DONNA DECAPITATA DAL TRANS: LA DIREZIONE DEL NUOVO ELDORADO E’ SEGNATA…

PAOLO SENSINI – “L’ha uccisa a coltellate, almeno dieci, una mortale al torace. Poi le ha tagliato la testa e l’ha gettata dalla finestra, dopo una lite furibonda forse per motivi di droga o prostituzione”. Non è la scena di un film horror hollywoodiano, ma ciò che è accaduto qualche giorno fa in zona Lambrate, un popolare quartiere di Milano. I protagonisti? La decapitata: Antonietta Gisonna, una napoletana di 52 anni con precedenti di droga e prostituzione. Il decapitatore: Carlos Julio Torres Velesaca, trans equadoregno di 20 anni, uno di quelli che, come ci decanta da mane a sera tutto il mainstream, rappresenta quanto di meglio in fatto di  “libertà” l’Occidente possa oggi offrire al genere umano. Una posta in palio così alta da sfiorare persino un conflitto termonucleare con i Paesi riluttanti a “importare” cotanta libertà. Ma cosa non si farebbe per essa? Qualche dotto “filosofo” si è addirittura peritato di ricordarci che quello che noi chiamamamo volgarmente “trans”, in realtà è la manifestazione odierna di ciò che Platone descriveva come il “mito dell’androgino”, una sorta di archetipo dell'”essere completo”. E in effetti ogni giorno che passa, come possiamo renderci conto passeggiando per le nostre città o semplicemente leggendo le cronache quotidiane, ci stiamo sempre più approssimando verso lo “Stato ideale”, per usare sempre la terminologia dell’imperituro Platone. Certo, può esservi ancora qualche piccolo problemino, ma son dettagli. Quello che conta è la direzione verso la quale stiamo marciando, della quale possiamo stare certi. Gioite, dunque, perché il nuovo Eldorado delle libertà è già qui in mezzo a noi.