Covid, Israele stoppa la quarta dose del vaccino: non serve, Omicron meno grave della Delta

Lo ammette persino La Stampa-Terror:

Lo ha deciso il ministero della Sanità dopo una serie di riunioni con il Comitato della sicurezza: i dati inglesi confortano sulla nuova variante. Per ora niente secondo booster per over 60 e fragili

Salgono ancora i casi in Israele: nelle ultime 24 ore, secondo il ministero della sanità, sono stati 1.482 con un tasso di positività dell’1.4%. Più colpiti i giovani sotto i 20 anni con quasi il 30% delle nuove infezioni a danno delle persone trivaccinate. Degli 88 casi gravi, tuttavia, il 75% riguarda persone non vaccinate. Confermata al momento il rinvio dell’introduzione della quarta dose a over 60 e soggetti a rischio che, secondo alcune fonti, sarebbe dovuta partire domenica prossima.

Il cosiddetto “Comitato Helsinki” del ministero della Sanità non ha infatti ancora autorizzato la richiesta dell’ospedale Sheba di somministrare il secondo booster, come ha reso noto un portavoce dello stesso nosocomio. Insomma, Israele fa marcia indietro e non inizierà a somministrare la quarta dose del vaccino contro il coronavirus a partire da domani. Nel corso di una serie di riunioni, il direttore generale del ministero Nachman Ash non ha approvato la campagna, dopo aver esaminato i dati provenienti dalla Gran Bretagna secondo cui la variante Omicron del Coronavirus causa malattie meno gravi rispetto al ceppo Delta.

Israele era il primo Paese al mondo ad aver autorizzato la somministrazione di una quarta dose di vaccino anti Covid e di aver fissato una data. Secondo l’emittente pubblica Kan, probabilmente Ash prenderà una decisione sulle quarte dosi di vaccino entro la metà della prossima settimana. Il primo ministro Naftali Bennett vuole iniziare a somministrare i booster aggiuntivi il prima possibile, ha aggiunto Kan, precisando che Ash ha l’ultima parola sulla questione.