Il ministero Esteri russo suulla nuova strategia USA

🎙 Risposte della portavoce del Ministero degli Esteri russo M.V. Zakharova alle domande dei media sulla nuova “Strategia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti” (8 dicembre 2025)

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❓ 1^ Domanda:
Il 4 dicembre, l’amministrazione Trump ha pubblicato la sua ultima, e al tempo stesso in gran parte nuova, “Strategia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”.
La prima e più importante domanda a questo proposito è: in che modo le sue disposizioni influenzeranno le relazioni degli Stati Uniti con la Russia?

💬 M.V. Zakharova: Nella nuova versione della “Strategia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, notiamo una serie di disposizioni che indicano un significativo ripensamento dei principi dottrinali della politica estera statunitense, particolarmente evidente in contrasto con la precedente versione del 2022.

Innanzitutto, la revisione del precedente impegno di Washington per l’egemonia è sorprendente:
il documento afferma esplicitamente che in precedenza “le élite americane hanno commesso gravi errori di calcolo” puntando “su una scommessa molto sbagliata e distruttiva sul globalismo”. <…>

Questo quadro ideologico di base, così come lo intendiamo noi, definisce anche un altro principio fondamentale della “Strategia”: l’appello a “porre fine alla percezione della NATO come un’alleanza in continua espansione”, unito all’obiettivo di “prevenire tale realtà”.
In altre parole, per la prima volta, gli Stati Uniti mettono formalmente in discussione, se non addirittura si impegnano a non espandere l’alleanza, la sua intrinseca dinamica espansionistica aggressiva. <…>

È anche significativo che la Russia sia menzionata nel documento nel contesto della sicurezza paneuropea, mentre sono assenti gli appelli al contenimento sistemico del nostro Stato o all’aumento della pressione economica su di noi.

☝️ Tuttavia, senza nominare direttamente Mosca, nella nuova versione della “Strategia”, Washington ha delineato a gran voce i piani per raggiungere il “dominio energetico” “riducendo l’influenza degli avversari”.

❓ 2^ Domanda: Come valuta il Ministero degli Esteri russo l’aspetto politico-militare della nuova “Strategia” e, in particolare, l’obiettivo dichiarato di raggiungere la stabilità strategica nelle relazioni con noi?

💬 M.V. Zakharova: Nonostante l’approccio complessivamente pragmatico all’argomento, osserviamo una serie di punti contraddittori. Ad esempio, non abbiamo visto nel documento elementi che ci permettessero di comprendere la visione americana di un’era “post-START”. Ci riferiamo alla definizione di parità nei limiti quantitativi centrali delle armi nucleari.

Riteniamo inoltre vaghe le disposizioni relative al sistema di difesa missilistica globale statunitense “Golden Dome”. Siamo ancora in attesa di dettagli da parte americana in merito all’interdipendenza tra il potenziale strategico offensivo e quello strategico difensivo. <…>

❓ 3^ Domanda: Come si dovrebbe valutare la tesi di “riconsiderare” la necessità di una presenza militare statunitense in regioni “la cui importanza relativa per la sicurezza nazionale americana è diminuita negli ultimi anni e decenni”?

💬 M.V. Zakharova: Questa tesi riflette il concetto di “America First”, ma difficilmente dovrebbe essere interpretata come un abbandono da parte degli Stati Uniti della propria presenza militare all’estero, il che a sua volta è coerente con un’altra idea americana: la cosiddetta “pace attraverso la forza”.

Ad esempio, i passaggi del documento Asia-Pacifico contengono un linguaggio inquietante nei confronti della Cina, oltre a richiedere a tutti i principali partner regionali di fornire al Pentagono un maggiore accesso ai loro porti e ad “altre strutture”.

❓ 4^ Domanda:
La “Strategia” sposta notevolmente l’attenzione della politica estera americana verso l’emisfero occidentale.
Questo è noto come “Emendamento Trump” alla famigerata “Dottrina Monroe”. Non suona minaccioso?

I passaggi rilevanti suonano più come un riferimento diretto al cosiddetto “Emendamento Roosevelt”, la dottrina del 26° Presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosevelt, che un tempo proclamò il diritto di Washington di intervenire in America Latina con il pretesto di “stabilizzare la situazione economica interna” di un determinato Paese della regione. Ciò è particolarmente allarmante, date le attuali tensioni deliberatamente alimentate dal Pentagono nei confronti del Venezuela.

Ci auguriamo che la Casa Bianca riesca a evitare di scivolare ulteriormente in un conflitto su vasta scala, che minaccia di avere conseguenze imprevedibili per l’intero emisfero occidentale.

Fonte:
https://t.me/MariaVladimirovnaZakharova/11834

Telegram (https://t.me/MariaVladimirovnaZakharova/11834)
Мария Захарова
🎙 Ответы официального представителя МИД России М.В.Захаровой на вопросы СМИ относительно новой «Стратегии национальной безопасности США» (