Il Partito Repubblicano del Texas dichiara Biden “non regolarmente eletto”. Ufficialmente.

Un evento politico di importanza “rivoluzionaria” (o se vogliamo, reazionaria) è avvenuto in US:

Il Congresso del Partito Repubblicano del Texas approva la risoluzione che dichiara Joe Biden “non legittimamente eletto” perché deve la sua carica a una frode elettorale massiccia.

19 GIUGNO 2022

Ecco la nuova sezione della piattaforma che riguarda il Presidente Joe Biden e le elezioni del 2020:

“Riteniamo che le elezioni del 2020 abbiano violato gli articoli 1 e 2 della Costituzione degli Stati Uniti, che vari segretari di Stato abbiano illegalmente aggirato le rispettive legislature statali nello svolgimento delle elezioni in diversi modi, anche consentendo che le schede elettorali fossero ricevute dopo il 3 novembre 2020. Riteniamo che sostanziali frodi elettorali in aree metropolitane chiave abbiano influenzato in modo significativo i risultati in cinque Stati chiave a favore di Joseph Robinette Biden Jr.”

“Respingiamo i risultati certificati delle elezioni presidenziali del 2020 e riteniamo che il Presidente ad interim(sic) Joseph Robinette Biden Jr. non sia stato legittimamente eletto dal popolo degli Stati Uniti. Invitiamo caldamente tutti i repubblicani a lavorare per garantire l’integrità delle elezioni e a presentarsi a votare nel novembre 2022, a portare amici e familiari, a fare volontariato per i repubblicani locali e a contrastare ogni possibile frode.”

La nuova piattaforma completa del Partito Repubblicano del Texas con la Risoluzione sull’illegittimità’ dell’elezione di Joe Biden può essere letta qui. https://texasgop.org/wp-content/uploads/2022/06/Temp-Committee-ROUGH-FINAL-REPORT-6-15-2022.pdf

Insomma, la forza repubblicana del Texas formalizza e istituzionalizza, né più né meno, la fondamentale accusa di illegittimità dell’elezione di Biden, che finora nessuno aveva il coraggi di dire ufficialmente perché relegata nell’inferno del complottismo trumpiano

Quanto al lato “reazionario”, ecco in cosa è consistito:

Secondo il Fort Worth Star-Telegram, con una mossa che è stata criticata persino da Donald Trump Jr. è stato escluso un gruppo di conservatori gay, i Log Cabin Republicans, che si sono visti respingere la richiesta di uno stand all’evento. Hanno anche aggiunto un nuovo linguaggio alla piattaforma del partito, dichiarando l’omosessualità “una scelta di vita anormale” – che il disturbo dell’identità di genere una ” condizione di salute mentale, ed estremamente rara “, mentre dichiarano che gli scolari dovrebbero ” imparare che i gli embrioni umani sono uomini”.

La cosa è enorme, perché il Texas è il secondo degli Stati americani per vastità, ed è percorso storicamente da pulsioni secessioniste.

Acutamente, il sito Dedefensa la appaia al del tutto imprevisto trionfo elettorale di Rassemblement National di Marine Le Pan, che è passato da 8 a 80 seggi nell’Assemblea.

Grasset vi scorge non una immediato cambiamento politico (da escludere perché alla fine sarà la sinistra di Mélenchon a salvare la continuità del regime del Rotschild come sempre) ,e ancor meno ideologica, “ma una scelta collettiva inconscia di un’opzione antisistema che questo partito Il Rassemblement, non esprimeva assolutamente più. Questo non significa quindi che Le Pen sia antisistema, anzi si può dire “tutto il contrario” [come Salvini e Meloni, ndr.] , ma questo è del tutto irrilevante e nessuno gli chiede di prendere una posizione del genere che non avrebbe alcun effetto. Ciò che conta? il trionfo inaspettato e piuttosto notevole di RN implica per la Francia “una situazione di quasi ingovernabilità” (secondo l’economista Dominique Reynié), – in breve, il caos della destra (dimenticato, Mélenchon) piuttosto che della sinistra, – ma sempre il caos e senza alcun dubbio, e l’elettore con le sue sorprese ne è l’autore”.

In Francia come in Texas, dice, si tratta di due “grandi ‘eventi di sovranità spirituale‘ che si manifestano con vitalità ineliminabile, anche dopo la disfatta dei “sovranismi e populismi” alla Salvini –Borghi-Bagnai; inarticolati ma vitali – che ricordano la poesia di Montale: “Questo soltanto noi possiamo dirti: ciò che NON siamo, ciò che NON vogliamo”: una revulsione alla bio-dittatura e alla UE – questa pulsione di sovranità spirituale ha dimostrato di avere, in Texas come in Francia, una massa critica. “E chissà che il successo della Le Pen non le richiederà di riguadagnare la sua verginità anti-sistema?”, si domanda Philippe Grasset. Una domanda che per analogia potremo estendere alla Meloni “atlantista” e gatekeeper.

Ovviamente, si è ridotti a sperare nel caos e persino nella guerra civile. Che è sempre meglio di quest’ “ordine” atroce transumano e disumano, la dittatura dell’innaturale che sta uccidendo i suoi popoli con sieri e menzogna, lockdown e siccità e rottura con la Russia che costerà la morte di milioni di italiani per fame e per gelo.

(A margine, ma non troppo)

I media non ve lo dicono

Sciopero nazionale e manifestazione di 80mila persone a #Bruxelles contro l’aumento del costo della vita. L’inflazione in Belgio ha raggiunto il 9%, il livello più alto degli ultimi 40 anni, con un aumento del 57% del prezzo dell’energia e di oltre il 6% per il cibo