Il  DNA smentisce il darwinismo, ve ne siete accorti?

Non finisco di stupirmi dell’ostinazione cieca degli evoluzionisti dopo questa scoperta. Darwin, al suo livello di conoscenza, poteva ancora credere che quelle microscopiche fossero forme di vita “semplici” i batteri) da cui si potevano essere evolute, per puro e cieco caso, le forme “complesse”, macroscopiche dai rettili ai mammiferi.

In realtà, anche i microbi hanno il loro DNA, per nulla più “semplice” del nostro, ma strutturalmente diverso, anzi estremamente complesso e lungo, che del resto noi sappiamo decifrare solo in parte (quella che si esprime facendo produrre amminoacidi), esattamente come ci resta non leggibile una gran parte del DNA umano.

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Un software creato dal caso?

Ma soprattutto il DNA è un software. Un programma di istruzioni che, ben oltre quello che fa funzionare i computer che tratta numeri 1 e 0, è il manuale di istruzioni che produce un uomo vivente e pensante. Se è un software – e lo è – è stato prodotto non dal caso ma da una Intelligenza così chiaramente superiore alla nostra che non la sappiamo decifrare solo in minima parte: quale darwinista sa indicare la parte del programma che ha prodotto le unghie e quale i neuroni? Un atteggiamento oggettivo vedrebbe nel DNA la prova dell’esistenza della Intelligenza suprema. Chi altri può aver creato un così perfettto e minuzioso manuale di istruzioni.

A questo stadio della nosta conoscenza, credere che il DNA sia stato fatto dal caso non è scienza. E’ superstizione.