Nei tempi del patriarcato (quello vero) dal Cattolicesimo fu inculcato ai maschi delle truppe d’assalto – perché tali erano quelli che combattevano a cavallo rivestiti di ferro, membri della istituzione militare detta cavalleria – di vergognarsi di uccidere, o peggio violentare le donne del nemico per il fatto che erano deboli, e deridere o mancar di rispetto alle donne. Questi comportamenti erano “ignobili”, e i membri della cavalleria essendo tutti nobili, ci tenevano a dimostrarla anche fuori dalla guerra: da questo fu assunto un nuovo significato al termine “cavalleria”, quella forma di super-gentilezza tributata, esibita dai maschi alle femmine umane.
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Quest’usanza fu adottata dalla classe della borghesia, che aspirando alla nobiltà, la praticava e se ne faceva legge. Nessuno avrebbe allora mostrato sua moglie in atto di vogliosa puttana in un social; si sarebbe vergognato. La borghesia imitò la cavalleria perché la ammirava, come sempre succede nelll’imitazione sociale: le classi che diventano esemplari lo sono perché sono ammirate.
Ora, con gli influencer divenuti classe esemplare, i maschi si compiacciono di mosrare le pudenda della propria moglie a migliaia di sconosciuti.
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