I  media raccontano:  i russi hanno fatto fallire la mediazione

 

I russi:

.https://x.com/Lukyluke311/status/1923049360599679488

Il capo della delegazione russa Medinsky ha detto a RIA Novosti che l’umore dopo i colloqui di Istanbul con l’Ucraina è buono.

si è concluso dopo meno di 2 ore l’incontro tra le delegazioni di Russia e Ucraina Vladimir Medinsky: La parte russa è soddisfatta dei negoziati

 

Russia e Ucraina effettueranno presto uno scambio di prigionieri secondo la formula 1000 per 1000. La Russia ha preso atto della richiesta dell’Ucraina di negoziati diretti tra i leader.

Russia e Ucraina presenteranno in dettaglio la loro visione di un possibile futuro cessate il fuoco, in seguito proseguiranno i negoziati

Oggi le condizioni imposte dalla Russia a Istanbul 2.0 differiscono significativamente da quelle dei colloqui originali di Istanbul, e non certo a favore dell’Ucraina.

All’epoca, la richiesta era il ritiro delle truppe dalle Repubbliche Popolari di Donestk e di Lugansk. Ora, le condizioni della Russia includono anche il ritiro dalle regioni di Zaporozhye e Kherson. Una richiesta ripetuta più volte, scontata e prevedibile.

Avendo sprecato l’opportunità di porre fine alla guerra a condizioni relativamente favorevoli tra marzo e aprile 2022, di fatto l’Ucraina ha trascorso gli ultimi 3 anni a combattere per perdere ancora di più, al costo di centinaia di migliaia di vite.

I canali TG ucraini riferiscono che la delegazione russa ha chiesto il ritiro delle unità delle Forze armate ucraine dai territori di tutte e 4 le regioni della Novorossiya.

 

Dopo lo scambio dei piani di cessate il fuoco, Russia e Ucraina continueranno i negoziati, ha affermato il capo della delegazione negoziale russa a Istanbul, Vladimir Medinsky.

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Un nuovo vertice tra Ucraina e Russia potrebbe aver luogo già a giugno: i negoziati proseguiranno, ha affermato la giornalista di NV Zabelina. La data non è ancora stata determinata

 

Indovinate  qual è  la fonte dei media: 

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Starmer accusa Putin di ostacolare il cessate il fuoco e la pace in Ucraina HA ACCUSATO IL LEADER RUSSO DI AVERE “DISPREZZO VERSO I NEGOZIATI IN TURCHIA” UFFICIALE

Londra ha accusato il presidente russo Vladimir Putin di avere un atteggiamento sprezzante nei confronti dei negoziati in Turchia per risolvere il conflitto ucraino, ha riportato il quotidiano britannico The Guardian. Ha aggiunto: “Keir Starmer ha accusato Putin di ‘ostacolare’ un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina perché il leader russo si è rifiutato di incontrare Vladimir Zelensky di persona per i colloqui di pace in Turchia”. “Quello che è successo oggi è un’ulteriore prova che è Putin a ritardare il cessate il fuoco”, ha detto Starmer. “L’Ucraina ha chiarito molto tempo fa, molti mesi fa, di volere un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni e da tempo riteniamo che sia Putin a ostacolare quella pace”.

 

L’ambasciata russa a Londra ha criticato il primo ministro britannico Keir Starmer per i suoi commenti sui colloqui russo-ucraini svoltisi a Istanbul: “Siamo sinceramente sconcertati dalla affrettata  dichiarazione del Primo Ministro secondo cui la posizione della Russia nei colloqui di Istanbul è inaccettabile e che si sta preparando una risposta. Inaccettabile per chi? Non stiamo negoziando con Londra.”

 

https://x.com/MyLordBebo/status/1923451594701668710

Il cancelliere tedesco ha pubblicato un altro video in cui conforta Zelensky e incontra i leader europei. “Insieme rendiamo forte l’Europa. Su questo abbiamo concordato durante l’incontro dei capi di Stato e di governo europei a Tirana.” Apparentemente i leader europei non hanno Paesi da governare, ma dedicano tutto il loro tempo a Zelensky e ai vertici contro Putin, poi a servizi fotografici per mostrare unità contro Putin e a devolvere pacchetti di sanzioni alla Russia.

L’UE vuole sanzionare l’energia russa, ma loro ne comprano sempre di più.

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Nel primo trimestre, secondo i dati Eurostat, l’UE ha aumentato del 28% gli acquisti di gasdotto russo e di GNL.

L’aumento del 28% degli acquisti di gas russo da parte dell’UE, che ha raggiunto i 4,5 miliardi di dollari nel € trimestre del 2025, mette a nudo l’ipocrisia del loro teatro di “sanzioni”. La Francia da sola ha convogliato 465 milioni di dollari nel forziere di Putin tramite GNL ( € , mentre i Paesi Bassi ne hanno aggiunti 131 milioni di dollari € . N

 

Oggi si è verificato anche un altro scambio di soldati morti  Trentaquattro salme di soldati russi sono state scambiate con 909 cadaveri ucraini. Il rapporto piuttosto assurdo di 1 a 27 è in vigore da parecchio tempo. Sembra infatti che la parte russa abbia limitato a 909 il numero di cadaveri ucraini che è disposta a rilasciare per scambio.

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DaSabrna F.
Generale Maurizio Boni.
Come mai il “presidente” ucraino ha preso autonomamente l’iniziativa? «Probabile che gliel’abbia suggerito qualche Paese europeo. È un cambiamento di rotta che #Zelensky sta spacciando come apertura al dialogo e alla pace, ma che molti leggono più cinicamente come un tentativo di rimanere a galla politicamente e di giocare le ultime carte per mettere in difficoltà i russi.
Ha dichiarato che dall’improbabile colloquio con Putin a Istanbul potevano uscire delle decisioni politiche importanti, come il cessate il fuoco e uno scambio di prigionieri: non solo pretendeva che il presidente russo andasse a Istanbul, ma indicava anche quali sarebbero stati gli esiti dell’incontro. Un vero pasticcio!»
«In tutti i negoziati prima ci sono incontri a livelli inferiori. Il presidente ucraino ha voluto alzare la posta per questioni politiche, ma era chiaro che il capo del Cremlino non si sarebbe mosso da Mosca. Zelensky, tra l’altro, è stato anche criticato in patria: alcuni consiglieri dell’Ufficio del presidente hanno espresso disagio in relazione alla sua volontà di negoziare direttamente con Putin. Proprio lui, che aveva firmato il decreto che vietava assolutamente di trattare con la Russia. La sua decisione di recarsi in Turchia sarebbe stata presa senza coinvolgere il Consiglio per la sicurezza nazionale e la difesa dell’Ucraina. La sua è stata una fuga in avanti.» “Una débâcle totale in campo militare non potrà essere gestita
da questo governo. Qui si apre il discorso di quanto Zelensky sia in pericolo politicamente e di quanto il sistema Paese e i suoi alleati siano in grado di gestire la sconfitta totale. Ci sono scenari che prevedono anche la possibile disintegrazione dell’Ucraina. Ungheresi, polacchi e rumeni hanno delle minoranze nel Paese e potrebbero anche avanzare richieste territoriali.”
Che scenario si apre ora che l’incontro Putin-Zelensky non c’è stato? Ucraini e russi cominceranno a confrontarsi direttamente? “Ci sono due aspetti che dobbiamo considerare. Il primo è militare. I russi stanno ottenendo successi sul campo molto preoccupanti per l’Ucraina. Non solo mantengono l’iniziativa su tutto il fronte, ma stanno avanzando in maniera significativa verso Pokrovsk. E gli ucraini stanno impiegando l’ultimo pacchetto di aiuti militari di Biden: entro l’estate la loro capacità militare si esaurirà. Insomma, il collasso delle forze ucraine è molto vicino. A questo elemento, però, si accompagna il problema del collasso politico del Paese.”

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