kiev

CINA NEGA UFFICIALMENTE CHE QUELLA RUSSA SIA INVASIONE.

INTANTO LA NATO RAGIONA SU ATTIVAZIONE ARTICOLO 4 (MINACCIA TERRITORIALE DI UN MEMBRO) DA PARTE DI POLONIA E LETTONIA.

L’Ucraina non è un membro della NATO”.. Invece sì?

A proposito di “euforia di superiorità assoluta” e mancanza di cultura generale

https://twitter.com/fdragoni/status/1496479207391731717

Meanwhile in Europe..

https://www.corriere.it/tecnologia/22_febbraio_23/digital-act-commissione-europea-cosa-e-1d172d9c-94c5-11ec-8815-5a4a3253d55e.shtml

e in particolare:

“Il Data Act mira anche mira a sbloccare i dati delle imprese private in situazioni eccezionali di grande interesse pubblico, come in caso di inondazioni o incendi boschivi. Gli attuali meccanismi di accesso ai dati da parte del settore pubblico, spiega la Commissione, sono inesistenti o inefficienti in situazioni di emergenza pubblica. Le nuove norme prevedono l’obbligo per le imprese di fornire determinati dati a certe condizioni. I dati che servono per far fronte a un’emergenza pubblica saranno forniti gratuitamente.”

E siccome ci avviamo a vivere in perenne emergenza…