Roberto Pecchioli

Hats off to Jaguar's 'inclusive' new branding: now…

Che il potere lavori per manipolare l’opinione pubblica è cosa nota che riguarda ogni  tempo. La differenza rispetto al passato è la potenza immensamente superiore dei mezzi a disposizione, scientifici, psicologici, culturali, comunicativi. In più vi è l’insidiosa convinzione di massa – a sua volta diffusa ad arte- che l’uomo contemporaneo sia più libero, autonomo, colto e riflessivo delle generazioni precedenti. Una miscela esplosiva che rende vincente la manipolazione e meno reattivo l’uomo comune, persuaso di agire, decidere, pensare liberamente.… Leggi tutto

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Pittima è sinonimo di impiastro, di persona uggiosa, irritante, che si attacca e non ti lascia più. Il termine, di origine veneziana, designava strani personaggi vestiti di rosso ( oh…) pagati dai creditori per seguire i debitori, ricordando ossessivamente il debito. I progressisti sono le pittime contemporanee e la stucchevole polemica montata contro Elon Musk e la sua rete sociale, X, ne è la dimostrazione evidente.

Poiché il magnate americano di origine sudafricana è un sostenitore di Trump , le … Leggi tutto

Per animare un programma non liberale occorre innanzitutto sottrarre al mercato – ossia agli immensi conglomerati privati che lo dominano- il controllo delle reti di comunicazione, delle grandi infrastrutture, della salute pubblica, di risorse come l’acqua e l’energia.

Sono monopoli pubblici naturali da ripristinare, esattamente come le politiche di investimento a lungo termine ( è sufficiente riscoprire Keynes) nella casa, nel ripristino di una sicurezza sociale sostenibile, nella ricerca, nella custodia dell’ambiente. Vasto programma, certo. Ma se non si inizia, … Leggi tutto

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Dopo la vittoria di Donald Trump, diventa ancora più urgente definire nuove sintesi ideali, programmatiche, etiche per un pensiero finalmente antiliberale. Ardire di essere illiberali, come scrisse Alain De Benoist, è la priorità – culturale, metapolitica – per chi si oppone al globalismo e al progressismo occidentale da posizioni non marxiste.

Dovremmo dirci populisti, rivoluzionari, persino conservatori, se ciascuna di queste definizioni non avesse in sé una contraddizione rispetto allo scenario esistente.

Utilizziamo qui i termini destra – che non … Leggi tutto

Al capezzale del malato – l’ occidente in prognosi riservata- occorre almeno dire la verità. E’ quel che ha fatto Emmanuel Todd ne La sconfitta dell’Occidente. I dati sono impietosi: la denatalità segnala – oltre alla diminuzione e l’invecchiamento della popolazione- la  generale crisi di sfiducia, il timore del futuro, il ripiegamento in se stessa di una civilizzazione stanca. Solo gli Usa aumentano la popolazione, ma esclusivamente per il massiccio apporto di un’immigrazione incontrollata dai molteplici risvolti negativi. Lo Stato … Leggi tutto

Molte reazioni alla vittoria di Donald Trump sembrano di natura psichiatrica. Nessuna obiezione al diritto di mostrare disappunto o esprimere dissenso per le sue idee. E’ la logica della democrazia, e non sarà chi è stato a lungo – come chi scrive- vittima di emarginazione e pregiudizio a contestarla.

Ciò che sconcerta sono i toni apocalittici, le grida scomposte, la violenza verbale – prodromo di quella materiale- la vera e propria isteria di certe dichiarazioni o comportamenti. Spopolano su Tik … Leggi tutto

Dunque ha vinto ancora lui, il vecchio Donald. Probabilmente è la terza volta consecutiva, tenuto conto dei brogli del 2020. Successo netto, in termini di Stati conquistati e di voti popolari. L’effetto trascinamento consegna ai repubblicani il controllo di Camera dei rappresentanti e Senato. L’elefante sconfigge l’asinello. Fin qui i dati, i nudi fatti, che consegnano al ridicolo i sondaggisti- tutti allineati sul pareggio- e dimostrano il fiuto degli allibratori, che pagavano la vittoria della Harris assai più di quella … Leggi tutto

Il declino dell’angolo di mondo che siamo abituati a chiamare Occidente è sotto gli occhi di tutti. Sono lontani i tempi in cui lo storico britannico J.M. Roberts proclamava il trionfo dell’ occidente nel fortunatissimo omonimo pamphlet (1985). E’ sfumata nel ridicolo l’idea della fine della storia per vittoria definitiva del modello liberaldemocratico dell’americano Francis Fukuyama. Si moltiplicano i testi la cui tesi è la fine o la sconfitta epocale dell’occidente. Pensiamo a L’autodistruzione dell’Occidente di Eugenio Capozzi, centrato sul … Leggi tutto