Covid: Putin deve obbedire a poteri più forti di lui?

(E’ il Deutsche Wirtschafts Nachrichten che pone la molto giudiziosa domanda)

A Natale si era vantato che la Russia aveva il miglior vaccino al mondo, che i lockdown non erano necessari e che la pandemia sarebbe stata sconfitta entro l’autunno.

All’inizio dell’anno ha invitato la popolazione in televisione a farsi vaccinare. È vero che ci sono sempre state persone che rifiutano le vaccinazioni per principio, ha detto Putin, ma tali scettici sui vaccini sono numerosi “non solo nel nostro Paese, ma anche all’estero”. Ha quindi invitato i russi a non “ascoltare le persone che non capiscono nulla di questo e diffondono voci”, ma li ha esortati a fidarsi degli esperti.

A fine maggio ha preso le distanze dall’idea della vaccinazione obbligatoria e ha definito la vaccinazione obbligatoria “inopportuna e impossibile”. I cittadini russi dovrebbero capire che si stanno esponendo a “un pericolo molto grave e persino mortale” se si astengono dal vaccino, ma non è compito dello Stato costringerli a vaccinarsi.

Dopo il vertice di giugno, però, ha svoltato ad U e ha difeso le vaccinazioni obbligatorie, almeno a livello regionale. È fiducioso che ciò rallenterà l’ultima ondata di corona e impedirà un blocco a livello nazionale. Voleva evitare che intere aziende dovessero chiudere e che le persone perdessero il lavoro.

Per la prima volta, Putin – noto per essere un decisore sicuro, riflessivo e mai avventato – appare zigzagando platealmente su questo tema: Covid e obbligo di vaccini.

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Con Sobyanin, sindaco di Mosca

A Mosca il sindaco Sergei Sobyanin, ha introdotto la vaccinazione obbligatoria per tutta la regione (circa 20milioni di abitanti) con misure draconianamente punitive: La vaccinazione è stata inizialmente disposta per tutti coloro che hanno contatti con clienti, ospiti, pazienti o studenti . Le aziende del settore dell’istruzione, dell’ospitalità, della sanità, del commercio al dettaglio o dei trasporti locali erano obbligate a vaccinare almeno il sessanta per cento della loro forza lavoro. . I fornitori di servizi che non soddisfano la quota richiesta subiscono multe e persino la chiusura di quelle filiali la cui forza lavoro non è sufficientemente vaccinata.

In Cecenia, il caporione Kadirov (filo-Putin) ha imposto la vaccinazione non solo obbligatoria ma forzata, si dice, di tutti quelli su cui la polizia mette le mani: una informazione che non siamo in grado di controllare parla del 92% di vaccinati in Cecenia.

Altre ventuno regioni russe hanno ora adottato l’ultimatum sulla vaccinazione di Sobyanin e il portavoce di Putin Peskov ha recentemente chiarito che non c’è fine alla campagna in vista. “Le persone senza immunità e senza vaccinazione non possono lavorare ovunque”, ha detto, senza lasciare dubbi sul fatto che in futuro non ci sarà alcun timore di ulteriori inasprimenti.

Non è chiaro se Sobyanin sia un fedele di Putin o un suo avversario interno. Chiaro invece che Vladimir, senza far nulla per attenuare le misure ferocemente punitive del sindaco, è parso prenderne le distanze col silenzio, come non ci volesse mettere la faccia (a Mosca dipendenti hanno ora ricevuto la prima iniezione dei vaccini russi Sputnik V, EpiVacCorona, Covivak o Sputnik Light; la seconda seguirà fino al 15 agosto).

Questo atteggiamento gli è costato parecchio in termini di popolarità: “I suoi indici di gradimento , scrive il DWN, hanno raggiunto il livello più basso nel suo mandato, perché in Russia c’è un grande scetticismo sulle vaccinazioni: secondo i sondaggi, il sessanta per cento dei russi rifiuta categoricamente di essere vaccinato. Finora, solo il 14% della popolazione ha effettuato due vaccinazioni”.

Cinque miliardari “valgono” più di dieci Russie

Come giustamente ha posto la domanda, l’editorialista Ernst Wolff suggerisce una risposta.

“Il prodotto interno lordo della Russia – cioè la somma di beni, merci e servizi prodotti – è stato di 1,5 trilioni di dollari nel 2020; inferiore alla capitalizzazione in borsa (mostruosamente sopravvalutata dalla speculazione) di Apple, 2,1 trilioni di dollari, della casa madre di Google Alphabet (2,1 trilioni di dollari) ), di Microsoft (1,9 trilioni di dollari) e Amazon (1,7 trilioni di dollari). La capitalizzazione di mercato delle suddette cinque più grandi società digitali è attualmente pari a 8,8 trilioni di dollari, i due più grandi gestori patrimoniali del mondo, BlackRock e Vanguard, gestiscono un totale di 16,2 trilioni di dollari.

“Le misure adottate contro la diffusione del Covid-19 hanno accelerato la tendenza alla concentrazione di denaro e potere in sempre meno mani in misura senza precedenti, in tutto il mondo. Il complesso digitale-finanziario è il maggior beneficiario di questo sviluppo. Il volto del mondo è radicalmente cambiato”.

Ma non si deve equivocare sulla robustezza del sistema finanziario dei miliardari: “L’anno scorso il complesso finanziario digitale e globale ha minacciato di nuovo di crollare dopo il 1998 e il 2008. Dato che questa volta erano necessari “fondi di salvataggio” ancora più elevati di prima, ma soprattutto durante la crisi dell’euro, si cominciava vedere che loro allocazione era una gigantesca distribuzione dal basso verso l’alto, quindi cercavano disperatamente una scusa. Nel solo lockdown la mezza dozzina di miliardari globali ha incamerato profitti per 2,2 trilioni, il PIL di una Russia e mezzo.

Ed ecco il Covid che ha “reso necessario” il lockdown planetario : “Il blocco globale è arrivato come una manna dal cielo, che ha bloccato l’economia globale a marzo/aprile 2020” salvandolo il sistema dei miliardari. La crisi economica e finanziaria è stata immediatamente dichiarata una “crisi covid” e tutte le ulteriori misure sono state giustificate con la prevenzione della diffusione di un virus.

“Non c’è più un solo governo al mondo oggi che possa permettersi di eludere i dettami del complesso digitale-finanziario. Questo vale anche per l’intero oriente, comprese Cina [che ha fatto suo il modello Grand Reset, anzi ne è l’ispiratrice agli occhi dei miliardari] e Russia.” Si pensi solo alla UE che ha appena comprato – a prezzi maggiorati – oltre 2 miliardi di dosi di Pfizer e Moderna, pari a 4 dosi per ogni europeo, senza alcuna protesta mediatica o politica.

E’ chiara la volontà di inoculare il 100 per cento della popolazione, non escluse le donne incinte e i bambini per ulteriori scopi del Grande Reset: identificazione digitale di tutti, abolizione del contante sostituito da un bonifico (reddito universale di base, già approvato da Draghi) intra-corporeo, con un “reddito virtuale” commisurato al “credito sociale” che ogni persona “si merita” a giudizio dei miliardari che si sono sostituiti a Dio.

Siccome Putin non è un senzadio rettiliano come i nostri Speranza e Draghi, senza alcuno scrupolo ad uccidere perché non credono nella punizione eterna, possiamo solo intuire il dramma interiore: al potere deve partecipare all’Impostura, chiunque abbia il potere oggi si sporca, ma se lo abbandonasse per non essere complice, vi salirebbe uno peggiore. Questa considerazione valga anche per i nostri politici di opposizione o semi-opposizione: molto meno di Putin possono sfidare la narrativa-impostura e opporsi davvero all’inoculazione; nella situazione data, si arrabattano e fanno quello che possono.

(Pregare l’Onnipotente e Misericordioso: vadano in malora le loro macchinazioni!