Bergoglio applica la cancel culture. A Cristo.

Abbiamo un papa woke!

Partiamo da un titolo sulla visita a Malta di El Papa

Papa Francesco rimuove la croce dall’evento a Malta per non turbare i migranti musulmani illegali

“Il podio non sarà adornato con un crocifisso, dato che la maggioranza dei migranti è musulmana”, ha osservato l’arcidiocesi di Malta , in un articolo pubblicato sul proprio sito, aggiungendo che “la visita del pontefice dovrebbe richiamare l’attenzione sulla brutale situazione di La comunità di migranti di Malta”.

Ebbene, questa azione è una manifestazione integrale dell’ideologia woke. “Woke” (stai sveglio) è la totalitaria ideologia detta di sinistra che travolge le università americane – e sta infettando quelle europee- e si manifesta nel (cito da wikipedia) “reagire a presunte ingiustizie sociali e razziali” che offendono le “minoranze”, LGBT e neri essenzialmente.

Mai infatti l’ingiustizia razziale che El Papa ha preteso di cancellare a Malta togliendo il Crocifisso è stata più “presunta”: è l’ultima delle cose di cui gli immigrati illegali musulmani sentivano il bisogno. Anche questo è tipico dell’ideologia woke: cancellare offese immaginarie contro le minoranze preferite e favorite (LGBT in primis) , lasciando intatte e non contestate le offese reali e le discriminazioni concrete a gruppi sociali veramente esistenti ed oppressi e che hanno perso diritti: i disoccupati che il Grand Reset sta creando a decine di milioni volontariamente ad esempio, gli invalidi creati dal siero mRNA; o anche gli invalidi civili a cui lo Stato concede una pensione di 7 euro al giorno…Di quelli El Papa non si occupa. Per loro, non lotta a favore di telecamera. SI occupa di togliere il Crocifisso come rimedio immaginario alle immaginarie “discriminazioni che soffrono gli immigrati”.

Da qui si vede che Bergoglio ha adottato in pieno il corollario totalitario collegato all’ideologia woke: la Cancel Culture. Ossia quella che in USA abbatte le statue di Cristoforo Colombo perché era “bianco e razzista”; o nelle università abolisce lo studio di Platone e Aristotile perché “razzisti, sessisti, reazionari e bianchi”; e recentemente in Spagna ha riformato i programmi scolastici sostituendo storia e filosofia con corsi di coscienza femminista e LGBT.

Ha vietato con editto e reprime la Messa antica in latino, opprimendo e perseguitando chi la pratica: coi suoi complici vescovili, espelle e sospende a divinis i preti che la praticano; che cos’è questa, se non cancel culture, cultura della cancellazione della più bell’acqua? Alcune vecchie suore non vogliono farsi vaccinare col siero mRNA? Lui abolisce il convento e butta le vecchie religiose sul lastrico – in perfetta consonanza col potere anticristico oggi imperante, che in Italia priva del salario i lavoratori non vaccinati, additati per di più all’odio pubblico.

Il fatto che a migliaia di lavoratori siano tolti i mezzi di sussistenza non spinge El Papa a “lottare” per loro, e a difenderli dalla “discriminazione” nemmeno con accorgimenti simbolici e superflui come quello ha adottato a Malta per amore dei musulmani immigrati, o esibendo la bandiera dell’Ucraina.

Ancor meno piange pubblicamente sulle migliaia di invalidi permanenti creati dagli effetti avversi col siero, ridotti alla miseria della provvidenza pubblica avarissima del Draghistan: le sofferenze reali di persone vere, non le vede. Non sollecitano la sua “carità”.

No, niente. “Protegge” gli immigrati dall’immagine del Crocifisso, perché ritiene che per loro sia “offensivo” e “discriminatorio”.

Perché, ovviamente, Bergoglio ha degli “oppressi” e “discriminati” che preferisce lui, personalmente. L’ideologia woke, inutile dirlo, è basata sulle preferenze per alcune “minoranze oppresse” e l’indifferenza o addirittura ostilità per altre. E’ questione di scelta. El Papa dunque quando toglie il Crocifisso esprime una preferenza.

Il che fa’capire che il Crocifisso dà fastidio soprattutto a lui, preferisce toglierselo a dietro la scena, alla prima occasione e con qualunque pretesto. Come a lui, e non ad altri, dà fastidio la Messa di sempre, e sta applicando la Cancel Culture.

Ben presto vedremo il Crocifisso sostituito dalla bandiera arcobaleno negli eventi pubblici di cui El Papa è protagonista? Me lo fa sospettare una piccola variante che ha introdotto, senza parere, nella messa nuova:

la frase “Confesso a Dio onnipotente …e a voi fratelli” l’ ha fatta diventare “a voi fratelli e sorelle”: purissima pulsione woke, per rimediare alla immaginaria “discriminazione delle donne” che implicherebbe il solo “fratelli”, nome che riferendosi a un tutto collettivo non va inteso come maschile ma a tutti i battezzati indistintamente? E allora, le altre minoranze discriminate, poverette? Bergoglio rimedierà presto completando la frase : “confesso a voi fratelli, sorelle e LGBT”.

Consoliamoci. Abbiamo un papa alla moda. Che adotta le mode ideologiche più recenti e avanzate.

Apprendiamo infatti dalle cronache che a Malta “il motivo principale per cui Francesco ha visitato l’isola è stato: difendere i migranti e l’ecologia”.

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Al posto della Croce

Ah, anche l’ecologia! E come El Papa l’ha difesa a Malta? Al posto del Crocifisso che ha tolto, “ bottiglie di plastica riciclate con macchie rosse sono state utilizzate sabato per disegnare lo sfondo del discorso del papa ai migranti al John XXIII Peace Lab di Ħal-Far, un’organizzazione di volontariato gestita dal frate francescano di sinistra p. Dionisio Mintoff.

“Quando guardi più in profondità, vedrai che il mare è fatto di bottiglie di plastica riciclate, perché nel nostro mare c’è più plastica che pesce. E le macchie rosse sono giubbotti di salvataggio, le vite di persone perse in mare”,  ha spiegato il direttore artistico Carlo Schembri.

Un pontefice woke. Cosa si può desiderare di meglio?

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Malta: tolto il Crocifisso, invece bottiglie di plastica: a difesa dell’ecologia.