Gaza: il piano di pace è impostura per fare avere a Trump i soldi del Nobel per la Pace

sono 900 mila euro

Il genocidio continua

Dopo aver terminato il loro lungo discorso, Trump e Netanyahu – i due compari del trucco – non hanno risposto a domande mentre si dirigevano in un’altra stanza per firmare i documenti relativi al piano di pace in 20 punti per Gaza, che Trump ha salutato come sostenuto dai principali alleati arabi della regione. Un tema ricorrente sia di Trump che di Bibi nella conferenza stampa di lunedì pomeriggio è stato che se Hamas non fosse d’accordo, allora “Israele completerà il lavoro” – finish the job –, ovvero prenderà il controllo e occuperà completamente la Striscia di Gaza, cercando al contempo di sradicare completamente Hamas. “Se Hamas respinge il suo piano, signor Presidente, o se presumibilmente lo accettasse e poi facesse praticamente di tutto per contrastarlo, allora Israele completerà il lavoro da solo”, ha chiarito Netanyahu, facendo eco alle dichiarazioni rilasciate da Trump poco prima.

Trump aveva chiarito che tutti gli ostaggi sarebbero stati rilasciati, ma rimangono diverse domande importanti e ovvie: dopo diversi assassinii di importanti funzionari e comandanti di Hamas, chi è rimasto a parlare a nome di Hamas? Hamas è d’accordo con tutto questo? Perché Hamas dovrebbe firmare la propria fine, dato che il piano in 20 punti prevede un “Consiglio per la Pace” per supervisionare il disarmo di tutti i militanti di Hamas? Nonostante tutto questo, Trump ha affermato che le parti sono “molto vicine” a un accordo e che desidera vedere una “pace eterna” in Medio Oriente. Ancora una volta, ci si chiede se i militanti di Hamas nascosti nei tunnel, che si preparano a lanciare imboscate contro le colonne di fanteria delle IDF, siano a conoscenza di tutto ciò.

È interessante notare che Trump ha affermato di essere stato incaricato di presiedere questo Consiglio per la Pace, e ha anche menzionato la partecipazione di alto livello dell’ex Primo Ministro britannico Tony Blair. Trump ha descritto che “un gentiluomo noto come Presidente Donald J. Trump” sarà a capo di qualcosa chiamato “Consiglio per la Pace” per supervisionare la Gaza del dopoguerra. Tony Blair, “un brav’uomo”, farà parte del consiglio, altri “saranno nominati nei prossimi giorni”, ha aggiunto Trump. C’è qualche osservatore neutrale che pensa che Hamas o i palestinesi accetteranno davvero questa proposta?

Ma ancora una volta, come ha sottolineato Trump, se Hamas non accetta, Israele avrà “il diritto assoluto e il pieno appoggio… di portare a termine l’opera di distruzione della minaccia di Hamas”. In realtà, sembra che si tratti di un elaborato piano per dare il via libera agli Stati Uniti, in modo semplice e completo, alla presa militare totale e permanente di Gaza (vedi i dettagli del piano in 20 punti qui sotto) – e come un modo per ottenere l’adesione dei paesi arabi del Golfo, mitigando al contempo la pressione internazionale in corso, soprattutto da parte dell’Europa. Tra l’altro, Trump ha spesso evocato i “successi” degli Accordi di Abramo e ha persino ipotizzato che l’Iran potrebbe un giorno aderirvi (il che deve essere stato accolto con risate e derisione a Teheran).