L’intervista di S. V. Lavrov che il Corriere della Sera si è rifiutato di pubblicare Traduzione lastregatriste
Per la Russia non esistono paesi o popoli ostili, ma solo paesi con governi ostili. A causa di un governo del genere a Roma, le relazioni russo-italiane stanno vivendo la crisi più grave di tutta la storia del dopoguerra. Non è stata unоa nostra iniziativa.
Ha sorpreso con quanta facilità l’Italia — contro i propri interessi nazionali — si sia unita a coloro che hanno puntato sul «disfacimento strategico» della Russia. Finora non vediamo che questo approccio aggressivo abbia subito cambiamenti significativi. Roma continua a fornire un’assistenza a tutto campo ai neonazisti di Kiev. Colpisce anche la volontà di interrompere i legami culturali e i contatti tra le società civili.
Le autorità italiane annullano le esibizioni di celebri direttori d’orchestra e cantanti d’opera russi, da anni non permettono di tenere il Dialogo di Verona sull’integrazione eurasiatica, nato proprio in Italia. Non sembra proprio da italiani aperti all’arte e alla comunicazione umana.
Allo stesso tempo, molti vostri concittadini cercano di capire le cause della tragedia ucraina. Ad esempio, nel libro Il conflitto ucraino visto da un giornalista italiano del noto attivista sociale italiano E. Bertolazi sono raccolti documenti che testimoniano la violazione del diritto internazionale da parte delle autorità di Kiev. Vi consiglierei di leggere questa pubblicazione.
Oggi in Europa è difficile trovare la verità sull’Ucraina. Una cooperazione paritaria e reciprocamente vantaggiosa tra Russia e Italia risponde agli interessi dei nostri popoli.
Se a Roma saranno pronti a muoversi verso il ripristino del dialogo sulla base del rispetto reciproco e della considerazione degli interessi, che ce lo facciano sapere: noi siamo sempre pronti ad ascoltare, compreso il vostr
Ucraina, Lavrov contro il Corsera: “Mi ha censurato”
Secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, il quotidiano italiano avrebbe rifiutato di pubblicare il colloquio, in cui il diplomatico parlava del vertice russo-americano previsto a Budapest e delle tensioni tra Russia, Stati Uniti ed Europa
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Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov – (Afp)
13 novembre 2025 | 12.50 – Redazione Adnkronos
“Mosca resta impegnata a organizzare un vertice russo-americano a Budapest“. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov “in un’intervista al quotidiano italiano Corriere della Sera che – scrive la Tass – il giornale italiano ha rifiutato di pubblicare”. Il diplomatico russo – afferma l’agenzia – ha osservato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ricevuto “rapporti dietro le quinte”, dopodiché il vertice è stato annullato. Per quanto riguarda l’Europa, Lavrov ha affermato che la Russia sarà aperta al dialogo una volta terminata la sua “frenesia russofoba”. Mentre per quanto riguarda l’Italia, “si è unita con sorprendente facilità alla campagna aggressiva contro la Russia”.
Nell’intervista al Corriere della Sera, secondo la Tass, Lavrov ha affermato che Mosca è ancora disposta a tenere un vertice russo-americano a Budapest, a condizione che si basi realmente sui risultati dei colloqui in Alaska. La data dell’incontro non è ancora stata fissata, ma i due Paesi rimangono in contatto. Trump ha ricevuto resoconti “dietro le quinte”, in seguito ai quali ha rinviato o annullato il vertice di Budapest. Le informazioni sulla “riluttanza a negoziare” della Russia o su un “collasso” degli accordi raggiunti ad Anchorage sono false.
Allo stesso tempo – avrebbe detto ancora Lavrov – Mosca si aspetta che Washington si astenga da decisioni che possano aggravare il conflitto in Ucraina. L’obiettivo principale delle capitali europee è indebolire la posizione dell’amministrazione Trump, che “si è a lungo battuta per il dialogo, ha cercato di comprendere la posizione della parte russa e ha dimostrato impegno nel trovare una soluzione pacifica e sostenibile”. “L’Europa sta ostacolando tutti gli sforzi di pace riguardanti il conflitto in Ucraina e rifiuta a sua volta contatti diretti con la Russia. Allo stesso tempo, le capitali europee continuano a imporre nuove sanzioni che ‘si ritorcono contro le loro economie’ e si preparano apertamente a ‘una nuova grande guerra europea contro la Russia’”.
“La cosiddetta coalizione dei volenterosi vuole solo una cosa – afferma il ministro degli Esteri russo – continuare le ostilità in Ucraina il più a lungo possibile, ‘fino all’ultimo ucraino’. ‘Non hanno altri mezzi per distogliere l’attenzione degli elettori dal peggioramento dei problemi socioeconomici interni’, mentre usano il denaro dei contribuenti per sponsorizzare il regime di Kiev, fornendogli armi che vengono utilizzate per uccidere civili nelle regioni russe e ucraini. Il nazismo in Europa è di nuovo in ascesa e l’Unione Europea si sta rapidamente trasformando in un blocco militare aggressivo. Le élite di Bruxelles trascinano il regime di Kiev nell’Ue, ma ‘restano in silenzio sulla loro palese discriminazione nei confronti dei popoli non indigeni – come Kiev chiama sprezzantemente i russi che vivono in Ucraina da secoli'”.
“C’è molto da